F1 | Stella: "Il podio a Suzuka mostra perché Piastri è eccezionale"
Il Team Principal della McLaren, Andrea Stella, ha definito il podio conquistato nel fine settimana del Gran Premio del Giappone come il punto più alto della stagione da esordiente di Oscar Piastri, non solo per i risultati ottenuti, ma anche per l'approccio mostrato dall'australiano su una pista dove non aveva ancora corso prima.
Considerando che alla vigilia dell’inizio del campionato veniva descritto come uno dei debuttanti più promettenti degli ultimi anni, vi era grande attenzione attorno a Oscar Piastri. Una curiosità nata anche dallo scontro tra Alpine e McLaren, che nella passata stagione avevano portato il caso alla FIA al fine di stabilire con quale team avrebbe corso l’australiano quest’anno.
Altro elemento era quello legato alle aspettative. La squadra di Woking arrivava da due anni senza grandi soddisfazioni con Daniel Ricciardo, motivo per il quale era andata alla ricerca di un giovane talento da far crescere. Indubbiamente, però, Piastri si sarebbe ritrovato in una situazione particolare, non solo per il fatto di dover dimostrare di meritarsi la chiamata da parte della McLaren, ma anche per la necessità di provare che la scuderia avesse preso la scelta giusta puntando su di lui al posto del connazionale, tanto da concludere in anticipo il contratto.
Piastri ha portato a termine un’ottima stagione, impressionando non solo per i risultati, ma anche per la crescita mostrata nel corso del campionato. Pur patendo in gara contro Lando Norris, che può contare su una maggior esperienza avendo debuttato in Formula 1 nel 2019, in particolare nella gestione delle gomme, l’australiano ha mostrato subito grande velocità, riuscendo a ben figurare già nella seconda qualifica del mondiale, in Arabia Saudita, dove centrò una bella top ten con una MCL60 che, al tempo, doveva puntare su ali molto cariche per riuscire a trovare velocità in curva, patendo però in rettilineo.
Photo by: FIA
Oscar Piastri, Esordiente dell'anno FIA, premiato da Ronan Morgan, Presidente della Commissione Piloti FIA
Nel corso della stagione il team ha apportato sostanziosi miglioramenti sulla monoposto, permettendo ai piloti di avere tra le mani una vettura sempre più competitiva. Allo stesso modo, anche Piastri è stato in grado di fare un passo in avanti durante la stagione, continuando a crescere nonostante nella seconda metà della stagione si sia dovuto confrontare con numerosi circuiti su cui non aveva mai corso prima, nemmeno nelle categorie propedeutiche.
In Qatar è arrivata la prima pole e la prima vittoria, seppur solamente nella giornata dedicata alla sprint. Ciononostante, secondo il Team Principal Andrea Stella c’è stato un altro fine settimana in cui Piastri è stato in grado di brillare ancora di più, ovvero quello del Giappone, dove è giunto il suo primo podio in F1.
A Suzuka, Piastri fu in grado di battere Norris in qualifica per un decimo, conquistando il secondo posto sulla griglia di partenza dietro al poleman Max Verstappen in quella che era la sua prima esperienza in Giappone. Quel secondo posto arrivò dopo una gestione particolare, con una FP1 lontana dai riflettori e dedicata esclusivamente al comprendere i segreti del tracciato perché, per quanto il simulatore sia affidabile, certi dettagli si capiscono solamente una volta arrivati sul tracciato.
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
Oscar Piastri, McLaren MCL60, primo classificato, prende la bandiera a scacchi in volata mentre il suo team applaude dal muretto dei box
"Su una pista come Suzuka ha conquistato la seconda posizione sulla griglia di partenza, dobbiamo riflettere un attimo sulla portata di questo risultato. Una pista come Suzuka non solo è ad alta velocità, ma è anche molto stretta e non perdona se si va troppo larghi perché in alcuni punti c'è la ghiaia”, ha raccontato il Team Principal.
"In termini di velocità, di capacità di apprendere molto rapidamente, di collaborazione con i suoi ingegneri e di estrazione delle informazioni di cui aveva bisogno per crescere così rapidamente, in termini di consapevolezza di dove si trovava nelle varie fasi per passare da: 'Non so nulla di questa pista, è la prima volta che salgo su una vettura di Formula 1' a essere secondo sulla griglia di partenza".
"E anche il modo in cui riesce a mantenersi calmo e controllato, quindi sempre in grado di capitalizzare il suo potenziale perché non crea stress inutili, è davvero eccezionale. E capisco perché ha avuto tanto successo nelle categorie giovanili".
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Lando Norris, McLaren, 2ª posizione, si congratula con Oscar Piastri, McLaren, 3ª posizione
Durante il suo anno di stop nel 2022, Piastri ha svolto un ampio programma di test con una Alpine di vecchia generazione, aspetto che gli ha permesso di comprendere come si comporta una vettura e come interagire con una squadra di Formula 1, che indubbiamente ha molti più ingegneri e figure di quelli di un team delle categorie propedeutiche.
"Sui tracciati con cui Oscar aveva una certa dimestichezza o sui quali poteva svolgere le sessioni FP1, FP2, FP3 e il programma completo, era molto competitivo. Ma su piste in cui non era mai stato prima, [dove] si fa solo una sessione di libere e poi si va a fare una volata, si capisce che il livello da raggiungere per essere molto competitivi è molto alto".
"Quindi, siamo estremamente soddisfatti del livello di prestazioni che Oscar è stato in grado di fornire una volta che ha avuto a disposizione una discreta quantità di prove, che nella maggior parte dei casi significa solo tre ore prima di andare in qualifica".
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