MotoGP | Marini: “Morbidelli in Ducati? Deve sperare, non so se c’è posto”
Luca Marini commenta le voci che danno Franco Morbidelli pronto a un approdo in Ducati. Passaggio difficile secondo il portacolori Mooney, che non crede ci sia il posto per il romano della Yamaha. Maro si concentra però su se stesso e sul weekend del Gran Premio di Germania, che affronterà ancora in recupero dall'infortunio alla mano destra.
Il mercato piloti è in grande fermento, tra conferme, smentite e indiscrezioni. L’ultima, in ordine cronologico, è quella che vorrebbe Franco Morbidelli molto vicino all’addio a Yamaha e prossimo a un approdo in Ducati. Motorsport.com aveva parlato proprio con Uccio, responsabile del team Mooney VR46, su un probabile arrivo di Morbido nella struttura di Valentino Rossi al posto di Marco Bezzecchi, qualora dovesse fare il salto in Pramac.
Lo storico amico e collaboratore del Dottore non aveva nascosto un certo interesse verso l’italo-brasiliano, ma di scritto non c’è ancora nulla. La domanda quindi sorge spontanea: con quale struttura? Tutto sembra molto instabile ma nello stesso tempo blindato, non sarebbe facile per il romano trovare una sistemazione. Lo conferma Luca Marini, interpellato sulla questione nel giovedì del Gran Premio di Germania. “Non sapevo di queste voci”, afferma il pilota di Tavullia. “Penso che Franco sia un pilota molto forte e veloce, ma non lo so”.
“Sicuramente con una Ducati è un po’ più facile essere veloce e competitivo attualmente. Questo è chiaro”, spiega Marini riferendosi al fatto che la GP23 è la moto più ambita, quella che ha vinto il mondiale lo scorso anno e che sembra adattarsi bene a ogni singolo pilota. “Ora la Desmosedici è la miglior moto del campionato in ogni condizione e su ogni pista. Quindi per lui sarebbe meglio, ma onestamente non so se c’è posto per trovare una Ducati. Nessuno dei piloti Ducati vuole lasciare il posto, perché è la migliore che ci sia ora. Noi dobbiamo pensare a noi e Frankie deve sperare di trovare una buona soluzione per mostrare di nuovo la sua velocità, come ha fatto in passato. Perché se vinci tre gare in MotoGP, sei uno dei grandi”.
Luca Marini, VR46 Racing Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Proprio pensando a sé, il portacolori Mooney VR46 parla del weekend del Sachsenring, il secondo di una tripletta impegnativa. Per lui lo sarà soprattutto per le condizioni fisiche non proprio ottimali, arriva ancora dolorante alla mano destra dopo l’incidente di Le Mans e continua il suo recupero. La scorsa settimana, il Mugello è stato esigente, mentre questo weekend in Germania, il layout della pista potrebbe aiutarlo: “Dopo la gara di domenica, è stata dura, specialmente lunedì. Ma con molta fisioterapia, ora mi sento bene. Credo di stare meglio rispetto al giovedì del Mugello. Ma domani sarà più chiaro per me, perché salirò sulla moto e proverò le sensazioni. Su questa pista credo e spero che non sia un problema, perché c’è solo una curva a destra la prima. Nelle altre sarà ok, immagino”.
Storicamente, il tracciato del Sachsenring è feudo di Marc Marquez, che qui ha vinto ininterrottamente dal 2013 al 2021. Solo Fabio Quartararo con la Yamaha è riuscito a batterlo lo scorso anno, riportando la M1 sul gradino più in alto del podio in Germania per la prima volta dal 2009, quando vinse Valentino Rossi. Bisogna tornare al 2008 per trovare l’ultimo successo Ducati, quando al Sachsenring si impose Casey Stoner. Quest’anno, con lo strapotere delle Desmosedici sarà diverso?
Marini fa il quadro della situazione alla vigilia del GP: “Onestamente, è tanto tempo che la Ducati non vince qui. Sarà difficile anche quest’anno, penso che Marc Marquez sia il favorito per vincere questa gara per tutte le vittorie qui in passato. Anche Honda è molto forte qui, forse è la moto migliore. Ma anche Fabio Quartararo qui ha vinto l’anno scorso e quest’anno avrà una grande opportunità, perché qui il motore non è così importante. Ma tutti gli altri piloti Ducati sono forti e in gran forma, Pecco Bagnaia sicuramente. Anche Johann Zarco è molto veloce qui ogni anno, così come Marco Bezzecchi”.
“Vediamo se riusciamo a essere veloci anche qui, è una pista difficile senza gap tra i piloti in qualifica, ma anche in gara il passo è uguale per tutti. Quindi sarà più difficile del solito e la posizione in griglia di partenza farà la differenza”, conclude il pilota del team di Valentino Rossi.
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