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F1 | Whitmarsh: "Con Mercedes abbiamo obiettivi incompatibili"

Martin Whitmarsh, CEO di Aston Martin Performance Technologies, spiega perché la Casa inglese abbia deciso di passare a Honda dal 2026, abbandonando la pur soddisfacente partnership con Mercedes.

Fernando Alonso, Aston Martin AMR23, George Russell, Mercedes F1 W14

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Aston Martin Racing e Honda sarà il futuro. A partire dal 2026 si attiverà la partnership creata ad hoc per raggiungere un solo obiettivo: vincere i titoli di Formula 1. Sebbene la nuova era della Formula 1 sia dietro l'angolo, il team che ha sede a Silverstone dovrà affrontare ancora poco meno di 3 stagioni assieme a Mercedes, attuale fornitore di motori e altre componenti delle AMR23 che, a oggi, si sono dimostrate le seconde forze della stagione corrente.

La scelta di abbandonare Mercedes per abbracciare la nuova sfida con Honda fa scalpore, perché questo vuol dire lasciare una strada sicura - Mercedes ha mostrato a più riprese, in questi 9 anni, di saper realizzare power unit di alto spessore - per imboccare una nuova strada, sebbene in compagnia di una Casa che nelle ultime 2 stagioni ha colto titoli iridato Piloti e Costruttori con Red Bull Racing.

A spiegare la scelta fatta dal team di proprietà di Lawrence Stroll è stato Martin Whitmarsh, ex team principal della McLaren e oggi amministratore delegato di Aston Martin Performance Technologies. Con Mercedes la partnership funziona, ma lo fa per lo status odierno di Aston Martin. Le due realtà hanno gli stessi interessi: vincere i titoli, dunque un conflitto inevitabile tra i due team. Honda, con il rapporto esclusivo che verrà a crearsi dal 2026, lavorerà solo con Aston Martin per raggiungere un obiettivo comune.

"Penso che dobbiamo essere chiari. La Mercedes è stata un ottimo partner per la squadra. E continuano a esserlo. Loro sono qui per vincere e chiaramente anche noi siamo qui per vincere. Quindi, in ultima analisi, c'è una certa incompatibilità tra queste due missioni. Ed è per questo che abbiamo preso questa decisione".

Lawrence Stroll,  Toshihiro Sanbe, Presidente e AD di Honda Motor,Koji Watanabe, Presidente Honda Racing Corporation,Martin Whitmarsh

Lawrence Stroll, Toshihiro Sanbe, Presidente e AD di Honda Motor,Koji Watanabe, Presidente Honda Racing Corporation,Martin Whitmarsh

Photo by: Motorsport.com / Japan

Una questione di obiettivi, ma anche di condivisione di infrastrutture. Oggi Aston Martin utilizza la galleria del vento di Brackley, ma sta realizzando la propria per provare ad avere qualcosa di più moderno ed esclusivo, con il preciso intento di mettersi alle spalle Mercedes con continuità.

"Il primo e ovvio esempio è che attualmente condividiamo con loro una galleria del vento. E stiamo spendendo un'enorme quantità di denaro per costruire la nostra galleria del vento, che dista solo quattro o cinque miglia dalla galleria del vento, abbastanza adeguata, che usiamo. Ma la natura della Formula 1 è che se si vuole vincere, significa battere la Mercedes ed è estremamente difficile battere un'organizzazione così valida come la Mercedes se si dipende da loro per la proprietà intellettuale, le strutture, i componenti".

"Il team di Silverstone ha una grande tradizione nel fornire grandi risultati con pochi soldi. Ma ora siamo in una posizione diversa. Grazie al marchio Aston Martin, all'ambizione di Lawrence Stroll e a grandi partner come Honda, siamo qui per vincere. Per questo è necessaria una completa integrazione di strutture, processi e approcci".

"Con i regolamenti tecnici del 2026, credo che si richiederà un'integrazione completa e sostanziale, non solo per quanto riguarda l'integrazione fisica dei componenti, ma anche per quanto riguarda l'integrazione operativa, per essere in grado di fornire e vincere in misura molto maggiore".

"Quindi, a mio avviso, è molto, molto difficile vincere costantemente i campionati senza un rapporto di lavoro completo, ed è per questo che abbiamo preso questa decisione e siamo lieti di avere un partner fantastico come Honda", ha concluso Whitmarsh.

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