La F1 pensa a una gara sprint per i rookie a fine anno: ecco i piani
I team sembrano sempre più vicini a dare l'appoggio al progetto che prevede una gara sprint a fine anno per i soli debuttanti dopo i test post-stagionali ad Abu Dhabi. Secondo quanto spiegato da Horner, ci sarebbero solo dieci vetture in pista, una per team, con qualifiche e gara sprint da disputare nella stessa giornata. Ecco quali sono i piani.
Nel corso degli ultimi anni, la Formula 1 ha ridotto il numero di test durante l’anno e, di conseguenza, le opportunità per i giovani piloti di crescere e girare con una vettura della massima serie. Dal 2022, però, la FIA ha approvato una regola secondo cui, durante ogni stagione, ogni team è costretto a schierare in almeno due sessioni di prove libere un debuttante, ovvero un pilota che abbia completato al massimo due Gran Premi in Formula 1.
Ora l’idea sarebbe quella di organizzare una gara sprint post-stagionale proprio solo per i rookie, come spiegato anche Stefano Domenicali in un’intervista prima del GP d’Italia a Monza. Un piano su cui si sta lavorando dietro le quinte con le varie squadre e che, secondo i Team Principal, potrebbe concretizzarsi già al termine di questa stagione.
Infatti, data la complessità della proposta, così come il poco margine per organizzare il tutto, all’inizio sembrava che il piano potesse trovare un’approvazione per il 2025 ma, come spiegato da Chris Horner durante la conferenza stampa del Gran Premio dell’Azerbaijan, la possibilità che questa gara sprint si possa disputare ad Abu Dhabi dopo i test post-stagionali di quest’anno sta pian piano concretizzando.
Chiaramente, per arrivare all’approvazione definitiva, servirebbe trovare un punto d’incontro non solo con la FIA e Liberty Media, ma anche tutte e dieci le scuderie: per ora, però, la possibilità di mettere una vettura in pista per una gara sprint, che non varrebbe per il campionato, sembra trovare consensi.
Oliver Bearman, Haas F1 Team, on the grid
Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images
L’appoggio delle squadre
"Come in tutte le cose della vita, se si vuole che accada, si fa in modo che accada. Credo che ci sia stata una chiara direttiva di portare fare in modo che avvenga già quest'anno", ha detto Horner in merito alla possibilità che la gara sprint con i rookie si disputi a Yas Marina già quest’anno.
Anche altre scuderie hanno dato il loro appoggio all’idea, soprattutto perché darebbe la chance ai vari giovani piloti di girare in pista. Inoltre, probabilmente, potrebbe dare l’opportunità di aggiungere qualche sponsor specifico per l’evento o creare qualcosa di differente a livello di marketing, anche se questo è chiaramente un discorso secondario. Indubbiamente, però, i team di Formula 1 raramente si muovono in una certa direzione se non c’è un ritorno.
“Penso che sia fantastico. Se non si fanno cose del genere, i test post-stagione si limitano a delle prove degli pneumatici. Quindi penso che aggiunga valore alla giornata, la renda più eccitante e dia un'altra opportunità ai giovani piloti di salire in macchina. Al giorno d'oggi, è un'opportunità molto rara, la trovo molto interessante”, ha detto Ayao Komatsu, Team Principal della Haas.
Se le squadre con più risorse possono investire per far girare i piloti di riserva e delle accademie durante delle sessioni di test private con vetture che hanno almeno due anni alle spalle, i team con meno risorse a disposizione non possono dare ai rookie la chance di girare con maggior costanza, limitandosi solo al lavoro al simulatore.
“È importante dare ai debuttanti più chance. Sappiamo quanto sia difficile entrare in F1, quindi penso che le sessioni di FP1 non siano sufficienti per mostrare ciò che si può fare. Inoltre per noi, non avendo un programma TPC [con vetture con due anni alle spalle], è un'opportunità in più per avere più dati e valutare non solo le prestazioni in sé, ma anche la mentalità e l'approccio del pilota esordiente”, ha poi aggiunto anche Alessandro Alunni Bravi, responsabile Sauber.
