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F1 | Vasseur: "Il potenziale c'è, ma non abbiamo costanza"

Il Team Principal ha analizzato un weekend a due facce per il Cavallino. Da una parte la soddisfazione per un potenziale emerso in qualifica, dall'altra la delusione per un passo gara che ha messo in evidenza tutti i punti deboli dell'attuale pacchetto. Come spiegato dallo stesso Vasseur, il problema principale è la poca costanza nell'arco della gara, anche da uno stint all'altro.

Frederic Vasseur, Team Principal e General Manager, Scuderia Ferrari

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Il quinto e l’undicesimo posto finale non sono certo il bottino per cui sperava di lottare la Ferrari alla vigilia del Gran Premio di Spagna, tappa che ha messo in mostra tutti i punti deboli di una vettura su cui c’è ancora molto lavoro da fare.

Per quanto sia vero che in questa prima parte di stagione i valori in campo si sono continuamente alternati alle spalle della Red Bull, con Ferrari, Mercedes e Aston Martin a giocarsi la premio di seconda forza, in Spagna probabilmente ci si aspettava qualcosa di più, soprattutto perché dopo le prove libere i piloti e il Team Principal del Cavallino sembravano nutrire maggior fiducia per la corsa.

Tirando una linea fino a questo punto del campionato, l’andamento in questi primi Gran Premi è stato quello di una Ferrari competitiva soprattutto sul giro secco, mentre in gara emergono tutte le difficoltà nel riuscire a trovare una costanza che, invece, è il punto di forza dei rivali. In alcuni appuntamenti favorevoli, più adatti alle caratteristiche della SF-23, Ferrari è stata in grada di mitigare questi aspetti e centrare un buon risultato, ma Barcellona non ha fatto altro che mettere in luce ciò su cui il team diretto da Fred Vasseur deve lavorare.

“Il problema principale problema che abbiamo avuto è in linea con le ultime gare. Il potenziale della macchina c’è, in qualifica abbiamo un passo discreto, non rispetto a Max [Verstappen], ma quantomeno rispetto al gruppo, siamo riusciti a portare Carlos [Sainz] in prima fila, il che dimostra che il potenziale c’è. Invece fatichiamo molto di più ad avere costanza nel corso della gara, di mescola in mescola. Anche con Charles [Leclerc], da uno stint all’altro, perché il primo stint con la hard è stato difficile, mentre il secondo è andato diversamente, mentre nello stint centrale di gara con Carlos abbiamo perso 15 secondi”, ha raccontato il Team Principal al termine della corsa ai microfoni di Sky Italia.

Carlos Sainz, Ferrari SF-23, effettua un pit stop

Carlos Sainz, Ferrari SF-23, effettua un pit stop

Photo by: Steven Tee / Motorsport Images

Vasseur continua a sostenere che non sia un problema di gestione pneumatici in sé, quanto piuttosto di inconsistenza durante la gara. Tuttavia, al termine di una domenica deludente, il francese ha voluto sottolineare anche l’aspetto positivo, ovvero il secondo posto in qualifica: “Non è una questione di gestione di gomme, perché nell’ultimo stint la prestazione c’era, quindi non è una questione di degrado, ma se spingi di più hai più degrado e questo è uguale per tutti. Credo che nell’ultimo stint abbiamo fatto un buon lavoro. Il lato positivo è che penso che il potenziale c’è e prima o poi riusciremo a sprigionare questo potenziale comprendendo meglio le gomme e la loro gestione, ma dobbiamo farlo”.

“Noi dobbiamo concentrarci sul nostro lavoro e su cosa dobbiamo fare. Dobbiamo prendere i lati positivi e quelli negativi, quantomeno credo che abbiamo un quadro più chiaro di quello che stiamo facendo bene e su quello su cui dobbiamo lavorare. Non dobbiamo essere teneri nell’analisi. Chiaro che c’è ancora questo problema con le gomme, siamo troppo incostanti da stint a stint. L’aspetto positivo è che la prestazione pura della vettura e il suo potenziale non è male, perché riusciamo ad essere costantemente in prima fila”.

“Dal punto di vista degli aggiornamenti dal punto di vista della prestazione pura abbiamo fatto un passo in avanti, è stata la miglior qualifica di Carlos. La cosa importante è separare quello che è andato bene da ciò che non è andato bene. Credo che per quanto riguarda il potenziale della vettura abbiamo fatto un passo avanti e siamo riusciti a liberare un percorso di sviluppo per le prossime gare. Ma abbiamo avuto ancora lo stesso problema dove da uno stint abbiamo sofferto oppure no”.

Charles Leclerc, Ferrari SF-23, Pierre Gasly, Alpine A523

Charles Leclerc, Ferrari SF-23, Pierre Gasly, Alpine A523

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

“Questo significa che ci sono ancora dei problemi, ma il potenziale sta migliorando, quantomeno siamo arrivati davanti alla Aston Martin, cosa che non era successa a Miami. Pensiamo di aver fatto un passo avanti in termini di prestazioni”.

La buona prestazione della Mercedes non è giunta come una vera e propria sorpresa, anche perché riprende un trend che si è visto già in altri appuntamenti, con la vettura della Stella più efficace della Rossa sulla lunga distanza. Un elemento che ha sottolineato lo stesso Vasseur, ricordando ancora una volta quando Ferrari debba lavorare per riuscire a raggiungere la medesima costanza: “No [non sono sorpreso della Mercedes], se guardiamo siamo in linea con le ultime gare. Siamo più veloci in qualifica ma loro sono più veloci in gara. Il problema è che i punti si fanno la domenica e non il sabato e quindi dobbiamo fare un vero passo avanti. Dobbiamo essere chiari nell’analisi di quello che va bene e quello che non va bene”.

 

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