F1 | Nel 2024 penalità più severe: i piloti sono contrari
A partire da questa stagione, le penalità per i track limit e per i sorpassi completati oltre la linea bianca sono state incrementate, passando da cinque a dieci secondi. Tuttavia, i piloti ritengono che ora le sanzioni siano fin troppo severe e che si possano trovare soluzioni alternative, a partire dalla reintroduzione di erba e ghiaia.
Tornando indietro di qualche mese, più precisamente al fine settimana del Gran Premio della Americhe ad Austin, alla fine di quel weekend vi furono numerose polemiche per il sorpasso di George Russell su Oscar Piastri al di fuori dei limiti della pista, per cui fu assegnata una penalità di soli cinque secondi.
Una sanzione non abbastanza severa secondo alcuni piloti, dato che il vantaggio derivato dal sorpasso ha superato i cinque secondi scaturiti dalla penalità. Il tema dei limiti della pista, però, riguarda non solo i sorpassi, ma anche i continui passaggi oltre la linea bianca in gara, generando grande confusione.
La regola prevede che dopo tre infrazioni, alla quarta scatti una penalità che, fino allo scorso anno, era per l’appunto di cinque secondi, come per i sorpassi completati oltre la linea bianca. Tuttavia, a partire da questa stagione la FIA sta intervenendo più duramente sulle violazioni per i track limit e questo nuovo approccio si è già potuto notare nel corso dei primi due appuntamenti della stagione.
Lando Norris, McLaren MCL38
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
Durante le gare delle categorie propedeutiche che accompagnano la Formula 1, ai piloti che hanno infranto in troppe occasioni il regolamento sui track limit è stata assegnata una sanzione non più di cinque secondi, bensì di dieci, il doppio rispetto al passato. Formula 2 e Formula 3 condividono parte del regolamento con la Formula 1 e, per questo, le penalità assegnate nelle serie propedeutiche possono essere applicate anche alla massima categoria con i medesimi parametri.
Parlando di questo argomento, tuttavia, i piloti di Formula 1 hanno ritenuto eccessivo l’incremento della sanzione, sottolineando il fatto che ora sia troppo severa. La nuova penalità è infatti applicata non solo ai sorpassi completati oltre la linea bianca, ma anche ai normali track limit: è proprio su questo ultimo punto che i piloti sono rimasti perplessi della modifica regolamentare.
"È difficile capire da una televisione quanto sia difficile da dentro l'auto”, ha spiegato George Russell, menzionando quando sia difficile capire per i piloti all’interno delle vetture dove si trovi la linea bianca. Generalmente chi si cala dentro l’abitacolo sfrutta il cordolo e le relative vibrazioni per capire dove si trova, ciò non vale per tutte le curve e, in certi casi, diventa complicato riuscire a trovare il limite prima di incorrere in un’infrazione.
"Si è seduti così in basso, si vedono solo i primi 15 centimetri delle gomme e le auto scendono in pista a 70 millimetri da terra, anche meno alla fine di un rettilineo, quindi abbiamo bisogno di un cordolo per sentire dove siamo. Alla fine, su alcune piste non ci sono problemi di track limit. Sono pochi i circuiti in cui si riscontrano problemi da questo punto di vista. Dobbiamo solo trovare un modo per risolverli", ha aggiunto il britannico, rimarcando quanto il problema legato ai track limit sia relativo solo a una parte dei circuiti del mondiale.
Dettaglio di un cordolo
Foto di: Erik Junius
Allo stesso modo, anche Charles Leclerc ha sottolineato che la nuova sanzione è piuttosto severa per il tipo di infrazione commessa e che il focus non avrebbe dovuto essere sul rafforzare le penalità, bensì sull’aiutare i piloti a trovare una soluzione per rispettare la linea bianca.
"Penso che la priorità principale dovrebbe essere quella di sistemare o aiutare almeno a rispettare meglio i limiti della pista, perché al momento, per come sono le linee bianche, non lo vediamo davvero. Mi sembrava che cinque secondi fossero già abbastanza dolorosi. Dieci secondi sono, secondo me, troppi, è troppo severo".
Dall’altra parte, vi è anche chi, come Lance Stroll, ha voluto sottolineare come questo problema potrebbe essere risolto andando in direzione opposta a quella seguita negli ultimi anni: invece delle colate si asfalto, l’idea sarebbe quella di posizionare nuovamente l’erba o la ghiaia oltre la linea bianca. Una soluzione che non accontenta tutti, soprattutto i team, che preferiscono l’asfalto in quanto, in caso di uscita di pista, la vettura può proseguire senza grosse difficoltà, con un minor rischio di incorrere in qualche danno.
In seguito ai lavori intrapresi all’inizio dell’anno, a Monza ritornerà la ghiaia in certe zone della pista, ma ciò non vale per tutti i tracciati del mondiale. "Stiamo tutti spingendo e cerchiamo di rimanere nei limiti della pista. Ma credo che uno dei problemi siano proprio i track limit. In molti dei circuiti su cui andiamo nel corso della stagione, credo che, se cambiassimo la natura stessa di molti tracciati, e rendessimo più facile rimanere nei limiti della pista, ma anche forse più penalizzante se si esce dai limiti della pista, usando ad esempio la ghiaia e erba, allora avremmo meno problemi in principio".
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