F1 | Tunnel e banking: la pista di Madrid vuole distinguersi così
La Formula 1 ha svelato il layout del tracciato di Madrid che debutterà nel 2026. La città spagnola vuole distinguersi da altre piste cittadine e per farlo punta su due tunnel gemelli che creeranno delle variazioni altimetriche e una curva inclinata, attualmente però ancora in fase di studio.
La Formula 1 ha confermato ufficialmente l'ingresso di Madrid a partire dal 2026, che erediterà così la denominazione di Gran Premio di Spagna dall'appuntamento di Barcellona.
Il nuovo circuito avrà un'anima cittadina, andando ad attraversare tre differenti aree: la prima è quella interna alla fiera, la seconda sfrutterà le strade aperte al pubblico mentre la terza si svilupperà su un terreno adiacente attualmente in disuso. Il tracciato sarà lungo 5,474m e conterà 20 curve, con le simulazioni che prevedono il completamento di un giro in qualifica intorno al minuto e trentadue secondi.
Trattandosi di una pista cittadina in un'area esterna alla città, in realtà il circuito è diviso in due sezioni da un'autostrada sopraelevata e saranno collegate da due tunnel, come avviene ad esempio nel secondo settore a Miami. La stessa Formula 1, infatti, paragona la natura ibrida del nuovo impianto a quello della città statunitense, che sfrutta una combinazione di strade esistenti e aree appositamente costruite nel parcheggio dell'Hard Rock Stadium.
Photo by: Formula 1
IFEMA Madrid
A contribuire alla realizzazione del tracciato sono state due figure chiave, ovvero il designer di Dromo, Jarno Zaffelli, e il responsabile delle prestazioni dei veicoli della F1 Craig Wilson, il quale può contare sull'esperienza maturata in Mercedes e Williams. Quest'ultimo ha fatto parte del gruppo che contribuisce alla progettazione delle piste sin dall'inizio dell'era di Liberty Media, essendo stato assunto da Ross Brawn nel 2017.
"Dal primo suggerimento al punto in cui siamo arrivati, ci sono stati circa 24 possibili layout. Ma ci sono state anche numerose ricerche di sottomodelli e di dettagli diversi. Ora abbiamo un concept con il quale siamo felici di procedere e siamo molto entusiasti di vederlo prendere forma", ha dichiarato Wilson al sito ufficiale della F1.
"È una via di mezzo tra quello che si considera un normale tracciato stradale e un tracciato in stile circuito permanente. Molti punti avranno un'installazione temporanea [come la zona che sfrutta le strade cittadine] ma ci sono altre sezioni che potrebbero restituire un aspetto o una sensazione un po' diversa, a seconda delle decisioni finali di implementazione per adattarsi al sito IFEMA".
Photo by: Red Bull Content Pool
Curva 3 a Zandvoort è stata pensata puntando sul banking per differenziare le traiettorie e dare qualche opportunità di sorpasso
Il circuito deve chiaramente ancora ricevere l'approvazione e l'omologazione della Federazione Internazionale, ma in realtà lo stesso ex ingegnere di Williams e Mercedes ha sottolineato come vi siano ancora molti dettagli da studiare a fondo.
"I prossimi passi saranno quelli di passare dal concept allo sviluppo del progetto dettagliato. Soprattutto, passare attraverso il processo di presentazione e omologazione della FIA e tutte le valutazioni di sicurezza, per ottenere la licenza di grado 1", ha aggiunto Wilson. Infatti, per ospitare un evento della massima serie, ogni tracciato deve ricevere l'omologazione di livello più alto da parte della Federazione.
"Quando si inizia la costruzione, bisogna passare attraverso tutte le ispezioni, mentre noi dobbiamo lavorare con gli sviluppatori su tutta la pianificazione, le infrastrutture, la disposizione dei garage, la disposizione specifica dei paddock e l'integrazione di tutti i nostri sistemi, quindi è l'inizio del viaggio". Gli organizzatori avranno ancora due anni per mettere a punto tutti i dettagli del piano e procedere con la costruzione delle aree apposite, con la speranza che l'ispezione finale non avvenga pochi giorni prima come accaduto a Las Vegas, per quanto la natura cittadina del tracciato chiaramente imponga dei limiti nella chiusura delle strade.
Il circuito del GP di Madrid
Secondo Wilson, uno dei tratti più interessanti della pista potrebbe essere curva 10, ovvero il lungo curvone che da un certo punto di vista richiama curva 13 del tracciato arabo di Jeddah. L'idea è infatti quella di rendere la curva più inclinata aggiungendo del banking, come a Zandvoort o proprio Jeddah, in modo da creare opportunità di sorpasso in curva 11 e 12. Tuttavia, al momento si è ancora in una fase di studio e non sono stati forniti dettagli precisi sull'inclinazione scelta, dato che dovrà essere creata artificialmente.
Un'altra area del circuito che Wilson ha subito indicato come da tenere d'occhio è il tratto tra la curva 7 e la curva 9, che si preannuncia "piuttosto in discesa" grazie alla salita dopo il passaggio dal tunnel di Recinto Ferial e alla successiva discesa dalle strade pubbliche a quelle private di Valdebebas.
Tra le due zone summenzionate che compongono l'impianto c'è un'autostrada sopraelevata, il che significa che il tracciato sarà caratterizzato da due brevi sezioni di tunnel per passare dal complesso di Recinto Ferial all'area di espansione di Valdebebas e viceversa.
I garage della corsia dei box saranno divisi ai lati della sezione centrale e si estenderanno all'interno della vasta rete di padiglioni della fiera, facendo sì che alcune parti del paddock, come le hospitality dei team, siano in un ambiente al coperto.
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