F1 | Caso Horner: spunta anche Verstappen nei giochi di potere?
Sembrava un sex-gate e, invece, la storia sta prendendo un'altra piega: dietro all'affaire Horner emerge una guerra sulla conduzione del team Red Bull fra gli austriaci (Mintzlaff, Mike Mateschitz e Helmut Marko) e Chalerm Yoovidhya, (figlio thailandese che detiene il 51% del gruppo) che appoggia Christian. Quale sarà il ruolo di Max?
Per quanto la posizione di Christian Horner nell’ecosistema Red Bull Racing sia decisamente di primo piano, la nota vicenda che ha reso un punto interrogativo la sua presenza nei futuri programmi della squadra sembra essere parte di un conflitto di dimensioni ancora maggiori.
Un intreccio nel quale si intrecciano una vicenda spinosa e ancora top-secret, la ridistribuzione del potere che fino al 2022 (anno della scomparsa) è stato nelle mani di Dietrich Mateschitz, e un rapporto da sempre stretto (quello tra Helmut Marko, Jos e Max Verstappen) diventato ancora più robusto nella seconda metà del 2023.
Pensare che i vertici della Red Bull siano concentrati solo sull’analisi della vicenda Horner rischia di essere riduttivo. La trama è più ampia, e giorno dopo giorno prende corpo una delle indiscrezioni raccolte subito dopo lo scoppio del caso, ovvero che qualunque sarà la decisione finale presa in merito alla vicenda, l’organigramma della Red Bull Racing è destinato a risentirne.
Christian Horner, Team Principal della Red Bull Racing sotto accusa
Photo by: FIA Pool
Lo scenario è semplice da immaginare nel caso dovesse essere Horner ad essere allontanato dalla squadra. Primo aspetto: non ci sarà un nuovo Horner, in parte perché la figura del fondatore non è replicabile, ma soprattutto perché i consigli di amministrazione non amano leadership forti. Finché si vince non si cambia, ma se si presenta l’opportunità… ecco che si passa all’azione frammentando le responsabilità.
Se Horner uscirà sconfitto da questa vicenda sembrerà tanto una vittoria della fazione austriaca (dove le figure di spicco sono quelle di Oliver Mintzlaff e Mike Mateschitz, figlio dello scomparso Dietrich) sullo schieramento thailandese che vede al timone Chalerm Yoovidhya, figlio dello scomparso socio di Mateschitz che detiene il 51% del gruppo che produce la celebre bevanda energetica.
Horner ha un rapporto diretto con Yoovidhya, e questo potrebbe essere stato anche motivo di risentimento da parte della fazione austriaca. Nell’estate del 2022 l’attuale team principal della Red Bull si incontrò con Yoovidhya esprimendo le sue perplessità sulla possibile partnership con la Porsche (caldeggiata in Austria) perché avrebbe messo a rischio la storica indipendenza della squadra. E la spuntò.
Oggi nel paddock uno scenario senza Horner viene ritenuto più probabile di uno con Horner. Qualora, però, l’attuale team principal dovesse essere confermato nel suo ruolo, sarà interessante definire i volti della fazione sconfitta. Non è certo passato inosservato che i media in grado di rivelare i particolari più dettagliati della vicenda Horner siano stati olandesi e tedeschi.
Max Verstappen, Red Bull Racing
Photo by: Red Bull Content Pool
Il collegamento è fin troppo semplice (troppo, per qualcuno) ma la realtà non deve essere necessariamente complessa. In occasione della presentazione della RB20 c’è stato un grande sforzo per cercare di trasmettere un’aria di compattezza tra il team principal e Max Verstappen, ma sarà davvero così?
Lo scorso autunno proprio Max era uscito allo scoperto in difesa di Helmut Marko al motto di “squadra vincente non si cambia”. Tutto corretto, ma anche una conferma del forte rapporto che lega Verstappen al consulente austriaco, ovvero la persona che nel 2014 gli ha offerto la possibilità di iniziare la sua splendida cavalcata in Formula 1.
Con Dietrich Mateschitz al timone non c’erano crepe, la figura del boss era il collante che garantiva stabilità, ma dopo la sua scomparsa sono emerse criticità legate a sassolini rimasti a lungo nelle scarpe e probabilmente anche ambizioni di carriera.
Se davvero la controparte in questa saga coinvolge anche la figura di Max Verstappen, il destino di Horner sembra ancora più a rischio. Certo, vorrebbe dire aumentare ancora di più il potere del campione del mondo all’interno della squadra, un aspetto che nel breve periodo è forse la soluzione meno traumatica, ma a lungo termine appare uno scenario non privo di incognite.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Top Comments
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.