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Intervista
Formula 1 GP del Belgio

F1 | Vasseur: "No al BoP sui motori, Alpine non è così distante"

Fred Vasseur è intervenuto su quanto discusso durante la F1 Commission in merito alle manovre per equilibrare la Power Unit Alpine con quella degli altri tre costruttori. Secondo il Team Principal della Ferrari sarebbe errato dare un vantaggio diretto alla casa francese, perché rappresenterebbe l'adozione del BOP in Formula 1, qualcosa contro il DNA della categoria. La strada da seguire non è neanche quella di limitare gli avversari, bensì dare maggior tempo a disposizione per lo sviluppo.

Franz Tost, Team Principal, Scuderia AlphaTauri, Andrea Stella, Team Principal, McLaren, Frederic Vasseur, Team Principal e Direttore Generale, Scuderia Ferrari, Mike Krack, Team Principal, Aston Martin F1 Team, nella conferenza stampa dei Team Principals.

Il fine settimana del Belgio ha rappresentato un appuntamento importante, non solo per l’azione in pista, ma anche per il futuro della Formula 1. Durante lo scorso fine settimana, la F1 Commission ha discusso di numerosi argomenti, come gli investimenti al di fuori del Budget Cap e la decisione di posticipare l’addio alle termocoperte.

Tra i tanti temi di discussione approfonditi durante la riunione c’era anche la differenza di prestazione che la FIA avrebbe riscontrato tra le varie Power Unit nel corso di questa stagione, con un occhio di riguardo finito sull’Alpine, la quale avrebbe richiesto delle manovre per equilibrare i valori con gli altri tre costruttori.

Infatti, a seguito dell’addio di Honda annunciato a fine 2020 era stato deciso di congelare le Power Unit, dando così l’opportunità a Red Bull e AlphaTauri di mantenere le ex unità giapponesi. Per arrivare a tale accordo è stato tuttavia necessario che tutti i costruttori decidessero di omologare i rispettivi motori a inizio 2022, con la possibilità di apportare delle modifiche solo per migliorarne l’affidabilità. Inoltre, si era giunti a un’intesa per cui, nel caso un costruttore fosse finito fuori da un certo margine in termini di potenza massima, la FIA avrebbe potuto riequilibrare i valori in campo, avvicinando il gruppo.

Dettaglio Alpine A523

Dettaglio Alpine A523

Photo by: Uncredited

Per questo diverse squadre hanno spinto sull’acceleratore prima dell’inizio dello scorso mondiale, cercando di incrementare la potenza anche a discapito dell’affidabilità, come fatto dalla casa francese. Ciononostante, dopo un anno e mezzo il gap il gap sembra ancora piuttosto consistente, tanto da spingere il costruttore di Viry a chiedere l’intervento della Federazione.

Il problema della discussione riguarda soprattutto il come si procederà al riallineamento tra le varie unità: fare delle concessioni ad Alpine oppure limitare Honda, Mercedes e Ferrari? Su questo argomento è intervenuto anche uno dei Team Principal maggiormente coinvolti nella vicenda, Fred Vasseur. Secondo l'ingegnere transalpino sarebbe sbagliato limitare i rivali, dando piuttosto l’opportunità ad Alpine di continuare a sviluppare per riavvicinarsi alla vetta.

“È vero che, quando abbiamo deciso di congelare i motori, abbiamo considerato che, in circostanze eccezionali, avremmo potuto cercare di trovare un modo per sostenere coloro più in difficoltà. Non sono sicuro che la Renault [che fornisce il motori ad Alpine] sia così lontana, ma non abbiamo gli stessi numeri della Renault. È la prima volta che i miei ingegneri sono pessimisti rispetto agli altri!”, ha spiegato Vasseur.

Frederic Vasseur, Team Principal e General Manager, Scuderia Ferrari

Frederic Vasseur, Team Principal e General Manager, Scuderia Ferrari

Photo by: Michael Potts / Motorsport Images

“E se dobbiamo fare qualcosa, non può essere qualcosa legato al flussometro, qualcosa con lo stesso approccio per quanto riguarda l'assegnazione del lavoro in galleria del vento, dove chi è in decima posizione [nel mondiale costruttori] ha più tempo nella galleria del vento, non è che ha dieci chili in meno. Si deve permette al team o al costruttore di poter sviluppare [l’unità]”.

“E non gli si può dare un vantaggio, altrimenti sarebbe l’inizio di una sorta di balance of performance”.

Una linea che segue il medesimo pensiero espresso da Toto Wolff, secondo cui l’adozione del BOP rappresenterebbe una vera catastrofe per la Formula 1, rinunciando al proprio DNA. La strada comune sembra quella legata a concedere qualche concessione alla squadra francese, ma rispettando un principio di meritocrazia, che non gli dia un vantaggio diretto, bensì l'opportunità di riavvicinarsi agli avversari. 

 

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