F1 | Pirelli: in attesa del rinnovo, cambia il programma di test
In attesa di ricevere indicazioni dalla FIA in merito ai risultati del tender e dopo la decisione di posticipare di un anno l'introduzione delle gomme senza termocoperte, Pirelli ha revisionato il proprio programma di test per la prossima stagione. La deadline per indicare alla Federazione e ai team quale sarà nuova costruzione degli pneumatici è fissata per metà settembre, mentre per definire le mescole il costruttore italiano avrà tempo fino a dicembre.
La stagione 2023 di Pirelli è stata indubbiamente impegnativa, forse la più complessa da anni a questa parte. Oltre alla sfida di dover modificare la struttura degli pneumatici per far fronte all'aumento di carico riscontrato dalle squadre, nonostante le stesse avessero fornito indicazioni che non si sono poi rivelate aderenti alla realtà della pista, il costruttore italiano ha dovuto anche sviluppare una gomma slick che funzionasse senza l’ausilio delle termocoperte, dovendo inoltre contrattare il rinnovo del contratto con la FIA.
Il tender si è ormai concluso diverse settimane fa e la Federazione, assieme a Liberty Media, sta valutando attentamente le proposte pervenute sul tavolo, anche se al momento non ci sono ancora indicazioni ufficiali.
In attesa di avere un riscontro definitivo da parte della FIA, Pirelli ha rivisto il suo piano di test per il resto del 2023 ed è ora in corsa per preparare gli pneumatici definitivi in vista del prossimo campionato, l’ultimo previsto dall’attuale contratto. Sin dalle prime prove private di inizio stagione, infatti, Pirelli si era concentrata soprattutto sulle coperture che non necessitavano di essere preriscaldate, testandole in condizioni piuttosto differenti: dal freddo del Paul Ricard e di Jerez in febbraio al caldo di Sakhir dopo il Gran Premio.
Pneumatici Pirelli
Photo by: Erik Junius
Infatti, dopo che la F1 Commission dello scorso mese ha deciso di accantonare il progetto di gareggiare senza l’uso di termocoperte posticipandolo per un altro anno, la casa milanese è dovuta tornare su un’altra tipologia di prototipi, più in linea con quelli attualmente impiegati.
La sfida è che ogni stagione Pirelli deve sviluppare i suoi pneumatici per far fronte ai livelli di carico più elevati previsti per l'anno successivo: con le nuove simulazioni giunte a giugno, ora Pirelli ha davvero poco tempo a disposizione per rispettare le deadline imposte e indicare quali saranno i progetti adottati per il 2024.
"I team hanno caricato le simulazioni alla fine di giugno. Quindi abbiamo avuto il tempo, un paio di mesi, di elaborare tutti i dati e di capire qual è la destinazione in termini di carico per il prossimo anno. E abbiamo visto un certo aumento", ha spiegato Simone Berra, ingegnere Pirelli interpellato da Motorsport.com.
Tuttavia, l'azienda è stata in grado di adeguare la propria produzione in modo da poter utilizzare il prossimo test dopo il GP d’Italia a Monza per restringere il campo ed individuare una selezione di prototipi su cui verrà poi presa la scelta definitiva.
Al test di Monza, a cui parteciperanno Alpine e Red Bull per una giornata di azione in pista, Pirelli avrà modo di provare alcuni prototipi con l’obiettivo di concentrarsi sulla costruzione che dovrà poi essere approvata dalla FIA a metà settembre. Una volta approvati, tutti i team avranno modo di testarli durante i fine settimana del GP del Giappone e del Messico, quando le squadre avranno una mezz’ora in più durante la FP2 per girare con continuità.
Pneumatici Pirelli
Photo by: Erik Junius
Discorso differente è quello legato invece alle mescole, che dovranno essere approvate entro il 1° dicembre, ovvero dopo aver completato i test ad Abu Dhabi. Generalmente, per quell’appuntamento il costruttore arriva già con un prodotto pronto, anche perché in Giappone e in Messico Pirelli porterà più opzioni, in modo da raccogliere ulteriori dati prima della deadline.
"Sappiamo che le vetture sono in continuo sviluppo. È importante migliorare continuamente l'affidabilità e la resistenza alla fatica dello pneumatico a causa dei carichi. Vorremmo anche migliorare l'attuale gamma di mescole, lavorando soprattutto su quelle che hanno mostrato prestazioni un po' inferiori alle aspettative", ha aggiunto Berra.
"Stiamo continuando a includere nuovi materiali, nuove strutture e geometrie. Quindi stiamo lavorando il più possibile. Ovviamente, a un certo punto c'è un limite e bisogna cambiare filosofia, ma per il momento abbiamo visto buoni risultati lavorando sulla struttura attuale e migliorando con diverse nuove soluzioni”.
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