F1 | Perez: "Ho limitato i danni, serviva qualche rischio in più"
Per la terza volta in questa stagione, il messicano ha mancato l'appuntamento del podio, concludendo dietro anche alle due Mercedes. Perez crede di aver limitato i danni dopo una qualifica difficile e la decisione di non prendersi rischi eccessivi nel corso del primo giro, mentre gli altri sono riusciti ad avanzare in classifica. Ciononostante, il pilota della Red Bull sostiene che il morale sia ancora alto e nutre fiducia in vista della prossima gara.
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
Dopo le tappe a vuoto a Melbourne e Monte Carlo, per Sergio Perez è giunto il terzo weekend senza podio in questo avvio di stagione, anche in questo caso complicato da una qualifica tutt’altro che brillante. Dopo essere uscito in Q2, ci si aspettava che il messicano potesse comunque inserirsi nella lotta per il podio, risalendo fino a quel secondo posto che a inizio gara era nelle mani di Carlos Sainz.
Tuttavia, con una Mercedes che ha mostrato un buon passo e ha saputo giocare abilmente di strategia, Sergio non è riuscito ad andare oltre il quarto posto finale, su cui ha pesato anche una partenza accorta in cui il pilota della Red Bull non ha preso grandissimi rischi. Non a caso, se non fosse stato per il contatto nelle prime curve tra Lando Norris e Lewis Hamilton, il messicano avrebbe concluso il primo giro al dodicesimo posto, ovvero una posizione più indietro rispetto a quella da cui aveva preso il via.
Un elemento che lo stesso Perez ha rimarcato al termine di una gara in cui crede di essere riuscito a limitare i danni: “Oggi ho cercato di limitare i danni. Era difficile riuscire a seguire altre vetture, in particolare quando avevamo gomme simili e mi è costato molto. Dovevamo prenderci più rischi nel primo giro come George [Russell] per esempio. Abbiamo minimizzato i danni”, ha spiegato il pilota di Guadalajara, citando Russell come esempio, dato che il britannico è stato in grado di recuperare cinque posizioni al termine della prima tornata.
Zhou Guanyu, Alfa Romeo C43, lotta con Sergio Perez, Red Bull Racing RB19
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
“Siamo stati molto pazienti, soprattutto nel primo giro, non prendere rischi inutili era importante per noi. Da quel momento in poi abbiamo cercato solo di essere pazienti e risalire, la gara è andata avanti, ma purtroppo abbiamo finito dietro George”.
Fondamentale è stata anche la strategia Mercedes nel richiamare George Russell ai box per una seconda volta nel momento ideale. Una mossa che aveva l’obiettivo di forzare Red Bull a richiamare Perez, in modo che il messicano non potesse mettere in pratica la strategia a una sola sosta. Realisticamente Hamilton avrebbe comunque conservato il secondo posto, ma ciò ha aiutato a cementare il doppio podio della Stella.
Al netto di un fine settimana che ancora una volta non ha riservato grandissime soddisfazioni, il morale dell’alfiere della squadra di Milton Keynes rimane alto in vista del prossimo appuntamento: “Penso che questo weekend non eravamo lì come prestazioni, speriamo di risolvere e tornare in forma in Canada. Il morale è comunque alto, ho fatto una buona stagione fino ad ora, ho un buon passo. Ma siamo in una finestra così stretta che dobbiamo essere perfetti”
La prossima tappa sarà il circuito semi-cittadino di Montréal, una pista dove il messicano non ha mai realmente brillato, se non per qualche sporadico episodio. L’anno scorso la gara si concluse con uno zero per un problema meccanico seguito all’errore in qualifica. Perez è comunque fiducioso, anche perché ritiene che la RB19 possa confermarsi veloce anche in Canada: “Penso che sarà una buona pista per noi, ma siamo vicini in questo momento, sarà un weekend interessante”.
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