F2 | Monaco: Vesti conquista vittoria e testa della classifica
Nel weekend del Gran Premio di Monaco svetta un nome su tutti, quello di Frederik Vesti, poleman, vincitore della Feature Race e ora leader della classifica di campionato. Nella sprint race con la griglia invertita si impone Ayumu Iwasa, il quale approfitta del problema accusato da Isack Hadjar per ottenere il suo terzo successo stagionale.
Dopo la pole, Frederik Vesti ha conquistato anche la vittoria nella Feature Race di Monte Carlo e la testa del Campionato Piloti. Il pilota della Prema ha condotto senza errori la corsa della domenica mattina, ottenendo così il secondo successo stagionale.
Ad approfittare della griglia invertita al sabato è stato invece Ayumu Iwasa, primo sul traguardo anche grazie al ritiro di Isack Hadjar dopo pochi passaggi mentre si trovava in testa alla corsa.
Weekend da dimenticare per uno dei protagonisti di questo avvio di campionato, Victor Martins, il quale nella Feature Race ha gettato un podio a causa di una penalità per non aver rallentato a sufficienza sotto doppie bandiere gialle.
Ayumu Iwasa, DAMS
Photo by: Formula Motorsport Ltd
Sprint race: Hadjar rompe, Iwasa ringrazia
La sprint race è andata in archivio con la vittoria di Ayumu Iwasa, al suo terzo successo stagionale in Formula 2, in cui ha tagliato il traguardo con 6,5 secondi di vantaggio. Un trionfo che prima della partenza sembrava tutt’altro che scontato, dato che si trovava in seconda posizione alle spalle dell’altro portacolori della Red Bull Driver Academy, Isack Hadjar, il quale aveva mantenuto la testa della corsa dopo aver preso il via dalla pole grazie all’inversione della griglia.
Tuttavia, gli scenari sono completamente cambiati alla ripartenza nel corso del sesto giro, seguita all’ingresso della Safety Car per un contatto multiplo con diversi piloti costretti al ritiro. Il pilota del Trident Clement Novalak è entrato in contatto con Kush Maini; anche Arthur Leclerc (partito indietro causa incidente durante le qualifiche), Dennis Hauger, Roy Nissany e Ralph Boschung sono stati coinvolti nell'incidente: Leclerc, Hauger e Novalak sono stati costretti a tornare ai box, mentre gli ultimi due hanno dovuto abbandonare la corsa. Novalak ha ricevuto una penalità di 10 secondi per l'incidente, prima di ricevere un'altra penalità di cinque secondi per eccesso di velocità nella pitlane.
Un episodio che ha cambiato le carte in tavola, vedendo Hadjar rallentare improvvisamente a causa di un problema tecnico che lo ha spinto non solo a perdere la prima posizione, ma anche al ritiro.
Podio, Ayumu Iwasa, Jehan Daruvala, Jak Crawford
Photo by: Red Bull Content Pool
Iwasa ha ereditato il comando e ha iniziato a costruire un distacco importante, superiore ai due secondi nel corso del decimo giro, quantomeno prima che la gara venisse nuovamente neutralizzata passato il ventesimo passaggio di gara. Nemmeno un nuovo intervento della vettura di sicurezza ha scalfito la leadership del pilota nipponico, il quale ha poi portato la vettura al traguardo imponendo ancora una volta un ritmo inarrivabile anche per il secondo classificato Jehan Daruvala (MP Motorsport), staccato di quasi sette secondi sotto la bandiera a scacchi.
Jak Crawford si è classificato terzo per Hitech, conquistando il terzo podio della sua stagione da esordiente in F2, resistendo alle pressioni di Richard Verschoor sul finale, staccato di solo mezzo secondo dal podio. Quinto posto per Zane Maloney davanti a Jack Doohan, con il duo della ART formato da Victor Martins e Theo Pourchiare a completare la zona punti rispettivamente in settima e ottava posizione.
Appena fuori dalla top 8 Frederick Vesti, poleman delle qualifiche, mentre Enzo Fittipaldi ha passato Cordeel per il decimo posto a otto giri dal termine. Ritirato anche Oliver Bearman, vincitore dell’appuntamento di Baku lo scorso mese.
Podio: secondo posto Theo Pourchaire, ART Grand Prix, vincitore della gara Frederik Vesti, Prema Racing, terzo posto Zane Maloney, Rodin Carlin
Photo by: Alfa Romeo
Feature race
Dopo aver conquistato la pole al venerdì, chiaramente tutti gli occhi erano puntati su Frederick Vesti, il quale aveva una grossa chance di tramutare quella prima posizione nella sua seconda vittoria stagionale, replicando il successo in Arabia Saudita.
Una missione che il danese ha portato a termine egregiamente, resistendo alle pressioni degli avversari senza commettere alcun errore dal primo all’ultimo passaggio. Il pilota del Prema Racing, alla sua seconda stagione in F2, si è aggiudicato una vittoria mai realmente in discussione, sfruttando anche una bandiera rossa esposta nel corso della ventitreesima tornata.
La gara, infatti, è stata sospesa per una ventina di minuti a causa delle necessarie operazioni di pulizia per rimuovere la vettura incendiata di Doohan, il quale era arrivato al contatto con il muretto nella salita verso il Massenet a causa dell’ala anteriore danneggiata in precedenza. Poco prima che venisse esposta la bandiera rossa, tuttavia, il direttore di gara aveva optato per l’ingresso della Safety Car, dando modo a Vesti di fermarsi ed effettuare il pit stop.
Dopo la ripartenza, il portacolori della Prema ha tagliato il traguardo con 2,5 secondi di vantaggio sul secondo classificato Theo Pourchaire, il quale non ha mancato di esprimere una critica non proprio velata al proprio compagno di squadra, Victor Martins, reo di averlo spinto verso il muretto in partenza.
Theo Pourchaire, ART Grand Prix
Photo by: Alfa Romeo
Il rookie di Rodin Carlin, Zane Maloney, ha concluso al terzo posto, conquistando il suo secondo podio stagionale grazie anche alla penalità inflitta propria al francese della ART per non aver rallentato a sufficienza in una zona dove era esposta la doppia bandiera gialla.
Gli steward hanno punito severamente l’infrazione del pilota della ART, anche perché ha messo a rischio due commissari che stavano intervenendo sulla vettura di Doohan: il francese è stato quindi penalizzato con un drive through che ha messo fine alle sue speranze di salire sul podio.
Quarto posto per Richard Verschoor, esattamente come nella sprint race, mentre chiude quinto Hauger. Sesta posizione per Maini davanti a Stanek e Martins, ottavo dopo la penalità. A chiudere la zona punti Jak Crawford e Ayumu Iwasa, il quale precede un Bearman ancora una volta a secco.
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