F1 | Sauber: troppi errori nei pit stop, si lavora sul dado
I primi due appuntamenti della stagione hanno indicato che in casa Sauber ci sono due grandi problemi: le prestazioni in qualifica e i troppi errori durante i pit stop. La scuderia elevetica ne è consapevole e per questo sta cercando di rimediare lavorando sul disegno del dado, il quale ha causato dei problemi sia in Bahrain che in Arabia Saudita.
Non è stato un avvio di stagione semplice in casa Sauber. Per quanto vi siano dei segnali incoraggianti in termini di passo gara, dall’altra vi sono degli elementi su cui è necessario per provare a compiere dei progressi tangibili che hanno influenzato negativamente i primi due appuntamenti.
Il primo problema è indubbiamente quello delle prestazioni sul giro secco, perché partire indietro sulla griglia rappresenta un rischio. A Sakhir la buona gestione gomma ha aiutato a fare la differenza aiutando ad anticipare le soste, con un terzo e ultimo stint però tutto in difesa. In Arabia Saudita a giocare a favore è stata la strategia, anche se dei problemi di accensione delle gomme e di surriscaldamento dell’auto hanno impattato negativamente sul risultato.
Tuttavia, in entrambe le prime due tappe del campionato vi è un altro elemento comune che ha avuto un suo impatto specifico, ovvero gli errori durante i pit stop. In Bahrain Valtteri Bottas ha perso quasi 50 secondi alla sua seconda sosta per un problema di filettatura all'anteriore sinistra, mentre a Jeddah Zhou Guanyu ne ha persi venticinque a causa del medesimo inconveniente.
i meccanici del Stake F1 Team con la vettura di Zhou Guanyu, Stake F1 Team Kick Sauber C44
Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images
Per quanto non siano state queste situazioni a privare la Sauber dell’opportunità di lottare per i punti, è pur vero che quanto si verificherà questa possibilità, tutto dovrà essere perfetto, perché con una griglia così compatta e i primi cinque team che sembrano avere un vantaggio sulla concorrenza, al momento non vi sono grandi chance per le altre cinque scuderie di lottare con costanza per la top ten.
Il rappresentante del team Alessandro Alunni Bravi ha confermato che la squadra sta lavorando per risolvere il problema, ma non sarà semplice trovare una soluzione in breve tempo. "Prima di tutto, per me è molto importante dire che non è stato un errore dei nostri meccanici, che stanno facendo un ottimo lavoro", ha detto l'italiano a Motorsport.com.
"Sappiamo di avere un problema, un problema che si è verificato anche in Bahrain sulla vettura di Valtteri e questa volta su quella di Zhou. Abbiamo indagato e stiamo lavorando per risolvere il problema il prima possibile. E stiamo rivedendo le parti per non avere più questo problema nelle prossime gare".
Quest’anno molte squadre hanno rivisto la propria attrezzatura per i pit stop. C’è chi ha acquistato nuove pistole come Alpine, ma anche chi ha modificato in maniera importante il dado. Nel tentativo di effettuare soste più rapide, anche Sauber ha apportato delle novità alla sua attrezzatura. Abbiamo un nuovo equipaggiamento, abbiamo un nuovo design di tutte le parti. Ma naturalmente c'è qualcosa che deve essere migliorato”, ha detto Alunni Bravi.
i meccanici del Stake F1 Team con la vettura di Zhou Guanyu, Stake F1 Team Kick Sauber C44
Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images
“E stiamo lavorando in tutte le aree con un approccio a 360 gradi per avere pit-stop più costanti, pit-stop veloci, ma anche per non avere alcun tipo di problema. Per noi è fondamentale perché abbiamo avuto questo problema nelle ultime due gare. Quindi non possiamo permetterci di avere problemi durante i GP, perché il potenziale della vettura è lì per lottare per i punti. Naturalmente abbiamo compromesso questa opportunità sia in Bahrain che a Jeddah a causa di un problema. È un problema che abbiamo analizzato e che stiamo cercando di risolvere".
Xevi Pujolar, una delle figure tecniche di spicco nel team, ha confermato che questa sarà una delle priorità per le prossime gare, ma per riuscire a risolvere questa situazione sarà necessario rivedere l’intero design del dado ruota. A causare il ritardo nel pit in entrambe le occasioni, infatti, sarebbe stato proprio un problema al dado, rimasto spanato, rendendo più difficile per la pistola far forza per svitarlo correttamente.
"Penso che sia chiaro che non siamo ancora al punto in cui vogliamo essere. E dobbiamo apportare ulteriori modifiche per Melbourne. Perché siamo troppo fragili, direi. Non c'è niente che non vada nei meccanici, che stanno facendo un lavoro ragionevole. Ma abbiamo avuto di nuovo un problema. Quindi ora dobbiamo solo indagare e cercare di trovare qualche soluzione per la prossima gara, per essere più robusti. Ma ci vuole tempo, perché dobbiamo cambiare il dado della ruota".
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