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MotoGP GP del Qatar

MotoGP | Binder: "Se vogliamo vincere ci serve un po' più di grip"

Il pilota della KTM ha iniziato il 2024 alla grande, conquistando due secondi posti nel weekend di Lusail. Il sudafricano ieri aveva sottolineato il grande passo avanti fatto dalla RC16, ma ritiene che per riuscire a battere la Ducati bisognerà trovare ancora un po' di grip al posteriore, riducendo il consumo delle gomme.

Brad Binder, Red Bull KTM Factory Racing

Le Ducati hanno fatto il bello ed il cattivo tempo nel Gran Premio del Qatar di MotoGP, con ben sei Desmosedici GP nelle prime sette posizioni. Al vertice quindi c'è stato un solo intruso, che però ha venduto carissima la pelle, inchinandosi solamente ad un Pecco Bagnaia sfavillante. Ma non c'è da stupirsi, visto che nel paddock in molti pensano che Brad Binder sia un vero e proprio "cagnaccio".

"Forse ho due personalità, una nella vita privata ed una in pista, ma sicuramente quando sono in moto cerco di dare sempre il massimo. Prima o poi azzeccheremo tutto", ha scherzato il sudafricano ai microfoni di Sky Sport MotoGP dopo aver condotto la sua KTM al secondo posto sul traguardo di Lusail, bissando il risultato di ieri nella Sprint.

Il sudafricano è stato l'unico vero ostacolo tra il campione del mondo e la vittoria, perché riuscito a rimanere per quasi tutta la gara al di sotto del secondo di distacco, tenendosi nella condizione di poter approfittare di un eventuale errore di Pecco. Alla distanza ha dovuto decidere se accontentarsi o provarci, rischiando però di finire le gomme e di compromettere tutto.

Brad Binder, Red Bull KTM Factory Racing

Brad Binder, Red Bull KTM Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

"Penso che il secondo posto sia un ottimo risultato per la KTM, così come quello della Sprint. Ieri avevamo visto che il degrado delle gomme era importante, quindi abbiamo dovuto gestirla fin dal primo giro ed è stata una gara molto lunga. Vedevo Pecco lì davanti ed avrei voluto provare a raggiungerlo, ma sapevo che se avessi spinto non sarei arrivato alla fine. L'inizio è buono, ora dobbiamo continuare a lottare così", ha spiegato Binder.

Nonostante il grande esordio del rookie Pedro Acosta, che per oltre metà gara ha battagliato per la top 5, la sensazione è che Binder al momento sia un po' isolato in mezzo all'armata Ducati, quindi gli è stato chiesto se gli farebbe comodo avere un compagno in grado di dargli fastidio. Tuttavia, Brad ha puntato il dito su altri aspetti.

"Non è un segreto che consumiamo la gomma un po' più dei nostri avversari. Diciamo che non mi cambierebbe la vita se ci fosse un altro pilota veloce come me. Se vogliamo vincere ci serve un po' più di grip per far durare la gomma posteriore fino alla fine. Questo è quello che ci serve ed è quello che stiamo cercando. Quando ci riusciremo, faremo uno step importante, quindi spero che accada il prima possibile", ha concluso.

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