F1 | Vowles: "Sargeant era al suo limite. Schumacher non è speciale"
In casa Williams ci sarà una novità, ovvero il debutto di Colapinto in veste di pilota ufficiale al posto di Sargeant. Secondo Vowles, la scelta è stata corretta e sarebbe stato ingiusto continuare con l'americano, visto che era al limite delle sue capacità. Inoltre, il Team Principal ha spiegato perché è stato preferito Colapinto a Mick Schumacher
La settimana di Monza si è aperta con una notizia che era nell’aria, ma che si è concretizzata nel modo forse più inaspettato, perché a salire sulla FW46 non ci sarà Mick Schumacher o Liam Lawson, ovvero i due piloti che sembravano avere maggiori speranze, bensì Franco Colapinto, un prodotto del vivaio della Williams.
La scelta di allontanare Logan Sargeant è arrivata dopo un weekend difficile a Zandvoort, dove il pilota americano aveva messo a muro nella terza sessione di libere la vettura danneggiato il pacchetto che la scuderia britannica aveva portato la tappa olandese. Era infatti una delle prime volte che la Williams era riuscita a produrre gli aggiornamenti per entrambe le macchine in contemporanea, dato che in altri GP della stagione Sargeant aveva potuto disporre delle novità solo qualche gara più tardi di Albon.
Tuttavia, anche negli appuntamenti in cui hanno avuto lo stesso materiale, Sargeant non ha sorpreso in positivo, per cui James Vowles ha spiegato che riteneva quasi ingiusto nei confronti dell’americano proseguire la collaborazione, osservando come avesse raggiunto il limite del suo potenziale in F1.
Incidente Logan Sargeant, Williams FW46
Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images
Non si sono visti i progressi sperati
Spiegando la decisione, Vowles ha ritenuto che i progressi compiuti da Sargeant nel corso del 2023, in particolare sul finale di stagione, gli avessero permesso di avvicinarsi ad Albon, abbastanza per meritare il rinnovo in ottica 2024. Non bisogna dimenticare, infatti, che Sargeant era stato buttato nella mischia dopo un solo anno in Formula 2, dove aveva lottato fino all’ultima gara per guadagnare i punti utili per ottenere la superlicenza.
Tuttavia, secondo Vowles, nel 2024 non si sono visti i progressi sperati. In alcune occasioni, come in Gran Bretagna, Sargeant non ha sfigurato, ma sono state performance isolate, e non costanti, segnale che ormai l’americano fosse arrivato al suo limite di performance. Anche se il Team Principal ha elogiato Sargeant per aver "dato il 100%" a ogni gara, alla fine non ha ritenuto sufficienti le sue prestazioni.
"Nessuno vuole cambiare un pilota a metà stagione. È terribile. È incredibilmente duro per il pilota, è duro per la squadra”, ha detto Vowles durante il fine settimana del Gran Premio d’Italia.
"Quindi perché cambiarlo ora? Il momento ideale sarebbe stato farlo all’inizio della stagione. Ma Logan alla fine dell'anno scorso stava cominciando ad essere molto vicino ad Alex. È stato bello vedere la sua progressione e se questa progressione fosse continuata, quest'anno avremmo avuto il pilota forte. Non mi sembrava il momento giusto per interrompere i rapporti”.
Logan Sargeant, Williams W46
Foto di: Erik Junius
Sargeant era al suo limite, sia tecnico che umano
"Il motivo è semplice: abbiamo completato abbastanza GP insieme per capire che ha raggiunto il limite delle sue possibilità. Anzi, è quasi ingiusto per lui continuare così. Guardate la sua faccia quando scende dall'auto: ha dato tutto quello che poteva dare e non è abbastanza. Da un punto di vista umano non ha mai fatto altro che darmi il 100% di quello che era in grado di fare. Ma la consapevolezza di quali siano i suoi limiti ora è molto chiara, è chiara a tutti”.
Volwes ha voluto sottolineare che non sono stati gli incidenti a pesare in modo decisivo sulla scelta di allontanare Sargeant, nonostante già a Zandvoort avesse lasciato intendere quanto fosse infastidito dal fatto che avesse distrutto uno dei nuovi pacchetti. Difficile dire che quella non sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso ma, alla base, per il Team Principal sono comunque le prestazioni deludenti dell’americano ad aver spinto al cambio.
