F1 | Caso Horner: la dipendente sospesa fa un reclamo alla FIA
Secondo la BBC, la dipendente di Red Bull Racing sospesa dai suoi incarichi dopo l'assoluzione di Horner dalle sue accuse ha fatto un reclamo ufficiale al comitato etico della FIA.
Il caso Horner assume sempre più i contorni di un romanzo, capitolo dopo capitolo. L'ultimo è arrivato poche ore fa, con la donna protagonista della controversia che ha avuto come imputato proprio il team principal della Red Bull.
Secondo la BBC la dipendente del team di Milton Keynes, recentemente sospesa in seguito all'assoluzione di Horner da parte di avvocati esterni al Gruppo austriaco, ha presentato un reclamo ufficiale alla Federazione Internazionale dell'Automobile, per la precisione al suo comitato etico.
Le azioni della donna fanno seguito a due precedenti denunce registrate presso la FIA nelle scorse settimane. La prima di queste è stata inoltrata lo scorso 2 febbraio e faceva riferimento al diretto comportamento di Horner nei confronti di una dipendente. Una richiesta diretta alla FIA di indagare, ma anche l'espressione del timore che la Red Bull potesse insabbiare tutto.
La seconda denuncia è stata depositata il 6 marzo e faceva riferimento alla prima, avvertendo che l'informatore avrebbe successivamente avvisato anche i media.
Christian Horner, Team Principal, Red Bull Racing, Helmut Marko, Consultant, Red Bull Racing
Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
Il reclamo ufficiale presentato dalla dipendente di Red Bull alla FIA fa seguito alla sua decisione di appellarsi contro l'archiviazione del suo reclamo da parte della Red Bull. L'obiettivo della donna è chiedere a Red Bull di riconsiderare la sua decisione, presa dopo un'indagine iniziata e portata avanti da un avvocato esterno.
La dipendente che ha presentato reclamo alla FIA è stata sospesa dal suo ruolo nel team la settimana scorsa.
Questa controversia è solo un atto di una lotta di potere interna alla Red Bull che coinvolge Christian Horner, Helmut Marko, Max Verstappen e il suo entourage (di cui fa parte l'influente padre Jos e il manager Raymond Vermeulen) e i due proprietari del team.
Ricordiamo infatti che la scorsa settimana Helmut Marko sembrava essere a un passo dal licenziamento, ma l'intervento deciso di Max Verstappen anche per mezzo della stampa ha evitato che il super consulente austriaco fosse costretto a lasciare il ruolo per cui aveva rinnovato recentemente il suo contratto siglando un accordo pluriennale.
Per quanto riguarda Horner, invece, la sua vicinanza a Chalerm Yoovidhya - azionista di maggioranza del Gruppo Red Bull - è stata di vitale importanza. Questa ha avuto un'influenza decisiva, facendolo rimanere, almeno sino a oggi, non solo in Red Bull, ma in grado di esercitare tutte le sue (molteplici) funzioni e incarichi all'interno di Red Bull Racing, compreso il comando di Red Bull Technology e Powertrains.
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