SBK | Rea: "Ora capisco come Toprak facesse certe cose con la Yamaha"
Il sei volte campione del mondo ha avuto la prima presa di contatto con la R1 e con la nuova squadra in occasione dei test di Jerez de la Frontera. Pensa che la Yamaha sia una moto facile da guidare, anche se ne deve ancora scoprire il limite. Però il primo impatto è stato più che positivo.
Vedere foto e video di Jonathan Rea in sella alla Yamaha fa veramente strano. Dopo nove anni e sei titoli iridati insieme, il suo legame con la Kawasaki sembrava un qualcosa di indissolubile, ma il più vincente della storia delle derivate di serie ha deciso di rimettersi in gioco a 36 anni, accettando la sfida proposta dalla Casa di Iwata.
I giapponesi erano alla ricerca del sostituto di Toprak Razgatlioglu, che il prossimo anno passerà a difendere i colori della BMW, mentre il nordirlandese aveva bisogno di nuovi stimoli dopo tre anni al di sotto delle aspettative, con una ZX-10RR che sembrava iniziare ad imboccare il viale del tramonto più del condottiero che la portava in pista.
Da qui è nata questa "pazza idea", che ha iniziato a prendere forma nei test che si sono svolti a Jerez de la Frontera subito dopo la conclusione del Mondiale, con una prima presa di contatto che ha già dato delle risposte abbastanza importanti. Dopo una prima giornata condizionata dalla pioggia, nella quale ha potuto completare solo 12 giri, Johnny ne ha fatti ben 68 mercoledì, chiudendo con un ottimo terzo tempo, staccato di sette decimi dall'altra R1 di Remy Gardner, che però è andato sotto alla pole del weekend.
"Le mie prime sensazioni con questo team sono state fantastiche, fin da quando ho accettato di trasferirmi. Sia il team che la Yamaha sono stati davvero accoglienti e hanno reso tutto facile. Il primo test è servito a prendere confidenza con la moto: è stato un po' uno shock, ho provato sensazioni diverse da quelle a cui sono abituato, ma in modo positivo!", ha detto Rea alla conclusione della due giorni
"La R1 è molto facile da usare: non è necessariamente facile andare al limite assoluto, ma è facile da guidare. Genera una grande trazione che ti incoraggia ad andare forte e ti ispira fiducia. Si può dare gas e sfruttare la potenza della moto: è una bella sensazione e ora capisco come Toprak abbia guidato in quel modo, e anche Loka sia così competitivo quest'anno. È tutto bello!", ha aggiunto
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Jonathan Rea, Pata Yamaha WorldSBK
Anche se era solo la prima uscita, ha già avuto modo di cominciare a lavorare sulla messa a punto, chiedendo alcune modifiche che possano portare la moto in una direzione più adatta al suo stile di guida.
"È stato un buon primo contatto con il set-up e con la squadra, quindi mi aspetto che la prossima volta potremo approfondire il discorso. Abbiamo provato passo dopo passo alcune cose diverse, le specifiche della forcella, diverse combinazioni di pneumatici in modo da capire come la Yamaha utilizza le diverse mescole: ho potuto vedere dal passato che la Yamaha è stata in grado di massimizzare il pneumatico SCX. Ho richiesto una diversa configurazione dell'elettronica, ma non troppo. Ho utilizzato l'attuale "impostazione di base" della R1 e nel prossimo test inizieremo a lavorare sullo sviluppo".
Il bilancio iniziare quindi è positivo, e tra una ventina di giorni si inizierà a fare sul serio, sempre in Andalusia: il prossimo test, infatti, è fissato per il 20-21 novembre ancora a Jerez de la Frontera, dove Rea quindi avrà già dei riferimenti per provare a fare un passo avanti nella direzione giusta. In quell'occasione ci sarà anche il nuovo compagno di box Andrea Locatelli, confermato nel team factory, che gli potrà dare un ulteriore aiuto.
"Un'esperienza davvero positiva in entrambi i giorni e sento la R1 sempre più la mia moto, soprattutto perché oggi pomeriggio siamo stati fortunati con il tempo e abbiamo girato più di quanto ci aspettassimo. Sono sicuro che domani potrei svegliarmi ed ottenere ancora più performance, ma ora devo aspettare un paio di settimane...! Grazie a tutti, mi sono davvero divertito!", ha concluso.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Top Comments
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.