F1 | Red Bull gioca con la benzina e si cela a una bella Ferrari
L'unica sessione di test pre-campionato si è conclusa in Bahrain dando i primi verdetti: il punto di riferimento del paddock resta l'accoppiata Red Bull - Verstappen. Nel team di Milton Keynes non hanno fatto vedere tutte le carte, usando più carburante del necessario. La Ferrari è considerata la prima sfidante seguita da McLaren e Mercedes.
Le ventiquattrore di test completate in Bahrain hanno definito una prima gerarchia dei valori in campo. Non tutti i verdetti sono però da considerare robusti e, proprio le situazioni più instabili sono destinate a tenere banco fino al prossimo giovedì, quando scatterà il primo weekend di gara stagionale.
Il responso più inamovibile è (ovviamente) la conferma come riferimento assoluto del tandem Red Bull-Verstappen. È corretto citare l’abbinamento preciso, perché la stessa RB20 nelle mani di Sergio Perez appare un progetto figlio di altri padri.
Sergio Perez, Red Bull Racing RB20
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Intorno al punto fermo per eccellenza ruotano tanti altri verdetti, non proprio unanimi ma con alta possibilità di trovare conferma tra sette giorni. La Ferrari SF-24 sembra essere nata bene, una valutazione che va oltre i miglioramenti rispetto alla monoposto 2023, dati per scontati.
Il Gran Premio ‘zero’ del 2024 si è tenuto nel tardo pomeriggio di Sakhir, quando Verstappen e Leclerc sono scesi in pista a distanza di trenta minuti per la rispettiva simulazione di gara. Il primo stint è andato (come da pronostico a Verstappen) grazie ad una costanza di rendimento invidiabile con la mescola C3, ovvero la soft del prossimo fine settimana.
Charles Leclerc, Ferrari SF-24
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
Leclerc ha proseguito la sua simulazione con due soste, montando prima le C1 e a seguire le C2, mentre Verstappen non si è limitato al solo cambio di pneumatici. I meccanici della Red Bull hanno riportato la monoposto all’interno del box, uscendo dopo una quindicina di minuti.
È un passaggio importante, perché con le due mescole più dure (C1 e C2) il passo della Ferrari, pur essendo stato meno costante rispetto alla Red Bull, si è confermato più veloce, a tratti anche molto di più, al punto da far sorgere il dubbio che sulla monoposto di Max al termine del primo e del secondo stint si sia provveduto ad un rabbocco di carburante per non fornire troppe indicazioni agli avversari.
I dati certi sono che la Red Bull è molto performante e terribilmente costante. “Ha un degrado gomme negativo!”, ha commentato un tecnico di una squadra avversaria, evidenziando come Verstappen giro dopo giro sia stato in grado di abbassare progressivamente i suoi tempi fino alla chiamata ai box per il pit-stop.
Un altro dato certo è che la Ferrari ha risolto diversi problemi che l’hanno condizionata lo scorso anno, alcuni in modo definitivo altri in parte. Il salto in avanti c’è stato, ma resta il punto interrogativo su quale sarà il reale gap nei confronti della Red Bull. Questo dato arriverà sabato prossimo al termine della gara, e sarà comunque il dato di inizio stagione, non un verdetto definitivo.
Lando Norris, McLaren F1 Team
Photo by: Motorsport Images
Restando sempre sui passi gara, la Scuderia è da considerare la seconda forza in campo, con in scia McLaren e Mercedes, entrambe apparse più acerbe rispetto alla SF-24. Un altro aspetto che tiene banco è sempre relativo alla Red Bull. Non sono pochi tra gli avversari a chiedersi se dovranno vedersela con due monoposto o con il solo Max.
La sospensione anteriore della Mercedes W15 con due regolazioni
Photo by: Giorgio Piola
Nell’arco dei tre giorni la differenza di prestazioni tra il campione del mondo e Perez è stata notevole, difficilmente giustificabile con un gap di performance tra due piloti. È probabile che i programmi di lavoro siano stati differenti, che Max sia stato messo in condizioni di poter spingere di più rispetto al compagno di squadra, ma alla vigilia della prima gara stagionale “Checo” è già osservato speciale.
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