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Formula E ePrix Sao Paulo

FE | San Paolo: Bird beffa Evans e firma il primo trionfo McLaren

La tappa di San Paolo ha saputo regalare una gara incerta fino alla fine e che si è risolta proprio nelle ultime curve grazie a una magia di Sam Bird. Il britannico ha beffato all'esterno Mitch Evans a pochi metri dalla bandiera a scacchi, regalando il primo successo alla McLaren. Terzo Rowland in volata, ottima rimonta per Gunther dal fondo.

Sam Bird, NEOM McLaren Formula E Team, e-4ORCE 04

La Formula E è spesso tanto imprevedibile quanto entusiasmante. La gara di San Paolo lo ha dimostrato ancora una volta, regalando una corsa estremamente tattica ma molto divertente, decisa nelle ultime tre curve con una magia di Sam Bird. Un sorpasso deciso e all’esterno su Mitch Evans, colui che invece sembrava destinato a portare a casa la vittoria: al contrario, il successo di tappa ha preso una direzione differente, proprio grazie a quella magia nelle ultime curve che ha regalato alla McLaren il primo trionfo in Formula E.

Curiosamente, la corsa del britannico non ha seguito il classico iter che si potrebbe pensare per un ePrix così impegnativo dal punto di vista delle temperature e dell’energia. Sin dalle prime battute, infatti, Bird ha preso la testa della corsa e, al di là dei periodi di Attack Mode, il portacolori della McLaren è rimasto a lungo davanti a tutti gestendo la gara, nonostante chiaramente ciò significhi non poter sfruttare la scia di rivali per risparmiare sulla batteria.

Non è un caso, infatti, che a poche tornate dalla fine Bird fosse il pilota con meno energia del gruppo di testa, ma ciò non lo ha frenato, riuscendo a conservare carica sufficiente per sfruttare i problemi di derating accusati da Evans nelle ultime curve. Nell’ultimo passaggio, Bird ha fatto la propria mossa spostandosi all’esterno della veloce curva dieci, mentre Evans ha provato a difendere l’interno: l’inglese ha completato il sorpasso allungando la staccata successiva, riuscendo così a prendere il comando della corsa alla penulatima curva, che ha poi difeso fino alla bandiera a scacchi.

Mitch Evans, Jaguar Racing , Jaguar I-TYPE 6, Jean-Eric Vergne, DS Penske, DS E-Tense FE23, Sam Bird, NEOM McLaren Formula E Team, e-4ORCE 04, Edoardo Mortara, Mahindra Racing, Mahindra M9Electro

Mitch Evans, Jaguar Racing , Jaguar I-TYPE 6, Jean-Eric Vergne, DS Penske, DS E-Tense FE23, Sam Bird, NEOM McLaren Formula E Team, e-4ORCE 04, Edoardo Mortara, Mahindra Racing, Mahindra M9Electro

Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images

Per Bird si tratta della prima vittoria in Formula E dal 2021, quando vinse a New York con Jaguar, ma il trionfo odierno rappresenta anche il primo successo in assoluto per la McLaren nella categoria elettrica, entrata l’anno scorso dopo aver rilevato la struttura Mercedes.

Evans ha conquistato il suo primo podio della stagione in seconda posizione, anche se chiaramente vi è un po’ di rammarico. Il pilota della Jaguar ha scelto il momento giusto in cui provare a dare lo strappo decisivo, tentando di portarsi al comando: a privarlo del trionfo sono state le difficoltà accusate proprio nell’ultima tornata, quando la gara sembrava quasi decisa, anche perché Bird aveva accusato problemi nella gestione delle temperature, tanto da doversi spostare sui rettilinei. L’amarezza del neozelandese è quindi comprensibile ma, dopo un inizio di campioanto difficile, per Evans si tratta comunque di un buon risultato.

Ben più accesa è stata la lotta per l’ultimo gradino del podio, che si è risolta proprio in volata. Dopo aver perso contatto dal duo di testa, Jake Dennis, in rimonta da metà gruppo, e Pascal Wehrlein, partito dalla pole, hanno iniziato a duellare e darsi fastidio. Ad approfittare di questo duello è stato Oliver Rowland, capace di infilarsi all’interno dell’ultima curva soffiando la posizione ai rivali e regalando alla Nissan un altro bel podio.

Anche in casa Porsche qualcosa non ha funzionato, soprattutto dal punto di vista strategico. Wehrlein era il pilota con più energia proprio assieme a Dennis a poche tornate dal traguardo, tanto che mentre si trovava alle spalle di Evans ha anche tentato l’attaco per portarsi in testa e provare a dare lo strappo. Dopo non essere riuscito a portare a termine il sorpasso, il tedesco si è buttato in pieno rettilineo alle spalle di Dennis: da quel momento la sua gara si è “virtualmente” conclusa, perché il pilota della Porsche ha perso il treno del duo di testa, rimanendo bloccato proprio dietro il britannico dell’Andretti.

Pascal Wehrlein, Porsche, Porsche 99X Electric Gen3

Pascal Wehrlein, Porsche, Porsche 99X Electric Gen3

Foto di: Dom Romney / Motorsport Images

Un’occasione persa per la Porsche, che era partita in testa e aveva seguito una strategia puntata proprio sul risparmiare quanta più energia possibile, rimanendo a lungo in scia ma sempre nel gruppo di testa. Ciò che è mancato è stato proprio lo spunto sul finale, ma è possibile che la sua 99X Electric abbia sofferto anche le temperature.

