F1 | Leclerc: “Monza più adatta alla SF-23, puntiamo al podio”
Monza rappresenta sempre un appuntamento speciale per la Ferrari, il Gran Premio di casa davanti ai propri tifosi. Dopo il deludente weekend in Olanda, il Cavallino crede che la pista italiana, che presenta caratteristiche a basso carico, possa essere più congeniale alla SF-23, con l'obiettivo di ripetere la prestazione di Spa puntando al podio. Durante il resto della stagione arriveranno ulteriori novità tecniche che dovrebbero aiutare a migliorare quel carattere imprevedibile della vettura che ha limitato la fiducia del monegasco nella prima parte del mondiale.
Dopo il deludente weekend olandese, la Ferrari si presenta a Monza con maggior fiducia e rinnovata speranza. Correre in casa non sposta di un centesimo le prestazioni, ma infonde al team un entusiasmo di cui il Cavallino aveva sicuramente bisogno, seppur rimanga consapevole dei propri limiti.
Sui circuiti ad alto carico come Zandvoort o Budapest, la SF-23 ha mostrato in maniera chiara quali siano i suoi punti deboli, nonostante in realtà le aspettative interne per la tappa ungherese vedevano la Rossa addirittura in lotta per la pole. I test completati nella prima sessione del Gran Premio d’Olanda hanno aiutato a delineare e comprendere al meglio i problemi che affliggono la vettura con una configurazione più carica, anche se non esiste alcuna bacchetta magica che possa far trovare una soluzione in tempi brevi.
“Abbiamo fatto tantissimi test anche durante la FP1 a Zandvoort per capire meglio la situazione. Abbiamo capito diverse cose, anche se le sospettavamo già. Si tratta più di una conferma che di qualcosa di inaspettato. Purtroppo non abbiamo una soluzione a breve termine per questa tipologia di piste [come Zandvoort], mentre qui a Monza dovremmo essere più vicini al pacchetto utilizzato a Spa, quindi dovremmo andare meglio”, ha spiegato Charles Leclerc quando è stato interpellato da Motorsport.com sull’argomento.
Charles Leclerc con la tuta speciale pensata per la tappa di Monza.
Photo by: Ferrari
“I problemi e le limitazioni della macchina sono state compresi bene. Ora dobbiamo trovare le soluzioni, che rappresenta l’aspetto più complicato e su cui stanno lavorando tutti i ragazzi a Maranello. Ma non si tratta di problemi che non conoscevamo prima, sappiamo quali sono i punti deboli della macchina. Ora abbiamo delle conferme, ma non sono problemi che non vengono dal nulla. Ora sta a noi trovare le soluzioni però”, ha poi aggiunto il monegasco, rispondendo alle affermazioni del direttore tecnico Enrico Cardile, il quale la settimana scorsa aveva fatto comprendere che i limiti della monoposto fossero evidenti già nei primi appuntamenti della stagione.
Messa da parte Zandvoort, la speranza è che a Monza, essendo più vicina a Spa in termine di requisiti a livello aerodinamico, si possa quantomeno ripetere il buon risultato ottenuto in Belgio, con il podio come obiettivo, mentre pervade un certo realismo in merito alle chance di vittoria, giudicata fuori portata a meno di qualche problema sulle due Red Bull.
“Direi che le caratteristiche della pista sono un motivo per essere ottimisti. Cinque o sei gare fa non lo avrei mai detto, ma dopo aver visto le nostre prestazioni a Budapest e Zandvoort, tracciati piuttosto tecnici dove abbiamo faticato, e aver constatato che quello di Spa è stato uno dei nostri migliori weekend sul piano delle prestazioni, Monza si avvicina più al Belgio come caratteristiche. Spero veramente che le nostre prestazioni qui a Monza siano più simili a quelle viste a Spa”.
