F1 | Albon settimo: “Avevamo puntato molto su questo weekend”
Alex Albon ha concluso il GP del Canada con uno splendido settimo posto grazie a una strategia differenziata rispetto ai rivali che lo ha portato a correre una gara a lungo in difesa. L'anglo-tailandese è riuscito a mantenere gli avversari alle proprie spalle sfruttando i punti di forza della FW45. Ciò gli ha permesso di concretizzare un weekend su cui il team aveva puntato molto, anticipando gli aggiornamenti e la sostituzione della Power Unit.
Una qualifica da protagonista e una gara conclusa in top ten, con un prezioso settimo posto. Il weekend della Williams e di Alex Albon si può considerare senza ombra di dubbio positivo, grazie al secondo arrivo a punti stagionale dopo quello ad inizio campionato in Bahrain.
Su una pista sulla carta più adatta alle caratteristiche della monoposto, che ben si è espressa in quelle curve che non richiedono tanto carico aerodinamico e sui rettilinei, proprio come Sakhir, la squadra di Grove sperava di poter riscattare il brutto weekend spagnolo. Per l’appuntamento di Montréal, infatti, era previsto anche il primo importante pacchetto di aggiornamenti della stagione, disponibile però solo per una vettura, per cui si è scelto di affidarlo al solo Alex Albon.
Uno sforzo intenso da parte del team, che ha lavorato giorno e notte per avere i pezzi pronti in tempo per il GP del Canada, senza dimenticare che è stato scelto anche di montare una nuova Power Unit in modo da avere un'unità fresca su un tracciato impegnativo sul lato motoristico.
Alex Albon, Williams FW45
Photo by: Williams
"Tutti hanno fatto un lavoro fantastico, c'è stato un grandissimo impegno in fabbrica. Avevamo poche scorte e in realtà abbiamo anticipato gli aggiornamenti, non aveva senso costruire ancora la vecchia vettura. Abbiamo avuto un incontro con il reparto compositi, hanno sacrificato il weekend, lavorando notte e giorno per avere la vettura pronta. Abbiamo anche cambiato la Power Unit. Anzi, a dire il vero avevo anche un po' di pressione, avevamo puntato molto su questo weekend", ha spiegato Albon.
L’anglo-tailandese non ha deluso, qualificandosi all’interno della top ten grazie a un’ottima strategia nella seconda manche, mentre nella prima parte di gara è rimasto costantemente nel gruppo, inserendosi tra le due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz. Così come altri piloti, in occasione dell’entrata della Safety Car per l’incidente di George Russell in uscita di curva 9, anche Albon ha sfruttato l’occasione per rientrare e montare un set di gomme hard con cui avrebbe poi proseguito fino alla bandiera a scacchi.
Infatti, mentre altri piloti si sono poi fermati per una seconda sosta, l’alfiere della Williams ha scelto di non effettuare un’ulteriore pit stop, rimanendo invece in pista per guadagnare la track position. Sfruttando le qualità della FW45, come le alte velocità di punta, Albon è poi stato in grado di mantenere alle sue spalle un folto gruppo di avversari, a partire dall’Alpine di Esteban Ocon, a cui si sono poi aggiunti anche Valtteri Bottas, Lando Norris, Lance Stroll e Oscar Piastri.
Alex Albon, Williams FW45, Esteban Ocon, Alpine A523
Photo by: Jake Grant / Motorsport Images
"Penso che realisticamente dove eravamo noi, dovevamo fare qualcosa di diverso rispetto a loro che erano davanti per ottenere i punti. E sì, abbiamo avuto un ottimo passo questo fine settimana, ma ottenere punti è difficile. Ci sono otto vetture, le Aston, le Red Bull, le Ferrari e le Mercedes, e le ultime due posizioni sono sempre state occupate dalle Alpine. Perciò abbiamo dovuto limitarci a una sola sosta".
“Quando i ragazzi mi hanno detto che avevo non so quanto, 35-40 giri - credo che mi abbiano detto anche 20 solo per farmi sentire meglio - e ho guardato lo schermo della TV, ho pensato: "Oh mio Dio, spero che non sia vero. Ho pensato: "Ahhhh!". Ho fatto queste gare molte volte. Posso dire che non sono così divertenti. Tutti sanno che la nostra vettura è veloce sui rettilinei. Su questa pista, con il tracciato freddo, le gomme duravano a lungo, potevo spingere. Quando usi un set-up da basso carico, generalmente può portare al degrado della gomma, ma qui il degrado era buono".
Già l’anno scorso in Australia, infatti, aveva fatto una gara del genere, proseguendo a lungo sul medesimo set di pneumatici per poi fermarsi all’ultimo giro. In questo caso, tuttavia, si è aggiunta la lunga fase di difesa dai propri avversari.
Alex Albon, Williams FW45, Esteban Ocon, Alpine A523, Valtteri Bottas, Alfa Romeo C43, Lando Norris, McLaren MCL60
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
Albon ha dovuto usare tutta la sua astuzia per assicurarsi di rimanere davanti a Ocon, anche dando la priorità a una buona uscita dal tornante della curva 10. "Siamo bravi a difenderci, abbiamo una macchina sul rettilineo. E in queste situazioni si è ovviamente in forte deficit di gomme, ma allo stesso tempo si devono risparmiare gli pneumatici per far fruttare le curve chiave”.
"Quindi, alla curva 10, mi sono assicurato di posizionare la macchina per cercare di mettere Esteban nell’aria sporca, danneggiandogli le gomme, la fase di trazione e tutto il resto. Ho guardato a lungo gli specchietti, anche se ovviamente si cerca di non commettere errori".
"E l'altra cosa è che quando il battistrada cala, le gomme iniziano a raffreddarsi parecchio e bisogna iniziare a spingere, e alla fine della gara si vedono delle parti bianche in cui si è proprio a contatto con le tele. Devi spingere al massimo, sembrava di essere in qualifica negli ultimi 20 giri. Allo stesso tempo non puoi permetterti di commettere errori, c'è un vero e proprio equilibrio. Ma ha pagato!".
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