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F1 | Krack: "Sapevamo che presto sarebbero arrivati tempi duri"

Mike Krack, team principal di Aston Martin, fa il punto sulla prima parte di stagione della sua squadra e annuncia che le AMR23 saranno sviluppate sino alla fine del programma. Niente dietrofront per la monoposto 2024.

Fernando Alonso, Aston Martin AMR23

Nel bel mezzo della sosta estiva che sta osservando l'intera Formula 1, fa una certa impressione pensare ad Aston Martin Racing e realizzare che si trova al terzo posto nel Mondiale Costruttori, inseguita ad appena 5 lunghezze dalla Ferrari.

Le AMR23, soprattutto quella guidata da un Fernando Alonso tirato a lucido e desideroso di mostrare a determinate persone - sì, proprio quelle che pochi giorni fa sono state esautorate da Luca de Meo all'Alpine - di essere un pilota forte, integro, affamato di grandi risultati nonostante la carta d'identità parli di un'età che ha già scavallato i 40 anni.

Fernando ha portato a casa diversi podi nelle prime 8 gare, portando Aston Martin a essere la seconda forza indiscussa della prima metà di stagione, almeno sino al Gran Premio di Gran Bretagna andato in scena a Silverstone. Da quel fine settimana in poi, Mercedes, Ferrari e anche McLaren hanno ottenuto risultati migliori della squadra di Silverstone, ma anche una continuità prestazionale che Aston Martin non ha saputo pareggiare.

Un sorpasso in piena regola, che prima è valso quello di Mercedes nel Mondiale Costruttori, poi ha permesso alla Ferrari di rifarsi sotto e vedere la terza posizione a un passo. 247 i punti di Mercedes contro i 196 di Aston Martin e i 191 di Ferrari. Questo porta, almeno di primo acchito, a ritenere Aston Martin una sorta di piccola delusione.

A Silverstone, invece, non dimenticano affatto da dove questo gruppo è partito. Le difficoltà incontrate nel 2022 sono ben presenti anche nei nuovi stabilimenti realizzati dal team grazie agli investimenti di Lawrence Stroll, a capo della cordata che ha acquistato il team.

Mentre i rivali sono riusciti a migliorare in maniera sensibile, Aston Martin non ha fatto altrettanto. Le AMR23 sono state aggiornate, ma le novità non hanno dato i frutti sperati. A questo punto i piloti aspettano i prossimi, che dovrebbero arrivare già a Zandvoort, per vedere se saranno in grado di tornare a lottare per il podio con i team che si giocano il secondo posto nel Mondiale Costruttori.

"Bisogna evitare di fare aggiornamenti per il gusto di farli, perché è molto facile cadere in questa trappola", ha dichiarato Mike Krack, team principal di Aston Martin. "E' molto importante capire cosa si sta facendo prima di farlo e credo che sia anche merito di molte brave persone se abbiamo aspettato una gara in più per capire come andassero piuttosto che inserirli subito alla cieca. Non stiamo certo smettendo di fare aggiornamenti, continueremo a sviluppare la AMR23 e a farlo fino alla fine del nostro programma".

Mike Krack, Team Principal del Team Aston Martin F1, sul muretto dei box

Mike Krack, Team Principal del Team Aston Martin F1, sul muretto dei box

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

"Non abbiamo alcuna bacchetta magica. Ci piacerebbe, ma non l'abbiamo. Abbiamo stabilito un piano di sviluppo che si basa sullo sviluppo continui della monoposto. E lo seguiamo. E' chiaro che si debba vedere quale direzione prendere a seconda di quello che succede".

"In tutte le gare abbiamo aggiornamenti. Vedrete la lista che sarà diramata dalla FIA a Zandvoort. Vedrete e sicuramente potrete notare delle componenti nuove scritte accanto al nostro nome".

Una prima metà di stagione, quella archiviata a Spa-Francorchamps, che non deve generare delusioni, bensì entusiasmo e voglia di spingere ancora più a fondo. Krack ha sottolineato dove fosse il team nello stesso momento della passata stagione. Un salto avanti di proporzioni eccezionali.

"Dopo 10-12 gare abbiamo la possibilità di fare il punto della situazione. Abbiamo 10 volte più punti di quanti ne avessimo in questa fase rispetto all'anno passato. Siamo terzi nel Mondiale Costruttori. Quindi le aspettative aumentano con i risultati, ma non dobbiamo dimenticarci da dove veniamo. E in tutto questo dobbiamo continuare a spingere, spingere per lo sviluppo. Dobbiamo anche renderci conto che abbiamo fatto grandi passi e che è importante fermarsi e guardare le cose, gli obiettivi che sono stati raggiunti".

"All'inizio dell'anno, quando facevamo podi in serie, ho sempre ripetuto che sarebbero arrivati tempi molto più duri e che sarebbero arrivati molto prima di quanto avessimo voluto. Ma questa è la realtà della Formula 1, che è molto competitivo. Molto presto i team iniziano a sviluppare tanto le rispettive monoposto e in pista si vedono cambiamenti di gerarchie a livello prestazionale".

"Per rimanere nella posizione in cui si è, c'è bisogno di un lavoro duro, e di una mole enorme. Tutti spingono al massimo. Dunque sapevamo che non sarebbe stato così facile per tutta la stagione",

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