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Intervista
MotoGP GP del Qatar

MotoGP | Martin: “Potrei andare più forte, ma le gomme non lo sopportano”

Jorge Martin non è riuscito a replicare il risultato della sprint, chiudendo il Gran Premio della domenica solamente al terzo posto alle spalle di Bagnaia e Binder. Lo spagnolo crede di avere maggior potenziale di quanto visto oggi, ma è frenato dalle gomme, che non gli permettono di guidare come vorrebbe e sfruttare al fondo la GP24.

Jorge Martin, Pramac Racing

Primo nella sprint, terzo nella gara lunga della domenica. Jorge Martin esce dal fine settimana in Qatar sia con delle certezze in più sul potenziale del pacchetto Ducati 2024, ma anche con qualche rimorso, perché sente che al momento non può sfruttare a fondo ciò che potrebbe offrire la moto.

Dopo la pole conquistata al sabato e la vittoria nella sprint race, attorno allo spagnolo vi erano grandi attenzioni in vista della corsa. Per quanto durante i test Francesco Bagnaia avesse mostrato un passo di primissimo livello, vi era grande curiosità attorno a una possibile riproposizione del duello tra l’italiano e lo spagnolo, senza dimenticare l’inserimento delle KTM. Rispetto alle prove pre-campionato, le condizioni della pista sono cambiate in maniera considerevole, aggiungendo un’incognita in più.

Ma se il pilota della Pramac è stato in grado di imporsi nella sprint, non è poi stato altrettanto efficace nel Gran Premio, lo stesso dove lo scorso anno si erano arenati i suoi sogni di vittoria del mondiale. Un tema riproposto anche dallo stesso Martin, il quale ha anche raccontato parte delle motivazioni per cui non è stato in grado di replicare il medesimo risultato di ieri, per cui vi sono sia delle motivazioni legate alla moto che alla strategia adottata.

Jorge Martin, Pramac Racing

Jorge Martin, Pramac Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Nonostante sia stato in grado di mantenere la prima posizione alla partenza, grazie a un ottimo scatto allo spegnimento dei semafori, pochi istanti più tardi Martin è stato sopravanzato da Bagnaia, il quale ha così costruito il suo primo successo di questo 2024. Infatti, sfruttando i duelli tra lo spagnolo e Brad Binder con la KTM, l’italiano della Ducati è stato in grado di allungare e prendere il largo, fino a costruire quel minimo margine di sicurezza che gli ha poi permesso di gestire in solitaria la corsa fino alla bandiera a scacchi.

Proprio questa sua “remissività” all’inizio della gara è stato uno dei motivi che, secondo Martin, lo ha portato a concludere solo sul terzo gradino del podio. L’intenzione era quella di mantenere un passo meno sostenuto per conservare la gomma per il finale, ma lo spagnolo ritiene che questa tattica non abbia funzionato come si aspettava, complice anche il discorso pressioni rimanendo in scia.

“Alla fine ero troppo sul lato sicuro, ho provato a gestire molto le gomme, ma Pecco mi ha passato subito e lì ho perso la gara, perché avevo il vantaggio di stare davanti, ma come ieri, quando sono finito dietro tutto è salito, soprattutto la pressione. Dopo ho provato a stare con Bagnaia, ma con il discorso che abbiamo delle pressioni, devi fare come pensa che vada la gara, altrimenti diventa molto confusionario. Ma Bagnaia ha fatto un grande lavoro, un ottimo step, ma lo sapevamo già, io devo trovare qualcosa perché oggi è stato incredibile”, ha spiegato Martin ai microfoni di Sky Sport.

Jorge Martin, Pramac Racing

Jorge Martin, Pramac Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

“La partenza mi è andata bene, ma sono stato troppo conservativo, cercando di salvare troppo la gomma. Penso che, se avessi provato a spingere, avrei fatto un’altra gara. È andata così, dobbiamo imparare, ma alla fine dipende molto dalle temperature e dalle pressioni. Vedremo a Portimao”.

Tuttavia, al di là del discorso strategia, Martin crede che in questo momento stia incontrando qualche difficoltà nello sfruttare a fondo il potenziale della GP24, con cui non ha avuto un feeling ideale fin dalle prime battute. In questo caso, però, le difficoltà non sono legate strettamente alla configurazione aerodinamica, che gli aveva creato qualche dubbio nei test, bensì al discorso chattering.

Come già menzionato da Bagnaia dopo la sprint, le vibrazioni alle gomme al posteriore rendono ancor più complicato riuscire a sfruttare al meglio la GP24, tanto che, secondo Martin, ci sarebbe ancora un margine considerevole a cui, al momento, non può accedere.

Jorge Martin, Pramac Racing

Jorge Martin, Pramac Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

“Sicuramente non sto riuscendo a guidare la moto come mi piace, non posso usare il freno dietro con questa vibrazione che abbiamo dietro. Oggi è andata meglio, ma perché abbiamo guidato più piano di ieri. Sono comunque contento per la parte conclusiva della gara perché sono riuscito a fare un buon tempo, il mio giro veloce, ma non sono contento perché c’è margine sul pacchetto 2024. Ma dato che al momento ho questo feeling, finire ieri primo e oggi terzo, credo sia un buon risultato”, ha raccontato il pilota della Pramac.

Per tentare di risolvere i problemi legati alle vibrazioni, sia Martin che Bagnaia hanno apportato delle modifiche al setup nel warm-up, le quali hanno effettivamente aiutato a gestire il chattering. Ma è chiaro che, secondo lo spagnolo, occorra trovare una soluzione più a lungo termine, che permetta di esprimere il vero potenziale della moto.

“Oggi è andata molto meglio, ma perché ho guidato in maniera molto diversa. Sia io che Bagnaia abbiamo fatto una modifica nel warm-up, ma comunque devi guidare molto più dolce, non possiamo spingere in inserimento curva perché altrimenti il consumo si moltiplica per dieci. Penso che sia io che Pecco possiamo andare molto più forte ma, per il momento, le gomme non lo sopportano”, ha aggiunto Martin.

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