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SBK | Magny-Cours: spunta Rinaldi in FP2, a Rea il miglior tempo combinato

Al termine della prima giornata di azione in pista a Magny-Cours, a spuntarla in FP2 è Michael Rinaldi, con l'italiano che però si è fermato solamente al secondo posto nella combinata, dato che il miglior tempo assoluto è stato registrato da Jonathan Rea in mattinata con temperature dell'asfalto più fresche. Terzo Gerloff davanti a Razgatlioglu e Locatelli, mentre Bautista si è fermato al sesto posto. Tanti gli episodi che hanno spezzato il ritmo delle due libere tra incidenti, fortunatamente senza gravi conseguenze, e problemi tecnici.

Jonathan Rea, Kawasaki Racing Team WSBK

Dopo le notizie di mercato delle ultime settimane che hanno rivoluzionato la griglia del 2024, la Superbike è tornata in azione nella splendida cornice di Magny-Cours, fatta di tratti veloci che si alternano a grandi staccate, esaltando caratteristiche differenti delle varie moto.

In una calda giornata di inizio settembre, in una zona dove generalmente la pioggia fa spesso la sua comparsa scombinando i piani dei team, al termine della seconda sessione di prove libere è stato Michael Rinaldi a firmare il tempo più veloce, con un crono di 1:36.973, precedendo Garrett Gerloff con la BMW di soli otto millesimi.

Tuttavia, quello del pilota della Ducati non è stato il crono più rapido in assoluto della giornata. Infatti, andando a scorrere la classifica combinata emerge come in mattinata Jonathan Rea avesse fermato il cronometro sull’1:36:900, inferiore di 73 millesimi rispetto a quello di Rinaldi. Nella seconda sessione, il britannico della Kawasaki ha lavorato in particolar modo sull’assetto della moto, rimanendo a lungo ai box dopo una bandiera rossa per perfezionare il set-up prima di tornare in pista per l’ultima parte della FP2.

Michael Ruben Rinaldi, Aruba.it Racing Ducati

Michael Ruben Rinaldi, Aruba.it Racing Ducati

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Ad incidere sullo svolgimento della giornata sono state soprattutto le alte temperature registrate nel pomeriggio, le quali hanno influito negativamente sulla gestione degli pneumatici, dato che l’asfalto che ha toccato punte superiori ai 50°C. Molti piloti non sono stati in grado di abbassare il proprio tempo ottenuto in mattinata, se non in rari casi.

Terzo nella classifica combinata c’è proprio Garrett Gerloff, il quale in FP1 aveva chiuso in seconda posizione alle spalle di Rea, replicando il medesimo risultato anche nella sessione pomeridiana, seppur abbassando il proprio crono di circa un decimo. Più staccato a circa 160 millesimi dalla vetta Toprak Razgatlioglu, il quale, a differenza dello statunitense, non è riuscito a migliorare il crono che aveva registrato in mattinata: il turco della Yamaha ha provato il giro veloce proprio negli ultimi minuti del turno pomeridiano, ma non è comunque riuscito ad andare oltre il terzo tempo della sessione e il quarto nella classifica combinata.

A Razgatlioglu segue un altro pilota Yamaha, Andrea Locatelli, quinto nella generale a circa due decimi e mezzo da Rea. Come nel caso del britannico, anche per il pilota italiano il crono più rapido è stato registrato nella mattinata, mentre nel pomeriggio non è andato oltre l’ottavo tempo, risultando comunque la seconda Yamaha davanti a quella di Remy Gardner.

Solamente sesto nella classifica combinata il leader del mondiale, Alvaro Bautista, il quale nel pomeriggio è stato uno dei pochi in grado di migliorare in modo significativo il proprio tempo rispetto a quello registrato in FP1, togliendo quasi tre decimi. Il portacolori della Ducati ha seguito un lavoro particolare e non ha cercato il giro veloce negli ultimissimi minuti della sessione, come successo ad esempio con Razgatlioglu, bensì a circa una quindicina di minuti dal termine. In un altro tentativo, infatti, Bautista è stato autore di un lungo, il che lo ha spinto ad abortire e tornare ai box.

Toprak Razgatlioglu, Pata Yamaha WorldSBK

Toprak Razgatlioglu, Pata Yamaha WorldSBK

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

A concludere la top ten combinata Alex Lowes con la seconda Kawasaki, Scott Reddit con l’altra BMW, Remy Gardner con la terza miglior Yamaha e Danilo Petrucci, il quale è riuscito a inserirsi con la sua Ducati davanti ad Alex Bassani. Nonostante il distacco di oltre sette decimi dalla vetta, l’italiano è riuscito a concludere tra i primi dieci in entrambe le sessioni.

Da segnalare che la prima giornata di azione in pista in Francia è stata caratterizzata in negativo anche dalle numerose bandiere rosse, le quali hanno spinto la direzione gara a bloccare momentaneamente il cronometro per sincerarsi delle condizioni del tracciato e, soprattutto, dei piloti caduti. In mattinata, infatti, Bassani era stato suo malgrado vittima di un brutto highside, riportando una contusione pelvica alla mano destra e quella sinistra anche se, fortunatamente, è stato comunque in grado di tornare in pista per la seconda sessione.

Al pomeriggio, invece, si sono registrate diverse cadute, tra cui quella di Bradley Ray con la Yamaha e quella di Xavi Vierge con la Honda, che aveva in dotazione anche il nuovo telaio. Lo spagnolo è scivolato infatti su uno strato di polvere fuori traiettoria che Toprak Razgatlioglu aveva accidentalmente portato in pista passando sull’erba pochi minuti prima: dopo aver perso il posteriore in fase di accelerazione, il pilota della casa alata giapponese non è riuscito a recuperare la moto, finendo rovinosamente a terra.

Xavi Vierge, Team HRC

Xavi Vierge, Team HRC

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Per sicurezza, Vierge è poi stato immediatamente portato al centro medico dove sono state riscontrate delle contusioni multiple, oltre a delle abrasioni all'anca destra e all'avambraccio destro. Un altro controllo utile a verificare le sue condizioni verrà effettuato domani mattina prima della terza sessione di libere.

Fermo a bordo pista in FP2 anche Dominique Aegerter, il quale è stato costretto a parcheggiare la sua Yamaha a causa di un problema tecnico che lo ha portato a spargere olio lungo il tracciato: la direzione ha così deciso di interrompere momentaneamente la sessione, dando ai marshall l'opportunità di ispezionare e ripulire il tracciato. 

 

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