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Analisi

F1 | Mercato 2026: più monoposto competitive che piloti top?

Il Circus dovrà fare i conti con le uscite di scena di Hamilton e Alonso, mentre Aston Martin e Audi ambiscono a entrare nel novero dei top team: considerato che Red Bull si tiene Verstappen e Mercedes si coccola Russell, si aspetta che la Ferrari blindi Leclerc per il futuro. In questo scenario aperto c'è la McLaren che ha in casa due gioiellini come Norris e Piastri e uno potrà cercare di "monetizzarlo". La Stella ha scomesso su Kimi Antonelli, ma ci sarà spazio per la nuova generazione di talenti?

Oscar Piastri, McLaren

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Non è una novità, ma colpisce sempre vedere quanto certi aspetti della Formula 1 vadano a velocità differenti. Mentre squadre e piloti non sanno ancora quale sarà il format del weekend che troveranno tra meno due settimane a Baku, ci sono addetti ai lavori che sono con la testa al 2026.

Non si tratta solo degli organici dedicati alla progettazione delle nuove power unit, ma anche di team principal e manager che valutano con attenzione un mercato piloti proiettato su un futuro che è molto più vicino di quanto sembri ad un primo approccio.

La geografia dei top team è in evoluzione. Dopo molti anni in cui l’ambìto club delle squadre di vertice è stato composto da Mercedes, Red Bull e Ferrari, il cerchio sembra destinato ad allargarsi con l’ingresso di Aston Martin ed Audi.

Audi Sport F1

Audi Sport F1

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Al di là di quelli che saranno i risultati che otterranno in pista, a giustificare lo status di queste squadre sono le ambizioni e soprattutto gli investimenti, due aspetti che definiscono il profilo di un programma. I top-team si muovono con grande anticipo quando si tratta di mercato piloti, ed oggi questo aspetto è ancora più giustificato se si considera il maggior numero di squadre di vertice pronte a contendersi i top-driver.

Valutando in prospettiva, è lecito ipotizzare che nel 2026 sia Fernando Alonso che Lewis Hamilton avranno salutato la Formula 1, e questo restringe ancora di più il cerchio. Con gli status ed i rapporti attuali Red Bull potrà contare su Max Verstappen, la Mercedes su George Russell, mentre in casa Ferrari inizieranno presto le trattative per il rinnovo di Charles Leclerc, il cui contratto con la Scuderia è in scadenza a fine 2024.

Per Maranello l’estensione del contratto con Leclerc è un passaggio vitale per mantenere uno dei suoi punti fermi in chiave futura, poiché l’aspetto che emerge in modo molto chiaro è che il numero di piloti qualificabili oggi come ‘top-driver’ è inferiore ai sedili dei top-team, con il conseguente rischio che qualcuno resti con il cerino in mano.

Carlos Sainz, Ferrari

Carlos Sainz, Ferrari

Photo by: Ferrari

Nello scenario attuale oltre ai nomi già citati ci sono solo altri cinque piloti vincitori di almeno un Gran Premio: Sergio Perez, Carlos Sainz, Esteban Ocon, Pierre Gasly e Valtteri Bottas, ma nel caso del finlandese le quotazioni sono in calo a causa del rendimento non soddisfacente evidenziato in questa prima parte di stagione. Nel caso di Perez e Sainz pesa, però, il confronto interno con i rispettivi compagni di squadra, un bilancio che li propone come buoni piloti ma di fatto come una seconda scelta rispetto ai ‘top’.

Lando Norris, McLaren MCL60

Lando Norris, McLaren MCL60

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Sul fronte piloti una squadra che ha messo ottimo fieno in cascina è la McLaren. Il 2023 sarà importante per capire se il futuro della squadra potrà essere Oscar Piastri e, se la risposta si confermerà affermativa, Zak Brawn avrà la possibilità di capitalizzare il "cartellino" di Lando Norris, legato alla squadra fino al termine del 2025 e molto quotato sul mercato dei top-team.
“Bisogna considerare anche un’altra possibilità – ha confidato un team principal – ovvero che una squadra top provi a prendere due piloti di vertice, non solo per il valore aggiunto che si garantisce, ma anche per indebolire la concorrenza”.

In questo scenario c’è chi spera nel ‘jolly’, nel giovane del vivaio che possa andare a risolvere il problema con un colpo a sorpresa. Negli ultimi anni un programma junior molto attivo è stato quello dell’Alpine, ma con il paradosso di non poter programmare in anticipo la disponibilità di un volante di Formula 1 ai suoi giovani, come accaduto con Piastri.

Andrea Kimi Antonelli

Andrea Kimi Antonelli

Photo by: Formula Regional Middle East Championship

La Red Bull nelle ultime stagioni ha dovuto attingere all’esterno del suo vivaio per scelte sbagliate, come conferma l’ingaggio di Sergio Perez e Nyck De Vries, ma ha la certezza Verstappen che le garantisce serenità anche nel lungo periodo. La Mercedes ha puntato molto su Kimi Antonelli. Se l’italiano proseguirà la sua carriera nelle formule propedeutiche con lo stesso passo visto finora, tra due stagioni troverà davanti a sé un’autostrada verso il debutto in Formula 1.

L’Academy della Ferrari ha nelle sue fila almeno due candidati a cui mancano gli ultimi passi per mettere insieme tutto ciò che serve per puntare in alto, ma sono passi cruciali che debbono essere fatti nel migliore dei modi. La fame di piloti potrebbe giocare a favore della generazione che si affaccerà alla Formula 1 tra il 2024 e 2025, ma serviranno giovani di talento e qualità assoluta. Mai come in questo momento ci sono delle grandi opportunità, ma le squadre più che buoni piloti cercano l’eccellenza.

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