F1 | Test Bahrain, Giorno 3: Sainz chiude in vetta al mattino
Anche la sessione mattutina dell'ultimo giorno di test è andata in archivio, seppur sia stata interrotta ancora una volta da un problema a un tombino che ha fermato l'azione in pista per circa due ore modificando i programmi. Sainz si conferma e chiude in vetta davanti a Perez e a Hamilton: per lo spagnolo lungo lavoro anche sui long run.
Anche la sessione mattutina di questa ultima giornata di test pre-campionato in Bahrain è andata in archivio, ma non senza qualche contrattempo. L’azione in pista è stata interrotta dopo nemmeno mezz’ora dall’inizio a causa di un problema al tombino in curva 11, esattamente con la stessa dinamica e nella stessa zona in cui si era già verificato durante il secondo giorno.
Lungo tutto il cordolo in entrata di curva 11, infatti, scorre parallelamente una striscia di scarico per la pioggia, su cui spesso i piloti tendono a passarci sopra in modo da allargare quanto più possibile la traiettoria in modo da impostare nel migliore dei modi il tratto successivo. Se ieri a sollevare il tombino era stato Lewis Hamilton con la sua Mercedes, quest’oggi è stato Sergio Perez, con i commissari che hanno subito esposto la bandiera rossa quando hanno notato il pezzo di metallo in pista.
Il direttore di gara della FIA Neils Wittich si è rapidamente recato nell’area per valutare i danni e comprendere quali fossero i margini di manovra, ma i lavori hanno richiesto circa due ore, con la sessione che è poi ripresa alle 11:45 locali.
I commissari di percorso e il controllo della gara lavorano per riparare un tombino allentato
Photo by: Simon Galloway / Motorsport Images
Per recuperare il tempo perso in mattinata, l’organo di governo ha deciso di riprendere e proseguire fino alla fine della giornata senza alcuna sosta, anche se, chiaramente, i team si dovranno fermare per sostituire i vari elementi sulla vettura necessari per il cambio pilota. Infatti, solamente la Williams aveva in programma di completare l’intera giornata con un solo portacolori, nella fattispecie Alex Albon, mentre tutte le altre squadre avevano programmato di alternare i piloti durante la sosta.
La prima parte della giornata è stata quindi divisa sostanzialmente in due tronconi, sia dal punto di vista dei programmi che di quanto avvenuto in pista. Nella prima parte della giornata, i team si sono concentrati su rilevazioni aerodinamiche, sia attraverso i rastrelli che la vernice flow viz. La seconda parte della mattinata è stata invece dedicata soprattutto ai long run, con diversi piloti che hanno completato anche delle simulazioni gara.
A chiudere in testa la mattinata è stato Carlos Sainz con la Ferrari SF-24, il quale ha fermato il cronometro sull’1:31.247 con la mescola C3 prima della bandiera rossa. Dopo l’interruzione, lo spagnolo si è concentrato su un programma costante in condizioni simili, con ben cinque long run da circa una decina di giri ciascuno sempre sulla mescola a banda gialla, valutando differenti assetti per trovare la finestra di funzionamento ideale della monoposto e comprendere come la vettura reagisce alle modifiche.
Sergio Perez, Red Bull Racing RB20
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Inoltre, questo programma ha aiutato anche ad avere un’immagine più chiara di come certi interventi possano influenzare il degrado e la gestione delle coperture. Per Sainz, che ora cederà il volante a Charles Leclerc, la mattinata si è conclusa con 71 tornate complessive.
Secondo crono per Sergio Perez con la Red Bull, staccato di 2 decimi dal Ferrarista. Il messicano si è focalizzato più sugli short run con variazioni di setup: solo nelle ultime due ore il team di Milton Keynes è passato a stint di maggior lunghezza, entrambi sulla C2.
Alle sue spalle c’è Lewis Hamilton, il cui miglior tempo di 1:31.999 lo colloca al terzo posto: il suo caso è particolare, perché il crono è stato registrato con la C5, mescola non adatta al Bahrain e le alte temperature della mattinata, tra l’altro all’inizio di un run durato 3 giri spinti consecutivi. Il sette volte campione del mondo è poi passato a run più lunghi di circa 6/7 giri, con un programma ripetuto tre volte. È interessante menzionare che nella mattinata il team ha girato con gli aero rake per valutare la gestione dei flussi, dato che i meccanici hanno apportato alcune modifiche alla sospensione anteriore rispetto alla giornata di ieri.
Lewis Hamilton, Mercedes F1 W15
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Quarto tempo per Lance Stroll, staccato di circa otto decimi da Sainz. In casa Aston Martin i tecnici hanno speso parte della mattinata per effettuare ulteriori rilevazioni aerodinamiche, passando solo verso la fine della sessione ai long run sulla C1. Per il pomeriggio il programma dovrebbe essere rivolto proprio verso gli stint sulla lunga distanza, anche per dare modo a Fernando Alonso di recuperare il tempo perso ieri a causa della bandiera rossa e acquisire maggior fiducia al volante della AMR24.
A metà classifica si posiziona Lando Norris, il quale ha completato solo 20 giri in quella che si è rivelata una sessione travagliata per la scuderia di Woking. Così come nella giornata di ieri, anche oggi il programma della squadra britannica è stato interrotto da problemi di affidabilità, in questo caso con la frizione, che sono costati almeno due ore.
Programma molto particolare per la Williams, sesta con Alex Albon: il pilota anglo-tailandese non ha effettuato alcun long run, ma si è concentrato soprattutto su run molto brevi, sia per comprendere come la vettura reagisce alle modifiche di setup, sia per lavorare sulla fase di preparazione degli pneumatici sul giro singolo.
Kevin Magnussen, Haas VF-24
Photo by: Simon Galloway / Motorsport Images
Settimo tempo per Kevin Magnussen, il quale è stato uno dei pochi a completare un’intera simulazione gara alternando il compound C3 alla C1, la mescola più dura della gamma. Non è un mistero che Haas avesse come obiettivo quello di comprendere se i problemi di usura gomme fossero stati risolti o meno, per cui non sorprende che l’attenzione della scuderia americana sia rivolta verso i long run.
Lavoro sulla lunga distanza anche per Esteban Ocon con l’Alpine, soprattutto verso la fine della mattinata, e per Daniel Ricciardo con la Racing Bulls: l’australiano, dopo aver completato delle prove aerodinamiche con i rastrelli nella prima mezz’ora, è stato il primo a completare un’intera simulazione gara iniziando sulla C3 per poi completare gli altri due stint sulla mescola più dura.
La sessione ora proseguirà fino alle 17:00 italiane, senza pause, anche se al momento i meccanici stanno lavorando per adattare le monoposto ai piloti che scenderanno in pista nel turno pomeridiano.
Posizione | Pilota | Tempo | Giri |
1 |
Sainz |
1:31.247 | 71 |
2 | Perez | 1:31.483 | 53 |
3 | Hamilton | 1:31.999 | 49 |
4 | Stroll | 1:32.038 | 46 |
5 | Norris | 1:32.108 | 20 |
6 | Albon | 1:32.583 | 38 |
7 | Magnussen | 1:33.053 | 80 |
8 | Ocon | 1:33.079 | 55 |
9 | Bottas | 1:33.528 | 28 |
10 | Ricciardo | 1:33.015 | 70 |
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