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Formula 1 GP d'Australia

F1 | Ocon: “Gara distrutta da un tear off, la top 10 era vicina”

Non è stato un inizio di stagione semplice per l'Alpine, ma Esteban Ocon ritiene che a Melbourne la squadra francese fosse in lizza per sfruttare i ritiri degli avversari e centrare il primo punto dell'anno battendo una Haas. Tuttavia, la gara del pilota transalpino è stata distrutta da una visiera a strappo rimasta incastrata nei brake duct.

Esteban Ocon, Alpine A524

Se davanti il ruolo dei cinque top team è ben definito, alle loro spalle la lotta tra le altre cinque squadre per gli ultimi posti della zona punti è sempre ben accesa. Le occasioni di centrare dei punti sono ridotte e, di conseguenza, le scuderie devono sempre farsi trovare pronte.

Così come in Arabia Saudita, anche in Australia la Haas ha giocato d’astuzia, sfruttando i punti di forza della macchina e un pizzico di strategia per riuscire a portare entrambe le proprie vetture alle spalle di Yuki Tsunoda con la Racing Bulls.

Tuttavia, alle loro spalle ci sono altri due squadre che nutrono dei rimpianti, ovvero Williams e Alpine. Il team di Grove ha pagato soprattutto l’eccessivo graining sulle gomme, che sulla lunga distanza ha fatto la differenza in negativo, mentre dall’altra la scuderia francese recrimina per un episodio sfortunato. Per Esteban Ocon, infatti, in questo appuntamento la A524 era in piena lotta per un piazzamento in zona punti sfruttando i ritiri degli avversari, quantomeno prima che una visiera a strappo si incastrasse nei condotti di raffreddamento portando a un pit stop aggiuntivo.

Dopo aver centrato la Q2 in qualifica, definita quasi come una vittoria, il pilota transalpino si era portato al quattordicesimo posto, immediatamente alle spalle Alex Albon e Kevin Magnussen. Il valzer dei pit stop ha permesso sia all’inglese che a Ocon di sopravanzare il danese della Haas, seppur Albon ci sia riuscito con un undercut, ovvero fermandosi prima di Magnussen, mentre il portacolori dell’Alpine abbia completato il sorpasso con un overcut, posticipando la sosta.

Sfruttando le varie opportunità strategiche, Ocon era così riuscito a posizionarsi davanti a uno dei rivali candidati a inserirsi nella lotta per i punti nel caso di ulteriori ritiri. Tuttavia, la sua gara è stata totalmente stravolta da una visiera a strappo che si è inserita nei condotti di raffreddamento dei freni posteriori, facendo schizzare alle stelle le temperature.

Ciò ha spinto il team a richiamarlo un’altra volta ai box solamente sette giri dopo la prima sosta, di fatto mettendo la parola fine a qualsiasi opportunità di centrare un posto in top 10. Infatti, considerando che il problema si è verificato molto presto nel corso dello stint, Ocon è poi stato costretto a effettuare un pit stop aggiuntivo rispetto agli avversari, dato che non sarebbe stato in grado di arrivare fino al traguardo con il set di hard montato nel secondo stop.

"Prima dello strappo eravamo in lotta con Kevin, Alex e io ero davanti a Nico", ha detto Ocon interpellato da Motorsport.com sulla sua gara, sottolineando che non vedeva la zona punti come un sogno poi così distante.

Esteban Ocon, Alpine A524, Pierre Gasly, Alpine A524

Esteban Ocon, Alpine A524, Pierre Gasly, Alpine A524

Foto di: Alpine

"Quindi eravamo in corsa per i punti, dal nono all'undicesimo posto, credo che avremmo concluso in quella zona. Purtroppo non sapremo mai come sarebbe andata, ma sarebbe stata una gara molto interessante. Sono stato contento dei progressi che abbiamo fatto, del ritmo che avevamo, stavamo tenendo il passo dei nostri rivali. Quindi sembrava tutto positivo".

L’entrata della Virtual Safety Car ha poi leggermente cambiato le carte in tavola, perché ha dato modo a Nico Hulkenberg, il quale era partito con la hard, di risparmiare qualche secondo sul tempo di gara, riavvicinandosi così al gruppo. Tuttavia, Ocon sarebbe rimasto in lotta con Magnussen e, dati i problemi di graining della Williams, pensare di giocarsela con il danese non sarebbe stato poi così irrealistico. Il ritiro sul finale di George Russell ha lasciato libero un altro posto nella top 10, poi centrato proprio da danese.

Magnussen avrebbe dovuto completare il sorpasso in pista e, per quanto la Haas abbia mostrato una buona velocità, anche la A524 non ha totalmente sfigurato nel corso di questo weekend. Rispetto agli altri due appuntamenti, le caratteristiche del circuito dell’Albert Park hanno fatto pesare in maniera meno evidente i problemi di massa e carico al posteriore.

Sullo specchietto si può notare la prima delle due visiere a strappo che si sono incastrate sulla sua vettura e che sono state rimosse solo durante un pit stop anticipato

Sullo specchietto si può notare la prima delle due visiere a strappo che si sono incastrate sulla sua vettura e che sono state rimosse solo durante un pit stop anticipato

Foto di: Alpine

"Sin dai primi giri ho avuto una visiera a strappo incastrata nello specchietto, questa è stata la prima cosa. Poi, un paio di tornate più tardi, un’altra visiera, non la stessa di prima, si è incastrata nel condotto di raffreddamento dei freni. Se non ci fossimo fermati, l’intera parte posteriore dell’auto sarebbe andata a fuoco. Ovviamente era la cosa più sicura da fare. Forse continuare ci avrebbe fatto ritirare, non lo sapremo mai. Al trentesimo giro mi si è guastata anche la radio. Quindi, molte cose sono andate storte, ma anche un po' di sfortuna, direi”.

Nonostante la gara sfortunata, Ocon ha voluto guardare con positività al futuro, prendendo quanto di buono imparato nel corso di questo fine settimana, che si è rivelato il migliore dei tre disputati fino a questo momento. Inoltre, a Suzuka arriveranno le prime novità per tentare di risollevare le sorti della A524.

“Credo che la cosa da tenere a mente siano i progressi che abbiamo fatto in questo fine settimana, lentamente, ma speriamo di poter continuare così. Penso che la gara sia stata la migliore delle tre disputate fino ad ora in termini di ritmo e prestazioni. Significa che sta andando nella giusta direzione".

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