Qui nel 2019 Leclerc conquistò la sua seconda vittoria in carriera, la prima davanti al popolo Ferrarista, in una marea dipinta di rosso pronta a festeggiare quel successo che ormai mancava da ben nove anni. Tuttavia, oggi gli scenari sono differenti e l’obiettivo è confermarsi quantomeno seconda forza, provando a gestire il gap sugli inseguitori come avvenuto in Belgio: “Siamo in una situazione molto differente per il 2019. Credo che per la vittoria, a meno che non succeda qualcosa alle due Red Bull, sarà molto difficile tenerli dietro nel caso partissimo dalla pole position, anche se riuscire a ottenere la pole sarà estremamente complesso. Per il podio, si tratta di una possibilità, credo che, se riusciamo a fare un buon weekend come visto a Spa, non ci siamo difesi per tutta la gara, ma stavamo gestendo il gap su chi avevamo dietro. Quello è l’obiettivo per questa domenica”.
A Spa Leclerc ha conquistato il suo terzo podio stagionale.
Photo by: Erik Junius
Per adeguarsi alle caratteristiche del “Tempio della Velocità”, Ferrari si è presentata con un’ala a basso carico, provvista di un profilo principale piatto e un flap mobile con incidenza minima per migliorare le performance sui rettilinei. Chiaramente questi sviluppi rientrano in un’ottica di un pacchetto pensato appositamente per il tracciato brianzolo, mentre altre novità giungeranno in una fase successiva del mondiale, anche se Leclerc ha spiegato che è bene non attendersi grossi aggiornamenti.
“Non ci saranno grandi sviluppi, ma ci saranno comunque piccole cose. Questo è all’approccio che abbiamo che abbiamo mantenuto anche nella prima parte della stagione, ovvero piccole novità ma consistenti in modo da trovare la giusta direzione. Poi non è qualcosa scritto nella pietra. Al momento stiamo lavorano per trovare delle soluzioni e, nel caso trovassimo qualcosa che ci potrebbe permettere di fare uno step in avanti importante entro fine anno, sono sicuro che arriverà. Ma dirlo adesso è troppo presto. Sicuramente ci sono piccoli aggiornamenti che arriveranno durante alla stagione”, ha spiegato il monegasco interpellato da Motorsport.com in merito al programma del team per la seconda parte di stagione, con alcuni update già pianificati prima della sosta estiva.
Ferrari SF-23, dettaglio dell'ala posteriore deliberata per Monza
Photo by: Giorgio Piola
Sulla carta, queste novità contribuiranno non solo a migliorare le prestazioni, ma anche a rendere la vettura meno imprevedibile, una caratteristica che ha tolto fiducia ai piloti per tutta la prima parte del campionato. Un comportamento apparso con la monoposto 2023 e che la rende estremamente complessa da guidare, in particolar modo a centro curva, perché il rischio è che perda improvvisamente carico, soprattutto quando vi sono forti folate di vento. Per questo il Ferrarista ha dovuto modificare in parte il suo stile di guida, seppur sia lontano dalle sue preferenze: “Questo comportamento è comparso quest’anno, con questa vettura faccio più fatica perché è davvero imprevedibile. Soffriamo tantissimo il vento e, anche se abbiamo lavorato tanto compiendo dei passi in avanti, c’è ancora tanto lavoro”.
“A me che piace una vettura sovrasterzante faccio più fatica ad averla con quelle caratteristiche perché è imprevedibile, e quindi devo guidare più con del sottosterzo, anche se non una caratteristica del mio stile di guida e non mi piace più di tanto. Ma al momento è il modo migliore per sfruttare questa macchina”.
“Indubbiamente, ogni volta che carichiamo meno le ali, se ci sono variazioni e comportamenti imprevedibili perdi meno perché le ali sono meno cariche. Questo ci aiuta sicuramente a noi piloti per avere una macchina più prevedibile, perché quando perdi grip ne perdi meno rispetto a quando sei su una configurazione da alto carico. Questo potrebbe aiutarci nel corso del weekend, ma aspettiamo domani prima di parlare troppo presto”.
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