FE | Centesima gara per DS Automobiles in Indonesia

Mentre il campionato entra nella sua fase conclusiva, i contendenti al titolo piloti cominciano a delinearsi con i primi cinque in classifica che rappresentano tutti squadre diverse.

Per Nick Cassidy (Envision Racing), Pascal Wehrlein (Porsche), Jake Dennis (Avalanche Andretti), Mitch Evans (Jaguar) e Jean-Éric Vergne (DS Penske) - e anche per altri - c'è ancora tutto da giocare.

L'anno scorso, i piloti hanno potuto prepararsi per il Jakarta International e-Prix Circuit solo su un simulatore realizzato dai team, poiché era ancora completamente nuovo. Alla fine dell'unica gara del weekend, sono state le auto preparate da DS Performance a ottenere il maggior numero di punti, grazie al secondo posto di Vergne e alla quarta posizione del suo compagno di squadra di allora, Antonio Felix Da Costa.

"JEV" dominò per gran parte della giornata, conquistando la sua 15esima pole position in carriera e poi guidando in testa per gran parte della gara, ma venne poi superato dal neozelandese Evans sette minuti prima della bandiera a scacchi, dopo essere stato costretto a utilizzare più energia degli altri per difendere il suo vantaggio.

DS 100 Races

Photo by: DS Automobiles

Anche Stoffel Vandoorne, compagno di squadra di Vergne quest'anno, sembrava apprezzare il posto. L'allora pilota della Mercedes, che poche settimane dopo sarebbe diventato campione del mondo, si classificò quinto.

Ma chi sarà il leader quest'anno? In generale, una vettura che si comporta bene su una pista il primo giorno andrà forte anche nella giornata successiva.

In breve, una buona prestazione di DS Automobiles sabato potrebbe preludere a una domenica memorabile per la centesima gara del costruttore francese. 

Quasi tutto da rifare

Se il tracciato non si evolve (2,37 km per 18 curve), l'arrivo delle monoposto di terza generazione rimette tutto a zero in termini di preparazione.

Sebbene le squadre dispongano ancora di tutti i dati rilevanti raccolti lo scorso anno, i piloti sono costretti ad adottare un approccio diverso.

Jean-Eric Vergne, DS Penske

Photo by: DPPI

"Per me si parte da zero o quasi", ha detto Vergne.

"È vero che quest'anno è più facile visualizzare la pista, che conosciamo il tipo di superficie e che abbiamo tutti i dati della scorsa stagione. Ma le vetture sono molto diverse. Dobbiamo rivedere tutti i punti di frenata perché le auto sono più potenti e rigenerano più duramente”.

"L'altra cosa da valutare è l'aderenza con i nuovi pneumatici (la Formula E è passata da Michelin a Hankook per l'era Gen3), e abbiamo visto fin dall'inizio dell'anno che non è facile trovare le migliori finestre operative".

Per quanto riguarda il meteo, si prevede che il caldo e l'umidità la faranno da padrone, proprio come nella scorsa stagione, con la gara che si svolgerà nelle stesse date.

Se l'edizione 2023 dell'E-Prix di Jakarta ha la particolarità di essere per la prima volta un doubleheader, la Formula E ha anche altre curiosità.

Da gennaio e dalla prima gara a Città del Messico, il poleman non ha mai vinto la gara e non è mai salito sul podio! L'unico pilota ad aver conquistato due pole position - e ad essere arrivato quarto ogni volta - è Sébastien Buemi (Envision Racing).

In nove gare, ci sono stati sette diversi piloti in pole position e i primi tre piloti del campionato non sono mai partiti dal primo posto in griglia. Alla luce di tutte queste statistiche, chi sarà il grande vincitore di questo weekend indonesiano? La risposta arriverà domenica sera.

Stoffel Vandoorne, DS Penske

Photo by: DPPI