Il 2023 è stata una stagione dalle due facce per la Ferrari. La prima quasi desolante, perché sin dai test del Bahrain era apparso chiaro come la SF-23 fosse ben lontana dalle prestazioni delle Red Bull, ma anche di altri avversari come Aston Martin e Mercedes.
La seconda parte, invece, ha offerto una Rossa più pimpante, competitiva, in grado di vincere una gara - l'unica non firmata da una RB19 - e arrivare a sfiorare il secondo posto nel Mondiale Costruttori dopo una rimonta di quasi 70 punti fatta nei confronti della Mercedes.
Frédéric Vasseur era alla sua prima annata al timone della Scuderia di Maranello e, anche in questo caso, l'arrivo di un nuovo comandante prevede alcune modifiche anche nell'organigramma. Secondo il manager francese, però, non sono stati tanto questi cambiamenti, quanto un atteggiamento più aggressivo nella reazione, nelle operazioni in pista e in fabbrica a risollevare la stagione della Ferrari.
"Abbiamo già cambiato alcune persone ma non mi piace fare nomi, non l'ho mai fatto e non lo farò mai. Alla fine, non si tratta di una persona, inclusa la mia figura, la cosa più importante è il gruppo di lavoro che abbiamo, sono orgoglioso della reazione che ha avuto la squadra durante la stagione, tutti, compresi i piloti, siamo stati in grado di reagire dopo sei mesi difficili e a partire da Monza si sono visti i risultati".
"Poi sappiamo che in un’organizzazione ci sono sempre da apportare alcune modifiche individuali e lo stiamo facendo, stiamo assumendo molto, ma conosciamo il sistema Formula 1. All’inizio c’è una sorta di enorme inerzia dovuta ai contratti in vigore".
"Quando realizzi di avere un problema che necessita di ricorrere ad assunzioni, sappiamo che una nuova persona che si unirà alla squadra dovrà rispettare dodici mesi di gardening, un preavviso di sei mesi e, trascorso questo periodo, potrà essere attiva solo sul progetto dell’anno seguente. Quindi dal momento in cui hai la necessità di una persona a quello in cui sarà operativa, si rischia che passino dai due ai tre anni".
"Per questo credo che per noi il punto più importante sia stato il miglioramento sull'approccio e della mentalità. Penso che alla fine abbiamo preso più rischi e siamo stati in grado di essere un po’ più aggressivi".
Vasseur è poi entrato più nello specifico riguardo il momento di difficoltà patito dalla Ferrari nelle prime 8-10 gare. Ha parlato del distacco che separava le SF-23 dalle RB19 giro dopo giro, ma anche cosa sia cambiato da agosto in poi sulle Rosse e nel team che ha fatto svoltare una stagione nera in un possibile trampolino di lancio per tornare a lottare per vittorie e titoli nel 2024.
"Quando abbiamo detto che all'inizio eravamo in una situazione difficile, probabilmente eravamo in ritardo di due o tre decimi", ha spiegato.
"Abbiamo fatto un passo avanti di uno o due decimi. Ora la griglia è così compatta e stretta che per uno o due decimi si può cambiare completamente la fisionomia del weekend".
"In Giappone abbiamo apportato un miglioramento, ma non è stato grande. Sono ancora convinto che sia più sul funzionamento della pista che abbiamo fatto il passo nell'ultimo terzo della stagione, molto più che sullo sviluppo della vettura".
"Nell'ultima parte della stagione siamo stati molto più aggressivi. Ed è una questione di decimi. Si recuperano 0,020s qui e 0,020s là e alla fine è un decimo".