F1 | Williams all'attacco: "Novità in arrivo per la FW45 a Spa"
James Vowles ha confermato che gli aggiornamenti introdotti tra Montreal e Silverstone hanno funzionato esattamente come si aspettava il team. Tuttavia, il processo di crescita della vettura non è ancora finito: il Team Principal ha spiegato c'è ancora del margine da estrarre dall'attuale pacchetto e che, inoltre, a Spa arriveranno ulteriori novità tecniche per centrare un buon risultato su un tracciato favorevole alle caratteristiche della FW45.
Tra le squadre che hanno lavorato meglio lo scorso invero effettuando un passo rilevante sotto il piano delle prestazioni c’è senza ombra di dubbio la Williams. Se nella scorsa stagione la scuderia inglese suo malgrado spesso recitava il ruolo di fanalino di coda, quest’anno il team è stato capace di togliersi diverse soddisfazioni, inserendosi in diverse occasioni nella lotta per i punti.
Chiaramente, determinarti limiti della vettura, come la mancanza di carico in senso assoluto, non possono essere risolti nello spazio di pochi mesi, ma la bontà del lavoro svolto del gruppo tecnico della squadra di Grove è evidente. Infatti, già nell’appuntamento di apertura della stagione in Bahrain, Alex Albon era stato in grado di concludere la corsa in zona punti, mentre in Australia si trovava meritatamente al sesto posto prima che un incidente lo mettesse fuori gara.
Le altre gioie nel corso di questo mondiale sono poi arrivate in Canada, in concomitanza del nuovo pacchetto, e in Gran Bretagna, dove è giunto un prezioso ottavo posto che ha permesso alla Williams di recuperare altre due posizioni in classifica costruttori in una sfida da giocare punto su punto. L’attenzione della scuderia di Grove si è concentrata soprattutto sulle novità portate a Montreal, dove ha debuttato un pacchetto composto da un differente cofano motore, un fondo revisioanto e una diversa confiurazione delle fiancate che ha permesso di fare un salto in avanti considerevole nelle curve veloci, ovvero quei tratti dove la monoposto aveva evidenziato qualche lacuna a livello di prestazioni.
Il fondo rivisto della Willimas introdotto in Cananda
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Ad aiutare la FW45 in Canada sono state soprattutto le tante curve lente, dove il carico aerodinamico generato ha una rilevanza minore, e i lunghi rettilinei dove sono state esaltate le qualità in termini di bassa resistenza della vettura. Discorso differente, invece, è quello legato alla tappa britannica, dove ciò che ha giocato a favore della monoposto sono stati i lunghi tratti da percorrere in pieno, per altro con poche staccate violente. Inoltre, a Silverstone ha debuttato anche una nuova ala anteriore, seppur disponibile solamente per Albon a causa della mancanza di pezzi di scorta. Nel classico appuntamento post-gara, James Vowles espresso soddisfazione per le novità portate fino a questo momento, sottolineando non solo che c’è ancora del margine di crescita, ma che nei prossimi appuntamenti dovrebbero arrivare ulteriori novità per tentare di estrarre il massimo su altri tracciato favorevoli come Spa e Monza.
“Gli aggiornamenti funzionano. La prima parte del pacchetto è arrivata a Montreal, la parte più importante e sostanziosa, mentre poi a Silverstone è arrivata una nuova ala anteriore. Abbiamo delle novità in arrivo per i prossimi appuntamenti, a Spa ci saranno degli elementi pensati per ottenere il massimo su quella pista. Ma ci saranno anche altre piccole novità per migliorare ulteriormente la monoposto e andare a completare il pacchetto che abbiamo portato recentemente. Questo è il piano e non credo che sia molto diverso da quello dei nostri rivali, cercando di massimizzare ciò che abbiamo ma mantenendo un occhio sul prossimo anno”, ha detto il Team Principal.
“Inoltre, in diversi fine settimana durante al venerdì effettueremo dei test per comprendere meglio quali sono i limiti dell’attuale pacchetto, perché crediamo ci sia ancora del potenziale inespresso da questa vettura”.
Al contrario, quello di Budapest non dovrebbe rappresentare l’appuntamento più semplice della stagione per la Williams, che predilige tracciati scorrevoli o dai lunghi rettilinei, in modo da sfruttare le doti di efficienza della FW45: “Penso di sì. Ovviamente, uno dei grandi vantaggi di questa vettura è l'efficienza aerodinamica complessiva. E questo non è molto rilevante a Budapest. È piuttosto rilevante a Silverstone invece, a seconda di quanto è bagnata la pista. Ma credo che a Budapest la velocità in rettilineo non farà la differenza. Dobbiamo solo ottenere il massimo carico possibile, che è ancora un po' meno di quello degli altri”, ha spiegato Robson, responsabile delle performance Williams.
Nel weekend di Silverstone ha debuttato una nuova ala anteriore, montata solo sulla vettura di Albon.
Photo by: Erik Junius
Uno degli aspetti più interessante di questa stagione è stato senza dubbio il continuo alternarsi dei valori in campo, non solo tra le vetture di vertice alle spalle della Red Bull, ma anche nella lotta per la zona punti. Una alternanza dovuta chiaramente ad alcuni elementi come il layout del tracciato, le condizioni meteo oppure la gestione delle gomme, che nell’ultimo Gran Premio ha rappresentato il tallone d’Achille della Ferrari.
In alcune occasioni anche per gli stessi team è stato difficile comprendere il motivo di una prestazione al di sopra o al di sotto delle aspettative ma, gara dopo gara, le scuderie stanno trovato una chiave di interpretazione: “Penso che abbiamo capito meglio. Ci sono ancora un po' di variazioni che non riusciamo a comprendere appieno, ma credo che venerdì, per qualche motivo, siamo riusciti ad andare forte e in condizioni in cui di solito le nostre auto non sono il massimo con il vento”, ha aggiunto Robson parlando della comprensione della FW45.
“In realtà, non siamo andati male. Ma è stato affascinante che entrambi i piloti abbiano detto che la macchina non aveva un buon feeling con il vento (nonostante la posizione). Ed erano sinceramente sorpresi della loro posizione nella classifica dei tempi, visto che si aspettavano di essere piuttosto in basso. Quindi, per qualsiasi motivo, sembrerebbe che gli altri abbiano faticato più del solito. Ma sì, credo che siamo riusciti a capire perché la macchina abbia funzionato bene a Silverstone”.
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