F1 | Ferrari vittima della pitlane, ma domani cambia lo scenario
Il dominio di Max Verstappen nella gara Sprint non era in discussione: l'olandese punterà al successo anche domani partendo dalla sesta casella, ma la Ferrari che scatterà in pole con Leclerc e quarta con Sainz cercherà di capitalizzare il lavoro svolto. La Scuderia oggi non ha brillato, ma ha pagato il traffico in pitlane, perché non ci sarebbero stati ritardi durante i cambi gomma. Maranello si vuole giocare l'opportunità sapedo che McLaren e Mercedes saranno molto vicine...
“Sapevamo che fermandoci un giro dopo i nostri avversari diretti ci sarebbe costato un po' di tempo, ma non volevamo correre rischi, ed eravamo consapevoli di poter recuperare”. Max Verstappen ha riassunto la sua gara sprint di Spa, conclusa ovviamente in prima posizione, senza troppi giri di parole. C’è da apprezzare l’onestà, lui e la Red Bull sono pienamente consapevoli di poter fare quasi tutto ciò che vogliono in termini di performance, al punto da correre al motto di “zero rischi”. Se un avversario azzarda un cambio gomme anticipato che si rivela azzeccato (come visto oggi a Spa) non è un problema, si cambia la tornata successiva e lo si va a riprendere, come puntualmente fatto.
Max Verstappen, Red Bull Racing, premiato dopo la gara Sprint da Jacky Ickx
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Nella breve gara disputata oggi Max in pista ha dovuto superare in pista il solo Oscar Piastri, leader per quattro giri, pratica semplice anche perché la McLaren è la monoposto che ha scelto un setup con più carico aerodinamico (sperando in una gara bagnata) pagando molto sul fronte della velocità di punta. In più Verstappen ha potuto contare su un set di intermedie nuove che, a differenza di Piastri, aveva salvato in qualifica.
Gli otto giri lanciati della gara sprint sono serviti a fare un po' di chiarezza sugli scenari che vedremo nel Gran Premio di domani. Per Verstappen, che scatterà dalla sesta posizione, la strada in caso di gara asciutta sarà (un po') meno spianata del solito. L’arma su cui potrà contare per la rimonta sarà ovviamente il DRS, ma dovrà sperare che non si crei il trenino che vanifica l’utilizzo dell’ala mobile. Resta comunque, e non potrebbe essere altrimenti, il favorito alla vittoria.
Pierre Gasly, Alpine A523
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Al termine del lungo sabato di Spa hanno festeggiato soprattutto Oscar Piastri e Pierre Gasly. Entrambi hanno tratto vantaggio dal caos creatosi in pit-lane quando la safety car è rientrata ai box. Dieci piloti sono subito rientrati per passare dalle gomme full-wet alle intermedie, imitati il giro successivo dai compagni di squadra, poiché tutti i team ha deciso di evitare la doppia sosta. In entrambi i casi a beneficiarne sono state le squadre che hanno i box posizionati nella parte finale della pit-lane, un vantaggio per Piastri e Gasly, un problema per Leclerc e Sainz. La sostituzione degli pneumatici nel caso dei due ferraristi è stata inferiore ai 3 secondi, ma prima di ripartire hanno dovuto far sfilare le vetture alle loro spalle che stavano approcciando i rispettivi box.
Carlos Sainz, Scuderia Ferrari
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
“La chiamata è stata fatta al momento giusto – ha commentato Sainz – sono entrato in pit-lane dietro Piastri e sono uscito in settima posizione. Quindi qualcosa non ha funzionato”. In realtà non si tratta di mancanze della squadra, ma di una circostanza sfortunata.
“Entrambi i pit stop sono stati condizionati dal traffico in pitlane – ha confermato Frederic Vasseur - purtroppo è sempre abbastanza rischioso quando si ha un garage all’inizio della corsia box, perché non si riesce a vedere bene chi sta arrivando e non abbiamo voluto prendere troppi rischi”. Ci sono state un paio di ripartenze al limite (come nel caso di Gasly) ma la direzione gara ha ritenuto di non intervenire con indagini per ‘unsafe release’.
“Ora ci dobbiamo concentrare su domani – ha proseguito Vasseur - nessuno è riuscito a provare il passo gara e anche la Sprint di oggi non ci ha dato indicazioni particolarmente utili. Per quanto visto fin qui il livello della nostra prestazione non sembra male, sia con le gomme da bagnato sia con quelle da asciutto, e domani le condizioni meteo potrebbero essere un po’ più stabili, con meno probabilità di pioggia. Partiamo dalla prima e dalla quarta posizione e dobbiamo sfruttare al massimo questa opportunità”.
Lewis Hamilton e George Russell dopo la gara Sprint deludente per la Mercedes
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
Giornata negativa per la Mercedes. Nelle qualifiche del mattino Lewis Hamilton ha visto svanire le possibilità di un piazzamento in prima fila a causa di un errore di George Russell, e la buona rimonta vista nella prima parte di gara da una penalità di 5 secondi per il contatto con Sergio Perez.
“Credo che il contatto sia stato un incidente di gara – si è giustificato Lewis – Sergio è uscito lentamente dalla curva 14 mentre io in quel momento ho avuto una buona trazione. Ero più di mezza macchina al suo fianco e alla fine ci siamo ritrovati affiancati. Naturalmente la mia manovra non era intenzionale, hanno comunque deciso di penalizzarmi ma alla fine, non fa una grande differenza. Gli aspetti positivi sono che il nostro ritmo è stato buono, domani spero di poter lottare con le Ferrari e Perez”.
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