Franco Colapinto, Williams Racing
Foto di: Williams
Una sola macchina per team
La base di partenza dei regolamenti sarebbe quella dell’attuale sprint che si disputa durante la stagione, ma andrebbero comunque apportate alcune modifiche relative al format, in modo che si possa adattare alle esigenze specifiche dell’evento.
Dato il poco tempo a disposizione per concretizzare il progetto, dietro le quinte serve trovare un punto d’incontro tra tutte le parti coinvolte: “Quindi, ovviamente, questo mette sotto pressione sullo Sporting Working Group e sui i vari team manager per lavorare con la FIA al fine di elaborare una serie di regolamenti", ha aggiunto il Team Principal della Red Bull.
Secondo Horner, le squadre iscriverebbero una sola vettura invece di due, il che significa che la griglia di partenza conterrebbe solo 10 monoposto. Di conseguenza, anche la sessione di qualifica dovrebbe vedere delle modifiche, dato che la SQ1 e la SQ2 diventerebbero prive di significato considerando che non ci sarebbe più bisogno di una tagliola per limitare il numero di auto in pista e movimentare le prove ufficiali in ogni manche.
"Ci sarà una sola auto per ogni squadra anziché due. Alla fine, si utilizzerebbe il chilometraggio in modo diverso rispetto alla semplice girare durante una giornata di test", ha detto Horner. Ciò risolverebbe pure un problema secondario, ovvero il fatto che non tutte le squadre abbiano due piloti pronti a scendere in pista con una vettura della massima serie.
Indubbiamente, ogni squadra ha piloti delle Academy adatti all’esperimento ma, in realtà, sono poche le squadre che possono contare su un buon numero di piloti che hanno già esperienza su una vettura o al simulatore. I team di alta fascia possono contare su piloti che hanno già girato in più occasioni si una monoposto di F1, mentre altre squadre con meno risorse non possono permettersi di girare con maggior costanza. Ad esempio, Oliver Bearman aveva già completato diversi chilometri su una F1 grazie a varie sessioni di FP1, test privati con Ferrari, test post-stagionali con la Haas e prove Pirelli, mentre Colapinto aveva completato una sola giornata di test e una singola sessione di FP1 prima del debutto.
Andrea Kimi Antonelli, Mercedes F1 W15
Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images
Qualifiche e gara in una sola giornata
La gara sprint si disputerebbe dopo aver concluso i test post-stagionali ad Abu Dhabi, previsti nei giorni successivi al Gran Premio, dove dovrebbero girare anche dei rookie. Per stabilire l’ordine di partenza di questa corsa sprint, però, servirebbe anche una sessione di qualifiche: l’idea è che tutto si svolga in una sola giornata.
"Penso che l'evento si svolgerà in un'unica giornata: Le qualifiche e poi una gara sprint", ha detto Horner, di fatto riprendendo ad esempio il format della Formula 1 fino allo scorso anno, dato che al sabato mattina si disputava la sessione di qualifica per stabilire la griglia della gara breve che si sarebbe poi disputata nel pomeriggio.
"È un'iniziativa che ho presentato alle ultime due Commissioni di Formula 1 perché penso che sia ottima per i giovani piloti. Il problema di alcuni test per i rookie è che vengono tutti utilizzati per i test. Non si sa mai se stanno usando 50 kg, 70 kg, 30 kg di carburante, che motore stanno usando? Non si sa mai come si comporta l'avversario”, ha aggiunto il Team Principal della Red Bull.
"Quindi penso che questa gara per i piloti junior, che non rientrerebbe nel campionato, sia un'opportunità fantastica. Arriva alla fine di una stagione impegnativa, ma rispetto al fatto che si corre solo per bruciare carburante e pneumatici e che solo le squadre che gestiscono quei piloti sanno se stanno facendo un buon lavoro o meno, dare potenzialmente a 10 esordienti l'opportunità di saltare sulle vetture attuali e una gara sprint, credo sia fantastico".
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