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Formula 1 GP del Giappone

F1 | Ferrari: nella speranza da podio c'è soltanto Sainz

La Scuderia sembra aver preso consapevolezza che a Suzuka la SF-24 non è in grado di competere con le Red Bull (perché è andato forte anche Perez): Sainz, quarto in griglia, può ambire al terzo posto puntando su un buon passo gara, mentre Leclerc non ha ancora trovato il modo giusto per accendere le gomme per il giro secco.

Carlos Sainz, Ferrari SF-24

Le qualifiche di Suzuka hanno ridotto le ambizioni della Ferrari in vista della gara di domani. Le porte del podio potrebbero aprirsi per Carlos Sainz, quarto oggi al termine della Q3, ma servirà una partenza (o una strategia) in grado di sopravanzare la McLaren di Lando Norris.

Per Leclerc, che scatterà dall’ottava posizione, i 53 giri di gara si preannunciano molto in salita. Il tutto al termine di una giornata in cui la Ferrari è apparsa consistente sul passo gara, come emerso dai long-run (ridotti) completati nella sessione FP3 conclusi senza criticità nella gestione delle gomme.

Il sabato pomeriggio è però iniziato subito in salita per Leclerc, costretto ad utilizzare un secondo set in Q1 dopo un primo ‘run’ che non gli ha garantito di poter restare ai box in sicurezza. La Ferrari (come la Red Bull) è arrivata in qualifica con 4 set di soft (contro i 5 dei due piloti McLaren, Aston Martin e Lewis Hamilton) e per Leclerc ha comportato avere un solo treno a disposizione in Q3, un prezzo costato probabilmente a Charles due o tre posizioni.

Carlos Sainz, Ferrari SF-24

Carlos Sainz, Ferrari SF-24

Foto di: Mark Sutton

Lo scorso anno nelle qualifiche di Suzuka, Leclerc aveva inflitto tre decimi a Sainz, ma con la SF-24 non sembra essere più possibile, almeno per ora. Charles prima via-radio e poi dopo la sessione è stato molto chiaro. “Non credo che avrei potuto fare niente di più, dobbiamo capire come migliorare il warm-up delle gomme. È una sensazione strana, va tutto bene, il bilanciamento è buono, e ho la sensazione di aver fatto un buon giro, poi guardi il risultato ed è un verdetto diverso. Quando ti trovi in questa situazione guardi sempre le gomme e al mondo in cui le porti in temperatura, oggi ho provato molte cose diverse e non hanno funzionato, quindi per ora non ho la risposta”.

Leclerc ha pagato anche il timing in cui è sceso in pista nel Q3 (a cavallo dei run di chi disponeva di due set di gomme nuove) un momento in cui il tracciato è peggiorato, come poi confermato dall’ultimo run di gran parte degli avversari. Nulla però che avrebbe potuto permettere al monegasco di accedere alla top-4. Soprattutto nel terzo settore il suo parziale è stato molto lento (un tempo in linea con la Williams) ed è oggetto di preoccupazioni anche in vista della gara, poiché l’uscita da curva 17 (che immette sul rettilineo) è cruciale per poter puntare a sorpassare.

Charles Leclerc, Ferrari SF-24

Charles Leclerc, Ferrari SF-24

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Diversa la situazione di Sainz, che ha confermato nuovamente di interpretare meglio la SF-24 nella cruciale operazione del warm up degli pneumatici. Il decimo di margine rispetto a Leclerc ha fatto una differenza notevole, e permette a Carlos di guardare alla gara di domani con altre ambizioni. “Credo di aver fatto davvero un buon giro – ha commentato – uno di quelli in cui sai di aver dato tutto. Diciamo che il crono di 1’28”6 rappresenta quello che abbiamo”. Sainz ha confermato che non c’era nulla da fare con le due Red Bull, così come con la McLaren di Norris: “I due decimi di differenza da Lando su questa pista sono davvero tanto”.

L’obiettivo di Carlos è (al netto di imprevisti) il terzo gradino del podio. Il passo gara confermato dalla Ferrari nella sessione FP3 è effettivamente molto costante (aspetto sottolineato dallo stesso Norris) ma molto dipenderà dalla posizione in cui sfilerà al termine del primo giro. Per sopravanzare Norris, Sainz potrà contare sulla partenza e sulla strategia.

La Ferrari ha conservato per la gara un set di hard e due di medie, la McLaren due hard e una media, ci sarà quindi una fase di gara in cui saranno in pista con mescole differenti. Sei mesi fa, sempre a Suzuka, Norris sul traguardo precedette Leclerc di 24 secondi, oggi con la SF-24 è comunque un’altra musica. “Sono contento di come si comporta la macchina – ha ribadito Sainz – anche qui a Suzuka abbiamo visto un passo avanti”.

Charles Leclerc e Carlos Sainz, Scuderia Ferrari

Charles Leclerc e Carlos Sainz, Scuderia Ferrari

Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images

Per obiettivi che vanno oltre la terza posizione Carlos è però realista. “Lotteremo per la vittoria su altre piste, magari andremo a Monza, Singapore o forse già a Miami e potremo giocarcela, ma su altri tracciati la Red Bull ha semplicemente un pacchetto molto migliore. Questo è al momento, poi vedremo con gli sviluppi se i valori in campo cambieranno, ma oggi su questo tipo di piste loro (la Red Bull) sono avanti da tre decimi al mezzo secondo al giro”.

Un'analisi chiara in vista della gara di domani, che ridimensiona anche i riscontri dei long-run. Secondo Carlos quello della Ferrari è un buon passo, ma non tale da poter pensare alla Red Bull. “Credo che i riscontri siano dovuti al peso – ha spiegato – loro il venerdì sembrano sempre attaccabili ma poi la domenica ci danno 20 secondi. Forse saremo un po' più vicini, ma non credo proprio che domani riusciremo a trovare di colpo mezzo secondo di ritmo”.

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