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F1 | Red Bull, il fondo svelato non preoccupa. Mercedes ringrazia

Christian Horner ha affermato di non essere preoccupato dalle foto fatte dai rivali al fondo della RB19. Toto Wolff, invece, ringrazia e afferma che Red Bull ha molto più da perdere rispetto alla concorrenza.

I commissari rimuovono la vettura di Sergio Perez, Red Bull Racing RB19, dal circuito dopo l' incidente in Q1

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Il fine settimana di Monte-Carlo ha ospitato l'ennesima prova di forza di Red Bull Racing e Max Verstappen. Solo un coriaceo Fernando Alonso ha provato a impensierirli, ma con risultati piuttosto scarsi.

La Red Bull continua a dominare: 6 gare vinte sulle 6 disputate grazie ai 4 successi di Max Verstappen - l'ultimo colto ieri nel Principato - e 2 da Sergio Perez, incappato invece in uno dei peggiori fine settimana da quando corre per il team di Milton Keynes.

Ed è stato proprio il messicano l'autore involontario di una delle azioni che Red Bull si sarebbe accuratamente evitata. Non parliamo dei danni alla RB19 fatti nel corso della Q1, quando Checo è andato a sbattere contro le barriere di protezione della Santa Devota.

Bensì dei momenti successivi all'incidente, quando la RB19 numero 11 è stata sollevata dalla gru per essere poi riportata nel paddock. Una volta agganciata, la monoposto è stata sollevata a decine di metri da terra, lasciando campo libero a tutti i fotografi.

Oggetto del desiderio: il fondo della strepitosa monoposto disegnata dallo staff di Adrian Newey, probabilmente uno dei tanti segreti di una macchina che, a oggi, è parsa perfetta e dominante. Per Red Bull una situazione non certo ideale, ma Christian Horner, forse conscio del grande vantaggio prestazionale e tecnico di cui dispone il suo team, ha preso questo "furto" in modo serafico.

"Questo fine settimana è stata un po' un'esibizione per tutti i team. Credo che a un certo punto quasi tutti siano stati costretti a mostrare il fondo delle proprie monoposto perché alzate dalle gru. Alla fine è la stessa situazione per tutti", ha dichiarato al termine del fine settimana monegasco.

 

"Certo è molto scortese guardare sotto le gonne delle persone. Le foto dei fondi vengono scattate all'interno del paddock. I fondi arrivano con i furgoni, si lavora ai box, le serrande sono alzate e così via. Poi tutte le squadre assumono fotografi spia per scattare foto alle monoposto concorrenti quando sono aperte".

"E' una pratica comune, quindi non credo che sia la prima volta che viene scattata una foto del fondo. Probabilmente è stata la prima volta che la RB19 è stata sospesa in aria, ma tutti i team sono sempre alla ricerca di capire come siano fatte le monoposto concorrenti. Niente di strano".

Insomma, in casa Red Bull sembra tutto tranquillo. Chi invece ha provato un certo piacere nel veder fotografato il fondo della RB19 è stato - inevitabilmente - Toto Wolff. Il team principal della Mercedes non ha nascosto quanto abbia fatto piacere questa opportunità, sottolineando come, sebbene anche la Mercedes sia stata costretta a svelare il proprio fondo dopo l'incidente di Lewis Hamilton, la Red Bull avesse molto più da perdere.

"Credo che sia Red Bull ad avere più da perdere rispetto a noi, specialmente per ciò che riguarda il fondo. Questo può succedere, sai, a volte vai fuori strada e sei costretto a caricare la macchina su un mezzo per riportarla ai box e vedi com'è fatta, ma è stata davvero una performance da Cirque du Soleil vederla appesa in quel modo, perché era sollevata a 50 metri da terra. E' sembrata quasi un'istallazione artistica. Ed è stato inusuale...".

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