F1 | Ferrari: "Sacrificare qualifica per ritmo gara, come Red Bull"
Jock Clear ha analizzato parte dei motivi che si celano dietro la differenza di comportamento della Ferrari dal sabato alla domenica, quando il gap dalla vetta si amplia in maniera importante. Secondo il britannico, attualmente la Rossa è in grado di giocarsela al sabato perché la Red Bull sacrifica la performance in qualifica per un miglior ritmo gara: un percorso che potrebbe seguire anche la squadra del Cavallino.
Senza ombra di dubbio, lo stato di forma di questo avvio di stagione 2023 è ben lontano da ciò che sperava la squadra di Maranello, soprattutto in termini di passo gara, dove si sono evidenziati i limiti maggiori della SF-23.
Se sulla lunga distanza il gap della Red Bull in alcune occasioni può giungere anche intorno al secondo per ogni tornata, al contrario sul giro secco la nuova monoposto italiana è sembrata in grado di giocarsi posizioni degne di nota, raccogliendo anche una pole position in Azerbaijan. Per quanto le caratteristiche del tracciato abbiano aiutato a mitigare alcuni difetti della vettura esaltandone invece le peculiarità, con la gomma nuova la SF-23 ha dimostrato di non essere troppo lontana dalla vetta.
Infatti, Charles Leclerc è finora l'unico pilota non appartenente alla Red Bull ad aver conquistato una partenza dal palo, con il monegasco che si è aggiudicato il miglior crono in entrambe le prove disputate a Baku. Anche senza la pole, è evidente che il gap dalla squadra di Milton Keynes sia notevolmente più basso sul giro secco, come dimostrano anche i tempi ottenuti in Bahrain e in Arabia Saudita. Seppur a Miami la Ferrari non sia stata in grado di concretizzare, in realtà Leclerc sembrava avere il potenziale per concludere a circa un decimo da Sergio Perez, un gap tutto sommato contenuto.
Alan Permane, Sporting Director, Alpine F1 Team, Jock Clear, Senior Performance Engineer, Scuderia Ferrari
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Tuttavia, in gara escono poi i limiti di un progetto che deve trovare ancora una sua identità definitiva, specie nella gestione gomme, non sono in termini di degrado pure, ma anche sul piano della flessibilità, con chiare difficoltà nella gestione delle temperature. Un problema che la squadra del Cavallino crede di aver compreso e per questo, accanto al programma di sviluppo, sono in corso continui esperimenti sul lato del set-up.
“Abbiamo una buona comprensione dei problemi. Si tratta di quantificare, se capite cosa intendo. Quindi, in un certo senso, possiamo dire: ‘Ok, guardando quello che succede in gara rispetto a quello che succede in qualifica, possiamo vedere delle differenze’. Forse non riusciamo ad allinearci sul modo in cui queste differenze si manifestano. E credo che il processo che stiamo affrontando in questo momento sia quello di individuare cosa possiamo fare o cosa possiamo spostare per riportare il ritmo di gara in linea”, ha spiegato Jock Clear.
Secondo il britannico, questa differenza in termini di gap dalla vetta da un giorno all’altro può essere spiegata con il fatto che Red Bull sacrifichi la prestazione pura in qualifica per massimizzare il ritmo gara, dato anche l’ampio vantaggio a disposizione sulla concorrenza. Già l’anno passato la RB18 sembrava meglio esprimersi sulla lunga distanza piuttosto che sull’attacco al tempo, una tendenza poi addirittura ampliata quest’anno sfruttando anche lo stato di forma tutt’altro che eccezionale degli avversari.
Charles Leclerc a Baku, per ora l'unico pilota in grado di conquistare la pole oltre agli alfieri della Red Bull
Photo by: Andrew Ferraro / Motorsport Images
Un percorso che, secondo Clear, anche Ferrari potrebbe seguire nel resto del campionato, ma senza sacrificare del tutto la performance pura, anche perché tendenzialmente avere una miglior posizione di partenza può giocare un ruolo decisivo in una sfida così ristretta con Aston Martin e Mercedes.
“Forse, dobbiamo rinunciare a qualcosa in qualifica? E questo è sempre un boccone molto difficile da mandar giù. Perché molto spesso le gare si fanno in qualifica. Quindi non possiamo permetterci di perdere di vista le qualifiche. Ma certamente dobbiamo comprendere appieno come migliorare il ritmo di gara, dobbiamo toglierci il cappello di fronte alla Red Bull e dire che stanno facendo qualcosa di molto, molto intelligente”.
“E quella macchina [la RB19] funziona molto, molto bene sul passo gara. Potremmo anche concludere che per farlo forse stanno rinunciando a un po' di ritmo in qualifica. Ecco perché possiamo competere con loro [sul giro secco], perché non sono ottimali in qualifica”, ha aggiunto Clear.
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