F1 | Sauber: ancora problemi nei pit, il dado leggero va rivisto
Anche in Australia non sono mancati i problemi in casa Sauber durante i pit stop, con un'altra sosta prolungata che questa volta ha pesato concretamente sulla possibilità di centrare un piazzamento in top ten. La squadra svizzera ha usato materiali più leggeri quest'anno, ma i dadi vanno rivisti: per una soluzione definitiva servirà ancora tempo.
Anche in Australia, la Sauber è stata protagonista in negativo nella fase dei pit stop. Dopo i problemi già accusati in Bahrain e in Arabia Saudita, con due lunghe soste che avevano colpito negativamente la gara di entrambi i piloti, anche a Melbourne non sono mancate le situazioni confusionarie, che hanno portato il team anche a ricevere una multa.
Dopo quanto successo nelle prime due gare, il team ha apportato delle modifiche momentanee, al fine di provare a tenere sotto controllo la situazione in attesa di una soluzione definitiva che arriverà solo più avanti nel corso della stagione. La speranza era che, pur effettuando soste più lente e conservative, si potessero evitare i problemi di Sakhir e di Jeddah, che sono costati numerosi secondi bruciando le chance di poter lottare per un buon piazzamento.
Tuttavia, anche in Australia non sono mancate le difficoltà e Bottas ha perso ben 28 secondi, venendo di fatto escluso dalla lotta per i punti, nonostante avesse disputato anche una buona qualifica. Rispetto agli altri due appuntamenti, però, a Melbourne il dado di fissaggio è uscito dalla pistola ed è rotolato nella pit lane, esattamente dove passano le altre auto. In realtà, ciò è avvenuto due volte, ma nella prima occasione uno dei meccanici è riuscito a raccoglierlo prima che finisse nella fast lane.
Zhou Guanyu, Kick Sauber C44
Foto di: Sam Bagnall / Motorsport Images
L’episodio in cui il dado è finito in fast lane ha però spinto la direzione gara a segnalare quanto successo agli steward della FIA per motivi di sicurezza. Dopo aver indagato sulla questione, i commissari hanno stabilito che "il team ha perso il controllo di un dado ruota durante un pit stop, causando una condizione potenzialmente pericolosa nella corsia dei box durante la gara", imponendo una multa.
Xevi Pujolar ha negato che la perdita del dado sia stata il risultato delle modifiche apportate dal team dopo Jeddah: “Non sarebbe dovuto accadere, ma non è dovuto alle modifiche abbiamo fatto. Da quello che abbiamo visto nelle prove libere e nei pit stop eravamo ragionevolmente fiduciosi che in gara sarebbe andato tutto bene".
Secondo quanto spiegato da Pujolar, i maggiori problemi si sono verificati in situazioni di gara, mentre non sarebbero stati riscontrati durante i test, le libere e le prove invernali, motivo per il quale non se ne sono accorti prima dei Gran Premi. Realisticamente potrebbe trattarsi del fatto che in una condizione di gara salgono anche le temperature, trasmettendo ai pezzi parte del calore generato da gomme e freni, aspetto da replicare durante le prove statiche in fabbrica o nelle prove libere.
La causa sarebbe legata alla revisione del design con materiali più leggeri che, però, non hanno dato i risultati sperati in termini di robustezza. Infatti, per velocizzare le operazioni e migliorare le performance delle vetture, la squadra ha fatto degli importanti investimenti, in modo da ridurre i tempi dei pit stop, negli scorsi anni tra i più lenti della griglia. Il problema è che il materiale non fornisce i valori di robustezza attesi, in particolare quando salgono le temperature: ciò che è chiaro è che, in qualche modo, avviene una deformazione della filettatura, rendendo più difficile togliere il dado.
I meccanici della Kick Sauber effettua un pit-stop sull'auto di Zhou Guanyu, Kick Sauber C44.
Foto di: Andrew Ferraro / Motorsport Images
"Fin dalla prima gara abbiamo riscontrato alcuni problemi con i pit stop, vedendo dadi spanati. È qualcosa che non riscontriamo quando facciamo le prove libere, o anche durante l'inverno, non abbiamo riscontrato alcun problema. Ma ogni volta che ci troviamo in una situazione di gara, il problema diventa più critico. In Australia abbiamo apportato qualche piccola modifica per tentare di contenere il problema. Non è abbastanza robusto e abbiamo avuto un problema ai box".
"Finché avremo questo problema, sarà molto difficile per noi. Non è un problema legato ai meccanici, che stanno facendo tutto correttamente. Abbiamo un problema hardware e dobbiamo solo assicurarci di avere il tempo di trovare la soluzione e i pezzi di ricambio. Cercheremo di risolvere il problema per Suzuka, ma per una soluzione definitiva ci vorrà più tempo".
Pujolar ha confermato che le parti da modificare provengono da un fornitore esterno e, più in generale, dato il processo di progettazione e fabbricazione, incluse le scorte, sarà necessario ancora del tempo prima di vedere una soluzione che possa porre la parola fine ai problemi. Inoltre, l’ingegnere della Sauber ha spiegato che è impossibile tornare indietro ai pezzi usati nella passata stagione, in quanto il cambio di schema apportato all’anteriore sulla monoposto per questo campionato ha reso i vari elementi incompatibili tra loro.
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