MotoGP | Bagnaia: "Errore mio, ma avevo accettato il rischio della dura"
Il campione del mondo ha ammesso di aver commesso un errore con la caduta del Buddh International Circuit, che però è stato probabilmente condizionato dalla gomma dura all'anteriore, che vedeva come l'unica opzione per provare a tenere il passo dei suoi rivali visti i suoi problemi in staccata. Nonostante il vantaggio ridotto a soli 13 rimane calmo e convinto che la Ducati ribalterà la situazione.
Non è la prima volta che Pecco Bagnaia si trova a dover fronteggiare un momento difficile da quando è diventato uno dei top rider della MotoGP, ma su una cosa non ci sono grossi dubbi: il campione del mondo ha sempre trovato la forza di togliersi dai guai. E ne è una prova la rimonta che lo scorso anno lo ha portato a salire sul trono iridato dopo aver toccato anche il -91 in classifica nei confronti di Fabio Quartararo.
Ora la situazione non è così drammatica, perché comunque è sempre lui a comandare il Mondiale, anche se con la caduta di oggi al Buddh International Circuit il suo margine nei confronti di Jorge Martin si è ridotto a soli 13 punti. Davvero pochi se si pensa che dopo la Sprint di Barcellona era arrivato a toccare quota 66 lunghezze.
Se per la vittoria non c'era storia, con un Marco Bezzecchi dilagante, il secondo posto però sembrava decisamente alla portata del pilota della Ducati, che dopo aver superato Martin stava iniziando ad allungare sul madrileno. Ad otto giri dal termine però c'è stato il patatrac: alla curva 5 ha perso l'anteriore della sua Desmosedici GP, concludendo anzitempo la sua corsa.
Un errore dovuto probabilmente alla scelta della gomma dura per l'anteriore, che hanno fatto solamente lui e Franco Morbidelli su tutta la griglia, anche se Pecco ha spiegato che era l'unica opzione che aveva se voleva provare a giocarsela con i suoi rivali, viste le grosse difficoltà in frenata che ha accusato per tutto il weekend.
"E' difficile da dire. Stavo spingendo, ma avevamo accettato il rischio di correre con la dura. Non so perché, ma le altre Ducati sfruttavano bene l'anteriore media, mentre io avevo delle difficoltà con quella gomma, perché avevo troppo locking ed i relativi problemi in staccata. Per questo abbiamo accettato il rischio di correre con la dura e fino al momento della caduta si era comportata bene. Mi sentivo meglio che con la media, ma ero al limite. E quando sei al limite può succedere di tutto", ha detto Bagnaia quando ha incontrato i giornalisti.
"Ma per noi era l'unica possibilità per lottare con gli altri: Bezzecchi oggi era imbattibile, ma ero con Martin e non avevo aumentato il ritmo dopo che l'ho sorpassato, ma quando il posteriore è tornato indietro dopo la sbandata, mi ha spinto sull'anteriore e l'ho persa. Sono cose che possono capitare, ma non sono contento, perché non devono succedere a me, che sono in lotta per il Mondiale".
"Ma penso anche che non dovremmo trovarci nelle condizioni in cui eravamo qui e a Misano: la frenata è sempre stato il nostro punto di forza ed ora è il nostro punto debole, perché non riesco a fermare la moto e il mio posteriore si muove tantissimo, ma non abbiamo ancora capito perché. Ieri abbiamo avuto un meeting, ma ovviamente non era possibile risolvere il problema per oggi. Sono sicuro che in Giappone lo capiremo meglio però", ha aggiunto.
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Photo by: Srinivasa Krishnan
A quanto pare, queste difficoltà in frenata sono iniziate nel weekend di Misano, ma in quell'occasione era troppo concentrato sulla gamba infortunata a Barcellona per rendersene perfettamente conto. Una situazione che ha pagato a caro prezzo in India, anche se con grande onestà il campione del mondo si è preso la responsabilità del suo errore.
"A Misano sono stato conservativo per la gamba sia venerdì che sabato, ma domenica ero pronto a lottare anche se non ero al 100%. Il problema è stato la frenata, perché avevo tanto locking e il posteriore si muoveva molto. Quello avrebbe dovuto essere un po' un allarme e farci capire che c'era qualcosa che non andava, ma ero troppo concentrato sulla gamba per capirlo".
"Qui la gamba non era più un problema, ma abbiamo iniziato il weekend con tanto locking, più delle altre Ducati, ed anche con parecchio chattering al posteriore. Abbiamo cercato una soluzione migliore, che oggi mi stava permettendo di battagliare con Jorge, ma il feeling non era grandioso".
"E, come ho detto, quando sei troppo al limite, è possibile che ti capiti un incidente come questo. Comunque è stato completamente un mio errore ed ho già chiesto scusa alla squadra: oggi sarebbe stato meglio capire la situazione e finire terzo. Tra l'altro, con quello che è successo dopo, forse avrei finito secondo. Ma al momento non sono contento del mio feeling sulla moto".
Ora la battaglia con Martin si fa molto complicata, anche perché il portacolori del Prima Pramac Racing è reduce da tre vittorie ed un secondo posto negli ultimi due weekend. Inoltre il prossimo appuntamento è in Giappone, a Motegi, su un'altra pista sulla quale le staccate la fanno da padrone. Pecco però ha grande fiducia nel fatto che la sua squadra riuscirà ancora una volta a ribaltare la situazione.
"Non sono preoccupato, perché sono convinto che la mia squadra troverà la soluzione e che il nostro punto di forza tornerà ad essere la frenata. Non sarà facile, perché Jorge è in un grande momento di forma, ma oggi ha chiuso a 8" da Bezzecchi, che era troppo forte per tutti. Voglio tornare in quella che è la nostra posizione: in Austria abbiamo comandato in maniera incredibile, mentre a Barcellona ce la stavamo giocando con le Aprilia e la seconda Ducati era molto più indietro. Da Misano è successo qualcosa, perché non mi sentivo come sempre sulla mia pista di casa. Ma ho il 100% della fiducia nella mia squadra, perché non ci arrenderemo di fronte a queste difficoltà e risolveremo la cosa", ha concluso.
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
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