F1 | Max supera il valore Red Bull, la Ferrari resta a mani vuote
Quando servono i nervi saldi il connubio Red Bull e Max Verstappen non teme rivali: l'olandese ha costruito la 25esima pole position dando un saggio della sua velocità, ma anche dell'acume strategico su una pista di Montreal fradicia per la pioggia. La Ferrari, invece, naufraga anche con una SF-23 che sembrava competitiva. A trarne vantaggio sono stati Hulkenberg in prima fila con la Haas e Alonso con l'Aston Martin. La squadra di Maranello sembra stregata: tutto gioca contro Leclerc e Sainz.
Questione di nervi, saldi, sia da parte di chi è in pista che da parte di chi è chiamato a prendere decisioni strategiche. Nelle qualifiche concluse oggi a Montreal è emerso soprattutto questo, poiché le condizioni meteo hanno fatto passare in secondo piano anche i soliti decimi che garantiscono le migliori monoposto.
Si è trattato di chiudere il giro giusto, nel momento giusto e con la gomma giusta. Facile a dirsi, più complesso da farsi a causa di un meteo che ha reso la pista una variabile impazzita sulla quale in una manciata di minuti si è passati dalle slick alle intermedie finendo con le full-wet.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB19, lascia il box per primo
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
È emerso Max Verstappen, in grado oggi di sovrastare la sua stessa monoposto, impresa non semplice. A vantaggio del leader del mondiale, così come di chi opera tra box e remote garage, c’è la tranquillità di chi è cosciente di operare senza stress.
Strategie ben definite, chiamate chiare, uniformità di vedute, tutto molto lineare. Ma è anche vero che è più facile farlo (nel caso degli ingegneri/strateghi) quando si può contare su un pilota che semplicemente non sbaglia, mai. Che sia asciutto, umido bagnato, che ci sia una gomma da gestire o da strapazzare in un giro da qualifica, Max c’è. Arriverà anche il giorno in cui tornerà sul pianeta degli umani, ma per ora resta dov’è, davanti a tutti.
Nico Hulkenberg, Haas VF-23
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
L’eroe di giornata è però Nico Hulkenberg, che ha sfruttato in modo impeccabile un’opportunità mancata a Fernando Alonso. Nella fase clou della Q3 il tedesco della Haas da vero cecchino ha terminato il suo giro lanciato un istante prima (un secondo e quattro decimi) dell’esposizione della bandiera rossa causata da un’uscita di pista di Oscar Piastri che ha sospeso (e poi di fatto terminato) la sessione, cogliendo un’incredibile seconda posizione.
Sarebbe bastato qualche secondo in più ed anche Alonso sarebbe sfilato sul traguardo togliendo la prima fila proprio a Hulkenberg. “Purtroppo la posizione in pit-lane favorisce i top team – ha spiegato Fernando – per noi è più difficile uscire dai box nelle prime posizioni”.
Molto difficile il sabato della Ferrari. In questa prima parte di stagione le circostanze non sembrano mai girare a favore della Scuderia, che avrebbe sognato un sabato asciutto dopo i buoni riscontri emersi venerdì.
Charles Leclerc, Scuderia Ferrari
Photo by: Francois Tremblay
Le condizioni sono però uguali per tutti, e se è vero che a volte le difficoltà possono diventare opportunità, non sembra essere così per la Ferrari. Leclerc fuori dalla Q3 è un verdetto imprevedibile quanto sorprendente (in negativo) maturato a causa di un errore di Charles in Q2 arrivato nel momento in cui la pista era da slick. Gomme che il monegasco avrebbe voluto montare in anticipo, ma la squadra ha scelto una strategia meno rischiosa, forte anche di una monoposto che oggi non era da ‘o la va o la spacca’.
Leclerc ha mancato nel momento in cui Sainz c’è stato, e questo è da mettere in conto nell’analisi della qualifica. Poi ci può stare il nervosismo di Charles legato alla richiesta (respinta dalla squadra) di passare subito alle slick, ma le parole più distese dette quando l’adrenalina è calata, confermano che Leclerc ha probabilmente visto lo scenario completo in cui la squadra ha maturato le sue decisioni.
Carlos Sainz, Ferrari SF-23
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
Sainz, passato in Q3, sperava di più rispetto all’ottava posizione finale, ma il suo sabato era iniziato male (incidente nella sessione FP3). È però molto probabile che dovrà prendere il via alle spalle di Leclerc per aver ostacolato Pierre Gasly nella Q1, manovra che dovrebbe costargli tre posizioni di penalità. Tutto ciò che poteva andare male sembra aver preso forma nel sabato della Scuderia, ora la parola passa ai 70 giri di gara in programma domani, che in Ferrari (e non solo) sperano possano disputarsi su pista asciutta.
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