F1 | McLaren: i primi aggiornamenti arriveranno tra Miami e Imola
La McLaren ha iniziato la stagione con i medesimi punti deboli dell'anno passato. Una situazione che è anche conseguenza del fatto di non essere riusciti a centrare gli obiettivi di sviluppo prefissati per l'inverno. Secondo Andrea Stella, le prime importanti novità per la MCL38 sono previste tra il sesto e il settmo GP, ovvero tra Miami e Imola.
Il 2024 è partito esattamente come ci si attendeva in casa McLaren. La vettura è sì più competitiva di 12 mesi fa, quando fu suo malgrado protagonista di un avvio di stagione estremamente negativo, ma non abbastanza per fronteggiare con costanza la Ferrari. Per il momento, infatti, la scuderia del Cavallino si è dimostrata seconda forza sia in qualifica che sul passo gara in entrambi i primi due appuntamenti del mondiale, mentre alle sue spalle si sono alternate Mercedes, Aston Martin e McLaren a seconda delle caratteristiche della pista e dei rispettivi punti di forza.
In Bahrain la MCL38 si è posta come quarta vettura più competitiva, mentre in Arabia Saudita è stata in grado di salire di una posizione, piazzandosi solo dietro Red Bull e Ferrari. A Jeddah si è notato anche il delta di performance tra qualifica e gara: se sul giro secco la vettura ha pagato la scarsa efficacia a DRS aperto e le difficoltà nelle curve a lunga percorrenza, tanto da scivolare dietro Aston Martin, durante la corsa sono invece emersi altri pregi, come l’efficienza nelle curve molto veloci.
Chiaramente, ciò non vuol dire che tutti i problemi riscontrati al venerdì siano spariti, perché per quanto l’efficienza del DRS abbia giocato un ruolo meno decisivo al sabato, le basse velocità di punta in fondo al rettilineo hanno avuto un loro impatto anche in gara, come nel duello con Lewis Hamilton. Problemi di cui McLaren era già consapevole, dato che non è stata in grado di centrare tutti gli obiettivi di sviluppo prefissati in inverno, e che si porta dietro dalla scorsa stagione.
Lando Norris, McLaren MCL38
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
I punti deboli della MCL38 richiamano infatti i problemi già osservati sulla sua progenitrice, la MCL60: basse velocità di punta sugli allunghi, soprattutto su piste tendenti al basso carico, difficoltà nelle curve particolarmente lunghe e un fastidioso sottosterzo in quelle molto lente dove bisogna far affidamento sull’anteriore. Dall’altra parte, anche la nuova vettura condivide ottime caratteristiche nelle curve veloci dove conta il primo input sul volante, come nel primo settore di Jeddah.
McLaren è consapevole del fatto che la vettura abbia bisogno di interventi considerevoli per sconfiggere questi punti deboli e, secondo Andrea Stella, il primo importante kit di novità tecniche per migliorare ulteriormente queste caratteristiche è previsto nel primo terzo di stagione. L’obiettivo è quello di essere pronti in tempo per la sesta o settima tappa del calendario, ovvero tra Miami e Imola.
“Abbiamo alcune piccole cose che arriveranno per l'Australia e, si spera, per il Giappone, ma si tratterà di miglioramenti di pochi millisecondi. E poi, se tutto va bene, entro il primo terzo della stagione, avremo un aggiornamento importante. Sarà per la sesta o settima gara", ha spiegato il Team Principal.
Tuttavia, portarli per Miami rappresenterebbe una sfida, non tanto a livello logistico, bensì in termini di preparazione. Per la tappa statunitense quest’anno è infatti prevista la sprint race, il che vorrebbe dire avere una sola sessione di prove libere a disposizione per testare il nuovo pacchetto prima di scendere in pista per le qualifiche. Per quanto sia vero che le ultime novità regolamentarsi hanno garantito ai team maggior libertà dando la possibilità di riaprire il Parc Fermé dopo la sprint race per apportare le delle modifiche di setup sfruttando i dati della gara breve, si tratta comunque di una corsa contro il tempo.
Oscar Piastri, McLaren MCL38, Lando Norris, McLaren MCL30
Foto di: Shameem Fahath
Dall’altra parte, però, presentarsi a Miami con delle novità tecniche darebbe l’opportunità di avere poi una settimana di riposo per studiare i dati ricavati dal weekend prima del doppio appuntamento di Imola e Monaco. “La sfida principale è: portare gli aggiornamenti alle gare sprint o no? Perché ci sono Cina e Miami, per esempio, perché si hanno solo una sessione di prove libere”, ha spiegato Stella.
“Ma poi c'è un'altra sfida, ovvero il limite di budget. Non si può fare che, non appena si ha qualcosa di ragionevole da produrre la realizzi, perché si rischia di esaurire il budget. Quindi bisogna essere convinti che questo sarà un buon aggiornamento. Poi si preme il pulsante verde e si spendono i soldi. E poi direi che l'altra ragione per cui non si portano gli aggiornamenti [significativi] in Australia è che ci vuole tempo per creare un pacchetto convincente che sia un passo significativo”.
Stella ha spiegato che la McLaren ha ancora un po' di margine da trovare nella MCL38, ma ha escluso che si possano ottenere grandi vantaggi fino all'arrivo del pacchetto di aggiornamento, in quanto si necessitano interventi più invasivi per correggere certi tratti della vettura.
"Penso che ci sia un margine per estrarre qualcosa in più dalla monoposto. A Jeddah abbiamo seguito un approccio leggermente diverso sulla messa a punto delle 2 vetture. E credo che abbiamo riscontrato alcuni aspetti positivi e negativi interessanti. Questa ottimizzazione vale forse un decimo, non è che si possa fare una magia. Per il resto, credo che sia una questione di aggiornamenti o di adattamento alla pista in relazione alle caratteristiche del tracciato", ha raccontato il Team Principal.
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