F1 | La fuga di Hamilton accelerata dalle paure Mercedes?
La Mercedes non ha voluto concedere 2 anni di contratto a Lewis, facilitandone l'uscita da Brackley per andare a Maranello nel 2025, visto che poteva far valere un'opzione di uscita. I vertici della Stella temevano solo che Hamilton potesse ritirarsi alla fine del mondiale 2024 e avrebbero preteso di sapere prima del via stagionale se il sette volte campione del mondo si sarebbe fermato o no. La decisione tedesca, quindi, avrebbe avuto solo l'effetto di accelerare il passaggio alla Ferrari dell'inglese.
Toto Wolff non ne ha fatto mistero: Lewis Hamilton è scappato via perché la Mercedes gli ha aperto la porta. Il manager austriaco al sette volte campione del mondo avrebbe riservato un rinnovo di due anni, ma sembra che i vincoli per una durata più breve siano arrivati da Stoccarda.
L’accordo raggiunto pare che fosse di un anno con l’opzione per il secondo. E la clausola di uscita la potevano esercitare sia il pilota, sia la squadra. La porta girevole, quindi, era stata messa in movimento già all’atto della firma del rinnovo. Un segnale strano per un pilota che si avvicina agli anta, ma che nella Stella aveva riposto l’aspettativa di crearsi un ruolo che si prolungasse ben oltre la carriera del campione, diventando qualcosa di più di un semplice ambassador per il marchio.
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG
Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images
E, sebbene Mercedes-AMG Petronas F1 Team sia stato sempre munifico nel supportare l’attivismo sociale di Lewis, sostenendo Ignite, l’iniziativa benefica che si propone di aiutare i giovani a seguire la propria strada nel motorismo e di promuovere maggiore diversità e inclusione nel Motorsport, qualcosa si deve essere inceppato, se il sette volte campione del mondo che aveva professato fedeltà assoluta al marchio tedesco, ha ceduto alle offerte di John Elkann e della Ferrari. Non c’era più il ruolo al quale Hamilton ambiva? Un tempo aveva sperato di entrare addirittura nel consiglio d’amministrazione Mercedes. Sogni, speranze, follie? Non si sa. Sta di fatto che non si è arrivati a niente.
Anzi, stando alle chiacchiere del paddock, proprio la Casa madre tedesca si sarebbe voluta cautelare sul futuro di Lewis: i dubbi non erano tanto che si facesse ammaliare dalle sirene Ferrari, quanto potesse decidere di fermarsi all’improvviso, come aveva fatto Nico Rosberg dopo aver conquistato il mondiale 2016. L’idea, quindi, era di avere una risposta da Hamilton entro la fine del mese di febbraio, prima che la stagione 2024 sia entrata nel vivo e fosse ben chiaro quale fosse il livello di competitività della W15, che Lewis ha avuto modo di scoprire solo al simulatore.
Le anticipazioni parlano di una macchina senza i difetti della W14, ma difficilmente la vettura curata da James Allison sarà in grado di dare la caccia alla Red Bull RB20 di Max Verstappen. Lewis, che non ha mai sbagliato le sue scelte di mercato, avrà avuto precise garanzie su quella che sarà la crescita della Ferrari in chiave 2026 e, probabilmente, sarà un abile “pifferaio magico” nel convincere chi ancora serve nel seguirlo nella nuova avventura a Maranello.
La mossa, quindi, sarebbe partita dalla Germania, scatenando un domino che ha portato ad accelerare i tempi di tutti, facendo precipitare gli eventi, quando, quasi sicuramente lo storico passaggio poteva essere gestito con più calma e con meno frenesia come poi si è visto.
Lewis si è visto incredibilmente con il pallino fra le mani e ha giocato la sua partita, mettendo in imbarazzo Toto Wolff: il team principal, quando si è collegato via zoom con le maestranze di Brackley, era a Milano per partecipare a un meeting di preparazione alla stagione con Mario Isola e lo staff Pirelli.
Wolff era il capo delegazione di un gruppo di tecnici che comprendeva Andrew Showlin e un manipolo di ingegneri oltre a George Russell. Interessante osservare la presenza del giovane pilota inglese che dovrà prendersi sulle spalle la responsabilità di dare un futuro alla Stella e l’assenza di Hamilton non è stata affatto casuale.
Lewis sarà un separato in casa: il 6 e 7 febbraio proprio la Pirelli ha programmato la seconda sessione di test per lo sviluppo delle gomme 2025. A Jerez de la Frontera vedremo solo Russell come pilota titolare o ci sarà anche il sette volte campione del mondo?
Andrea Kimi Antonelli, con Prema correrà in F2, ma sarà atteso presto in F1 con la Mercedes
Photo by: Prema Powerteam
Il 2024 sarà un campionato molto particolare, visto che anche il giubilato Carlos Sainz si troverà in una situazione strana all’interno del box Ferrari. Sarà un mondiale ricco di spunti: la Mercedes voleva una risposta rapida e ha trovato una bella sorpresa. Dicono che Toto non sia troppo disperato per l’uscita di Lewis, sebbene si sia rotto un rapporto solidissimo che durava da 12 anni. Wolff sa di avere in mano un diamante grezzo: Andrea Kimi Antonelli l’anno prossimo avrà i 18 anni per debuttare in F1. Il ragazzo bolognese allevato dalla Stella ha le stimmate del fuoriclasse.
Se nel campionato di F2 saprà confermare quanto di buono fatto finora, avrà la chance di affiancare Russell sulla freccia nera, proprio come era successo a Hamilton che alla McLaren nel 2007 si trovò a fare i conti con il più celebrato Fernando Alonso. Alla Prema Kimi avrà come compagno di squadra Oliver Bearman, il pupillo di casa Ferrari, che vanta giù una stagione nella serie cadetta. Sarà un “derby” molto combattuto e interessante fra i portacolori di due marchi che tornano a sfidarsi su più livelli…
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