F1 | Wolff: "Persi 5 decimi al giro per la PU surriscaldata"
Toto Wolff ritiene che la Mercedes abbia perso circa mezzo secondo al giro a causa dei problemi di surriscaldamento che hanno colpito la Power Unit della Stella durante il GP del Bahrain. Sia Russell che Hamilton sono stati costretti a girare con mappature più conservative e alzare il piede in fondo ai rettilinei per far tentare di gestire la PU.
Dopo il terzo posto sulla griglia conquistato in qualifica, vi erano alte aspettative in casa Mercedes. La speranza era quella di essere quantomeno al livello della Ferrari, magari leggermente meglio in termini di passo gara, come aveva suggerito James Allison alla fine dei test invernali, indicando come la Freccia d’Argento avesse la sua arma migliore nella gestione delle coperture sulla lunga distanza.
Nello spazio di pochi giri, il Gran Premio del Bahrain si è trasformato da una possibile lotta per il podio a una sofferenza nel vedere la macchina rallentata a causa di alcuni problemi alla Power Unit che si sono manifestati in maniera evidente dopo il primo cambio gomme.
Sfruttando anche i problemi di bilanciamento dei freni accusati da Charles Leclerc, George Russell era riuscito a conquistare la seconda piazza completando un bel sorpasso all’esterno di curva 4 proprio sul monegasco della Ferrari. Seppur non fosse riuscito a prendere il largo sui rivali alle sue spalle, con il trio composto da Sergio Perez, Carlos Sainz e da Leclerc, il britannico si sentiva fiducioso di potersi inserire nella lotta per la conquista di uno dei due piazzamenti sul podio.
George Russell, Mercedes F1 W15
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Tuttavia, dopo il primo pit stop i problemi di surriscaldamento hanno iniziato a pesare sulle performance della W15, anche quando era in aria libera, costringendo non solo ad abbassare la potenza del motore, ma anche a dover effettuare del massiccio lift and coast in fondo ai rettilinei, rendendo così alquanto complesso provare a resistere al passo degli avversari. Lo stesso Russell è poi stato superato di nuovo anche da Leclerc, senza la possibilità di rispondere.
I problemi non hanno rallentato solamente il britannico, ma anche il suo compagno di squadra, Lewis Hamilton: entrambi hanno anche dovuto affrontare delle complicazioni con la gestione dell’energia, al punto da riscontrare un derating [il momento in cui l’ibrido viene tagliato] in certe fasi della gara. Inoltre, per rispondere a questo problema è stato anche vietato a Russell di utilizzare l’overtake, ovvero quella mappatura attraverso cui i piloti possono avere un surplus di potenza dalla parte ibrida per tentare di infastidire un avversario o rispondere a un attacco. Un problema che si è poi notato anche in percorrenza di curva 12, dove hanno chiesto in più occasioni si alzare il piede mantenendo un approccio più conservativo.
I problemi al motore hanno messo in crisi anche la Williams, che dispone di una Power Unit Mercedes, tanto che anche sul volante sono comparsi diversi messaggi di errore.
Quando gli è stato chiesto dei problemi riscontrati dalla Stella nella gestione delle temperature, Toto Wolff ha spiegato non ha dato una risposta precisa in merito a cosa abbia causato questi problemi, anche perché non avevano riscontrato segnali preoccupanti nel corso dei test: "[I test pre-stagionali] sono stati abbastanza buoni. Anche le prestazioni di giovedì e venerdì [le prove] sono state incoraggianti. La vettura era stabile, buona. Ai piloti piace. Quando abbiamo iniziato la gara con la gomma morbida, tutto è andato secondo i piani. Poi, purtroppo, abbiamo dovuto far calare il motore più del previsto. Non riusciamo ancora a capire da dove sia scaturito. Uno dei nostri team clienti, la Williams, ha avuto lo stesso problema. Gli altri due [McLaren e Aston Martin] no. È stato inaspettato".
George Russell, Mercedes F1 W15
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
Wolff ha calcolato che il calo di prestazioni sia quantificabile con una perdita di circa mezzo secondo al giro. Dopo 57 giri, Russell ha chiuso a 22 secondi Carlos Sainz, prima vettura non Red Bull e terzo sul podio, mentre il distacco da Verstappen si è fermato a 47 secondi.
"Da quel momento in poi [dall’inizio dei problemi di surriscaldamento], se si perdono 0,3-4 decimi di prestazioni della Power Unit, allora si deve fare il lift-and-coast, quindi penso che in alcuni momenti probabilmente si trattava di 5 o 6 decimi di passo perso che la macchina in realtà aveva. Pertanto, non è stato molto divertente...".
"In alcuni momenti, eravamo letteralmente non pochi gradi, ma circa 10 gradi al di sopra di quello che pensavamo di dover essere".
Wolff, che ritiene che i problemi saranno risolti in tempo per il GP dell'Arabia Saudita di questo fine settimana, ha detto che i picchi di temperatura si sono verificati indipendentemente dal fatto che i piloti abbiano corso nell'aria sporca causata dal traffico. In effetti, con Russell il problema si è verificato anche quando girava in aria pulita: "Credo che anche senza traffico, all'inizio, fossimo già oltre il limite", ha spiegato Wolff.
La configurazione con più aperture utilizzata nelle ore più calde del primo giorno
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
"Non lo sappiamo, perché abbiamo praticamente mantenuto gli stessi livelli di raffreddamento dei long run dei giorni precedenti. È solo che è aumentato più di quanto pensassimo. Non credo che nessun altro team abbia aperto la vettura più di quanto non facesse prima. Quindi, è una cosa che probabilmente riguardava più noi".
Proprio su quest’ultimo punto, in effetti Mercedes non ha cambiato la configurazione in termini di aperture rispetto al venerdì sera nei long run: anche in quel momento correva con un pannello laterale che prevedeva tre aperture. Solo nel pomeriggio, quando però le temperature ambientali erano ben più alte, la W15 aveva girato con sfoghi più generosi, ma per le ore notturne si è preferito andare verso una soluzione più spinta. “Non è qualcosa di cui dobbiamo essere preoccupati. Dobbiamo solo usare una carrozzeria leggermente più grande, che magari ci costerà qualche centesimo in termini di performance, ma almeno non perderemo oltre quattro decimi di motore. Dobbiamo guardarci, perché ci è costato molto”, ha aggiunto Russell.
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