SBK | Bautista alla seconda: il sogno mondiale è di nuovo realtà
Vincere è difficile, ma ripetersi lo è ancora di più. Ne sa qualcosa Alvaro Bautista, che nel 2023 ha difeso la corona in una stagione combattuta e non sempre scontata. Si è riconfermato a Jerez, davanti alla sua gente, realizzando un nuovo sogno. Perché anche a quasi 39 anni, è sempre bello avere obiettivi.
Alvaro Bautista è un due volte campione del mondo Superbike. Sembra una frase banale, quasi scontata da pronunciare, ma la stagione 2023 delle derivate di serie è stata meno semplice di quanto si pensasse per lo spagnolo. Il pilota Ducati si presentava ai nastri di partenza da campione in carica e l’obiettivo era quello di rivendicare il titolo conquistato lo scorso anno a Mandalika, con un round di anticipo rispetto alla fine della stagione.
Tuttavia, se all’inizio di quest’anno sembrava che la strada verso il secondo iride fosse spianata, le cose hanno iniziato a complicarsi a partire dal round di Imola, quando Toprak Razgatlioglu ha rialzato la testa interrompendo prima la striscia di successi consecutivi per lo spagnolo, poi imponendosi sempre di più in ogni round. Arrivati ad Aragon, Bautista aveva già il primo match point ma una caduta ha compromesso la chiusura dei giochi, che si è protratta fino a Portimao, penultimo appuntamento della stagione dove i due contendenti al titolo sono arrivati separati da 44 punti.
Il turco della Yamaha è stato però autore di una grande prova di forza, impedendo ad Alvaro di chiudere i giochi in anticipo ancora una volta e la lotta mondiale è arrivata fino all’ultimo round. È stato però quasi un favore che Toprak ha fatto ad Alvaro. Di fatto conquistare il titolo per lo spagnolo era una formalità, si presentava a Jerez de la Frontera con 60 punti di vantaggio sui 62 in palio. Due punti, solo due punti per riconfermarsi.
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Alvaro Bautista, Aruba.it Racing Ducati, Toprak Razgatlioglu, Pata Yamaha WorldSBK
La Spagna, Ducati, i fan e tutto il mondiale Superbike non hanno dovuto attendere molto per vedere i festeggiamenti del pilota di Talavera de la Reina, che con una Gara 1 sontuosa si è imposto aggiungendo un’altra stella al suo palmarès. Fine settimana da maestro, quello del portacolori Aruba, che una volta chiusi i giochi si è divertito davvero, senza pensieri, in sella alla sua Panigale V4R.
Pronti, via, con casco e guanti dorati, celebrativi del secondo iride, il due volte campione del mondo Superbike ha dato spettacolo insieme a quello che è stato il più grande rivale in questa stagione. Ancora una volta, è stato il regolamento a decidere le sorti di Gara 2 (qui il report con i dettagli), ma questo non toglie che i due contendenti al mondiale ci abbiamo fatto divertire fino all’ultima curva, duello simbolo di una stagione combattuta nel segno del talento e del rispetto.
Jerez de la Frontera è stato l’ultimo atto di un 2023 incredibile, che sembrava noioso e scontato all’inizio, ma si è poi rivelato ricco di colpi di scena e di spettacolo che un fuoriclasse come Alvaro Bautista sa regalare. Lo spagnolo corona così il sogno mondiale, ancora. Ma stavolta lo fa a casa sua, non a migliaia di chilometri di distanza. Con il secondo titolo eguaglia Max Biaggi nella classifica dei campioni e con le tre vittorie nel weekend raggiunge Carl Fogarty a quota 59 successi nella classifica dei piloti più vincenti di sempre (il primato lo detiene ancora Jonathan Rea, con 104 vittorie).
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Alvaro Bautista, Aruba.it Racing Ducati
Non poteva esserci scenario migliore per Bautista, che ha frantumato record e ne ha eguagliati altri sotto gli occhi emozionati della sua famiglia, dei suoi amici, del suo pubblico. Quella gente che si è appassionata alle derivate di serie tanto da recarsi in uno dei templi del motorsport in Spagna: Jerez ha sempre un sapore particolare e da oggi per Bautista sarà ancora più speciale. Alvaro, qui, davanti alla tua gente, hai vinto ancora. E lo hai fatto da campione.
Inizia già un nuovo capitolo, si mette un punto al 2023 e si comincia subito con il 2024, che scatterà domani con i test. È già tempo di pensare al futuro, ma con lo sguardo luminoso di chi sa di aver compiuto un’impresa. Ducati non vinceva due titoli consecutivi dal biennio 1998-1999, quando proprio Fogarty aveva trionfato con la Rossa di Borgo Panigale. Quasi 39 anni, un dettaglio che a volte passa sottotraccia, ma che in realtà può essere di grande esempio per tutti. Non è mai tardi, è sempre bello sognare e avere obiettivi. Sempre. E se è vero che non c’è due senza tre…nel 2024 ci sarà da divertirsi!
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