Alle spalle dei primi cinque, da Costa ha conquistato i suoi primi punti dell'anno in sesta posizione davanti alle due DS di Vergne e Vandoorne, che probabilmente si aspettavano qualcosa in più dopo aver centrato la prima e la seconda fila. Per il portoghese della Porsche, invece, si tratta di un weekend positivo come non accadeva da tempo a questa parte, motivo per il quale indubbiamente si può ritenere nel complesso soddisfatto dei punti portati a casa.

Grandissima rimonta dal fondo per Maximilian Guenther con la sua Maserati. Dopo aver scontato le 40 posizioni di penalità causate dalla sostituzione del cambio e dell’inverter sulla sua vettura, a cui si sono poi aggiunti anche 10 secondi di stop&go, sfruttando un ottimo passo e le varie Safety Car, il tedesco è riuscito a rimontare fino a portarsi in zona punti.

Il portacolori del marchio del Tridente ha chiuso al nono posto, con Sebastien Buemi che ha completato la zona punti con un’altra bella rimonta. Sia per il tedesco che per lo svizzero a fare la differenza non è stato solo il passo, ma anche la buona gestione dell'energia, tanto che verso metà corsa Buemi era tra i piloti che avevano più carica residua.

Maximilian Gunther, Maserati Racing, Maserati Tipo Folgore

Maximilian Gunther, Maserati Racing, Maserati Tipo Folgore

Foto di: Dom Romney / Motorsport Images

Fuori dalla zona punti Sacha Fenestraz con la Nissan, il quale precede Mortara, che non è stato in grado di tramutare in una top ten la bella qualifica, complici anche le evidenti carenze del pacchetto Mahindra. Tredicesimo Di Grassi con la prima delle due ABT Cupra, speronato da Nato nelle prime fasi della corsa. Deludono Robin Frijns e Jake Hughes, i quali concludono nella parte della classifica.

Ritirato il leader della classifica alla vigilia del weekend, Nick Cassidy. Il pilota della Jaguar aveva danneggiato l'ala anteriore all'inizio della gara, ma a mettere fine alla sua corsa è stato un problema tecnico nella rapida curva dieci. Dopo aver perso il controllo a causa dell'ala finita sotto la vettura, il neozelandese è finito a muro danneggiando irrimediabilmente la sua monoposto, rendendo così necessario far uscire la Safety Car.

Il neozelandese rimane comunque in testa al mondiale, ma il suo vantaggio su Wehrlein si è ridotto a soli quattro punti. Più ampio il gap su Evans, ora terzo in classifica, che si attesta sulle 18 lunghezze.

   
1
 - 
4
   
   
1
 - 
2
   
Cla Pilota # Giri Tempo Distacco km/h Punti Ritirato
1 United Kingdom S. Bird McLaren 8 34

53'03.071

    25  
2 New Zealand M. Evans Jaguar Racing 9 34

+0.564

53'03.635

0.564   18  
3 United Kingdom O. Rowland Nissan e.dams 22 34

+3.540

53'06.611

2.976   15  
4 Germany P. Wehrlein Porsche Motorsport 94 34

+3.629

53'06.700

0.089   15  
5 United Kingdom J. Dennis Andretti Formula E 1 34

+3.722

53'06.793

0.093   10  
6 Portugal A. Félix Da Costa Porsche Motorsport 13 34

+5.567

53'08.638

1.845   8  
7 France J. Vergne Dragon Penske Autosport 25 34

+6.006

53'09.077

0.439   6  
8 Belgium S. Vandoorne Dragon Penske Autosport 2 34

+6.817

53'09.888

0.811   4  
9 Germany M. Gunther Maserati Racing 7 34

+8.085

53'11.156

1.268   2  
10 Switzerland S. Buemi Virgin Racing 16 34

+8.610

53'11.681

0.525   2  
11 France S. Fenestraz Nissan e.dams 23 34

+9.277

53'12.348

0.667      
12 Switzerland E. Mortara Mahindra Racing 48 34

+9.762

53'12.833

0.485      
13 Brazil L. Di Grassi Audi Sport Team ABT 11 34

+10.819

53'13.890

1.057      
14 Netherlands N. De Vries Mahindra Racing 21 34

+13.677

53'16.748

2.858      
15 India J. Daruvala Maserati Racing 18 34

+14.379

53'17.450

0.702      
16 Brazil S. Sette Camara ERT Formula E Team 3 34

+17.511

53'20.582

3.132      
17 United Kingdom D. Ticktum ERT Formula E Team 33 34

+17.884

53'20.955

0.373      
18 France N. Nato Andretti Formula E 17 34

+18.889

53'21.960

1.005      
19 Netherlands R. Frijns Virgin Racing 4 34

+19.124

53'22.195

0.235      
dnf United Kingdom J. Hughes McLaren 5 31

+3 Laps

49'27.979

3 Laps     Ritirato
dnf Switzerland N. Müller Audi Sport Team ABT 51 25

+9 Laps

41'45.422

6 Laps     Ritirato
dnf New Zealand N. Cassidy Jaguar Racing 37 14

+20 Laps

22'38.676

11 Laps     Ritirato
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