"Ho voluto concedere a [Sargeant] un tempo sufficiente per dimostrare il suo livello di performance su piste che conosce. All'inizio dell'anno stava a noi costruire una vettura sufficientemente veloce. Non l'abbiamo fatto. Da Zandvoort in poi, credo che abbiamo costruito una vettura in grado di andare a punti ed è qui che cambia il punto di decisione”.
"E nel caso specifico, è successo davvero dopo la gara di domenica e ho analizzato i suoi dati in modo abbastanza dettagliato per capire dove si trovava a livello di prestazioni e cosa stava succedendo. E non si trattava di una sola area, ma di una mancanza di gestione del ritmo e di una posizione troppo arretrata”, ha aggiunto Vowles. Infatti, nonostante gli fosse partito alle spalle dal fondo della griglia, Albon è comunque riuscito a precedere il suo compagno di squadra.
Logan Sargeant, Williams
Foto di: Erik Junius
“E soprattutto, il rapporto non può che diventare sempre più difficile nelle ultime nove gare verso la fine dell'anno, perché lui sa cosa gli riserva il futuro, cioè di non essere più in F1. E in effetti una rottura netta ora mi sembrava la soluzione migliore. Mi sembra che sia giusto nei confronti di Logan. Oggi non la penserà così, ma spero che in futuro rifletta sul fatto che è giusto nei suoi confronti”.
Perché non è arrivato Mick Schumacher
A sorprendere, però, non è stata tanto la scelta di allontanare Sargeant, bensì il fatto che non sarà uno tra Mick Schumacher e Liam Lawson a salire sulla FW46. Sebbene entrambi siano stati coinvolti in merito a un possibile cambio di sedile, alla fine la Williams ha deciso di puntare su un prodotto del vivaio del team, ovvero l’argentino Franco Colapinto.
Vowles ha spiegato che Lawson è stato scartato in tempi relativamente brevi: seppur rappresentasse una buona opzione avendo ben quando ha sostituito Daniel Ricciardo nel 2023, la Williams non è riuscita a trovare un punto di accordo con la Red Bull, dato che quest’ultima voleva una clausola di richiamo. Sostanzialmente, Red Bull voleva che Lawson si potesse liberare dal contratto con il team di Grove in qualsiasi momento nel caso fosse stato necessario richiamarlo in Racing Bulls, condizione che, chiaramente, la Williams non era risposta ad accettare.
La scelta è così ricaduta su Colapinto e Schumacher e, sebbene Vowles abbia notato che il tedesco sia migliorato rispetto al periodo trascorso alla Haas, crede che non avrebbe potuto offrire quello step in più che serviva al team in una fase così delicata della stagione, preferendo dare un’opportunità a uno dei piloti della propria accademia su cui ha investito negli ultimi anni.
Mick Schumacher, Mercedes
Foto di: Mercedes GP Petronas Formula One Team
"Se analizziamo le opzioni a nostra disposizione, c’erano tre nomi: Liam Lawson, Mick e Franco. Con Liam, la posizione contrattuale della Red Bull non avrebbe funzionato, quindi non è stata un'opzione per noi in quella circostanza. E poi è una scelta difficile tra [Franco e] Mick”.
"Mick è migliorato molto rispetto a quando era alla Haas, non c'è dubbio. È un pilota competente, nel frattempo ha fatto un lavoro incredibile con Alpine, Mercedes e McLaren. Quindi la decisione è se mettere Mick in macchina, e credo che Mick avrebbe fatto un buon lavoro, o se investire in un individuo che fa parte della nostra accademia, che ha fatto centinaia o migliaia di giri nel nostro simulatore, che ha guidato la macchina e che, sulla base dei dati che possiamo vedere come si sta comportando, sta facendo passi significativi”, ha detto Volwes.
"Credo che entrambi rientrino in una categoria di buoni piloti e non speciali. Penso che dobbiamo essere chiari su questo punto. Mick non è speciale, sarebbe solo un buon pilota. Penso che avrebbe molta più esperienza di Franco".
Concluse le nove gare fino alla fine della stagione, chiaramente Colapinto non rimarrà pilota ufficiale, dato che nel 2025 arriverà Carlos Sainz. Tuttavia, l’argentino dovrebbe continuare a fare parte della squadra, rimanendo pilota di riserva e addetto al simulatore.
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