MotoGP | Marquez: "Oggi ho sofferto di più, ma mi sono divertito"
Marc Márquez ha chiuso la prima gara con la Ducati a Lusail al quarto posto, sfiorando a un certo punto anche il sogno del podio. Il Gran Premio del Qatar è stato sofferto secondo il portacolori Gresini, che però sorride e sostiene di essere finalmente tornato a divertirsi.
Combattivo, aggressivo, solido e… Davanti. In Qatar abbiamo rivisto il Marc Marquez che eravamo abituati a conoscere ma che avevamo perso di vista negli ultimi anni con Honda. Il debutto con la Ducati del team Gresini è avvenuto nella Sprint di ieri, tuttavia la gara odierna è stata una storia diversa, che l’otto volte iridato ha raccontato facendo sognare per un attimo il primo podio della stagione.
Questo sogno non si è realizzato, ma la bagarre ingaggiata e la quarta posizione finale sono un ottimo punto di partenza, soprattutto se si pensa che Lusail non è una delle piste preferite dal catalano. Ciò che più era importante per Marquez non era tanto il risultato quanto le sensazioni in pista: “Finalmente mi sono divertito! Oggi ho sofferto di più, a dire la verità, ma penso che sia stato così per tutti. Ieri mi sono divertito molto, ma oggi è stata più sofferenza che divertimento. Abbiamo fatto un piccolo cambiamento sulla moto che ha aiutato in alcune aree, ma è stato peggio in altre e ho faticato con la moto”.
“Ma il team ha fatto un grande lavoro, mi ha aiutato a capire l’elettronica e tutte queste cose”, ha spiegato nel consueto incontro con i giornalisti al termine della gara. “Abbiamo analizzato molte cose per provare a gestire la partenza e oggi è andata meglio. Ha aiutato molto in gara, sono riuscito a gestire le gomme. Comunque, devo migliorare il mio stile di guida in alcuni punti perché ancora non guido bene. Ma oggi la gara è stata solida, ho attaccato negli ultimi otto giri e poi in quel momento ho finito la gomma anteriore. Negli ultimi due giri ho visto che c’era la possibilità di cadere e ho preferito finire quarto e aspettare Portimao”.
Marc Marquez, Gresini Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il Gran Premio del Portogallo sarà un banco di prova importante per Marquez, che si dovrà mettere alla prova con la Ducati su una pista a lui sconosciuta. In Qatar infatti arrivava forte del lavoro svolto nei test: “Portimao sarà importante perché nei test in Malesia e in Qatar ho avuto bisogno di tempo per arrivare a fare buoni tempi. Il fatto che abbiamo avuto i test qui a Lusail mi ha aiutato questo fine settimana. In Portogallo partiremo da zero, lì dovremo capire dove siamo. A parte questo, devo migliorare passo dopo passo. Arriverà un punto in cui ci sarà un muro e bisognerà trovare un buco, uno spazio per trovare qualche decimo. Al momento però, devo imparare da Bagnaia e Martin, che oggi sono stati più veloci di me. È la GP24? No, sono loro ad essere i più veloci, uno è il campione del mondo, l’altro è il vice. Non penso che sia solo la GP24, io ho la mia moto, le mie cose e quando ho firmato il contratto con Ducati sapevo cosa avrei avuto. La moto lavora bene ed è quella”.
"Il primo Gran Premio per la Ducati, naturalmente è stato un weekend solido, come quello che ho fatto nella pre-stagione. Giornate solide, cercando di non esagerare, di non commettere errori, di essere calmo in tutte le situazioni, di non fare il pazzo. Come ho detto giovedì, le aspettative sono altissime, ma io continuo con il mio stile. Quest'anno voglio essere paziente, voglio divertirmi di nuovo, voglio lottare per le prime cinque posizioni ed è quello che ho fatto questo fine settimana. Ma sì, mi sono divertito. Ogni giorno miglioro il mio stile di guida, ogni giorno cambio alcune cose che mi aiutano un po'. Credo comunque di non essere arrivato al limite della moto”, ha dichiarato Marquez.
Infine, un appunto sulla pressione delle gomme, tema caldo da ormai diverso tempo: “Non mi lamenterò perché con tutta l'aerodinamica che abbiamo ora, è normale. Se vedete Martin, prendeva Binder, usciva; prendeva Binder, andava via. Anch'io con Martin. Quando l'ho preso ho rallentato perché la temperatura delle gomme, anche il mio team non conosceva il mio stile di guida e siamo andati in modo sicuro perché se si riceve una penalità si è fuori dai punti perché è una penalità piuttosto forte, troppo. Ma oggi, per me, l'aumento della temperatura e della pressione era troppo alto ma accettabile. Per tutti la regola è la stessa, quindi devo lavorare sul mio stile di guida e dobbiamo gestirci”.
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