F1 | Norris: "La MCL60 è migliorata, ma non mi piace guidarla"
La McLaren lotta per essere la seconda forza in Formula 1 dietro la Red Bull dopo un avvio da incubo, ma Lando Norris svela di non amare la MCL60. Ha dovuto modificare il suo stile di guida per trarre il meglio dal mezzo.
McLaren ha ribaltato una stagione che sembrava essere nata sotto i peggiori auspici. La MCL60 - monoposto dal nome importante, perché celebra i 60 anni dalla creazione del team - è nata male. Sbagliata.
Il team, tramite le parole del team principal Andrea Stella arrivate la sera stessa della presentazione, aveva già fatto sapere che l'avvio di stagione sarebbe stato in salita. Quanto, però, lo abbiamo capito nelle prime gare.
Una monoposto difficile da guidare, lenta, che ha messo in difficoltà non solo l'esordiente Oscar Piastri, ma anche il ben più navigato Lando Norris. Dai bassifondi si può sempre risalire e il team di Woking ha lavorato sodo tra febbraio e maggio per realizzare componenti nuove che hanno stravolto la monoposto.
Queste novità hanno funzionato a tal punto da permettere al team di cogliere 2 podi consecutivi in gara con Norris e ottenere un bel secondo posto di Piastri nella Sprint Race svolta al sabato pomeriggio di Spa-Francorchamps, dietro al solo, imprendibile, Max Verstappen.
Un passo avanti enorme, da parte del team e delle MCL60. Eppure i risultati arrivati nell'ultimo mese e mezzo non sono del tutto ascrivibili al mezzo. Lando Norris ha spiegato come la monoposto 2023 sia sì migliorata, ma non rientri nelle sue preferenze per stile di guida e caratteristiche nelle curve lente.
Per farla rendere al massimo, Norris è costretto a guidarla in un modo per lui non naturale. "Io e Oscar [Piastri] facciamo commenti simili riguardo la macchina. Così come l'anno scorso. Anche quando guidava Daniel [Ricciardo] abbiamo fatto commenti simili, ogni giorno, ogni fine settimana. E' difficile da descrivere. Con questa macchina si deve guidare in un certo modo. Ma è anche un modo in cui non mi piace e non voglio guidare".
Lando Norris, McLaren MCL60
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
"Non mi piace guidare la monoposto nel modo in cui lo sto facendo ora. Sento che non è adatta ai miei punti di forza. Vorrei essere in grado di tenere una velocità minima e di fare una curva a U. E l'ultima cosa che posso fare al mondo in questo momento sono le curve a U. Le devo fare a V e non mi è mai piaciuto questo tipo di guida. Non mi piace molto nemmeno ora".
"Fondamentalmente alla macchina piace andare solo in rettilineo. E, voglio dire, non va nemmeno tanto veloce in rettilineo! Ma sia molto forti in frenata, andiamo bene in rettilineo, ed è per questo che a volte siamo stati così veloci sul bagnato. Non direi che siamo veloci sul bagnato in generale, ma lo siamo quando la frenata è fondamentale, come a Monte-Carlo. Questo fa aumentare la temperatura degli pneumatici e aumenta la fiducia".
"In quel momento siamo veloci, ma in realtà non lo siamo in curva quando è bagnato. Quindi ci sono solo alcune cose che ci permettono di essere competitivi. Ma si tratta solo di avere la possibilità di fare traiettorie differenti e di guidare in modi diversi. Se cambia il vento, se cambiano le condizioni, se cambia il carico di carburante, il degrado delle gomme, dobbiamo sempre guidare in un modo specifico".
"E non è un modo che attualmente mi piace. Mi sono dovuto adattare. Devo ancora adattarmi molto come pilota. La MCL60 è molto lontana dalla macchina che mi piacerebbe guidare".
Uno dei punti deboli della MCL60 che Norris spesso ha sottolineato è la mancanza di competitività nelle curve lente. Un guaio che attanaglia diversi team, ma questo non rende il problema meno importante.
"Non credo che sia un problema nostro nello specifico. So che ci sono piloti di altri team che dicono cose molto simili. Ma abbiamo una delle monoposto più lente nelle curve a bassa velocità. E' un'area negativa che nel corso degli ultimi 5 anni non abbiamo affrontato bene. Non abbiamo mai pensato di essere forti in quel punto e di concentrarci poi su quelle ad alta velocità".
"Nei tratti ad alta velocità siamo spesso andati bene, così come siamo andati spesso male in quelli a bassa velocità, Ma, in generale, con queste gomme, il modo in cui bisogna guidare è difficile da mettere insieme. Anche a loro [le gomme] piace andare sui rettilinei e meno in curva".
"Ed è per questo motivo che è necessario creare una monoposto in funzione di questo aspetto. Ma meglio si realizza la monoposto, meno si può stressare le gomme e cose del genere".
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