F1 | Max: “Ferrari veloce, ma non mi preoccupa. C’è margine”
Verstappen ha concluso le libere al secondo posto, anche se il suo venerdì non è filato liscio come l'olio. Dopo un passaggio su un cordolo, la sua RB20 è rimasta danneggiata e ha perso tempo anche in FP2, non potendo così studiare bene l'assetto. La Ferrari sembra veloce, però Max non è preoccupato perché sente che c'è del margine per migliorare.
Complice qualche problema di troppo, quello australiano è stato un venerdì ideale per Max Verstappen, ma l’olandese nutre comunque una certa fiducia per il resto del fine settimana, consapevole di avere una vettura da cui c’è ancora del potenziale da estrarre.
Fin dall’inizio della FP1, il pilota della Red Bull ha dovuto combattere contro un fastidioso sottosterzo, soprattutto in curva sei e curva dieci, dove ha poi danneggiato il fondo della sua RB20 proprio nei minuti conclusivi della sessione. Ad accorgersene è stato lo stesso olandese, sottolineando come all’interno della vettura stesse iniziando ad avvertire l’aumento del fenomeno del saltellamento rispetto a quanto avviene normalmente.
Gli ingegneri hanno poi effettivamente riscontrato dei danni sulla sua vettura al fondo e anche al telaio, causati da un passaggio fin troppo aggressivo su un cordolo. Ciò ha costretto i meccanici a un lungo lavoro di riparazione che si è esteso anche nella prima parte della FP2, tanto da spingere Verstappen a perdere i primi venti minuti della seconda sessione.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB20
Foto di: Glenn Dunbar
“Purtroppo è stata una giornata un pochino pasticciata a causa di quello che è accaduto in FP1. Sono andato largo, ho danneggiato il telaio e anche il telaio. Ci è voluto un po’ di tempo per sistemare il tutto e ho perso una ventina di minuti [della FP2], ma il lavoro svolto dai meccanici è stato ottimo, più o meno sono riuscito a completare il programma. Magari sui long run avrei voluto fare qualche giro in più, ma abbiamo perso venti minuti, quindi è andata così”, ha spiegato Verstappen al termine della giornata.
Avendo perso tempo all’inizio, il programma si è decisamente compattato, lasciando meno spazio per le regolazioni di setup che ora dovranno essere studiate in nottata. Anche in FP2, il tre volte campione del mondo ha dovuto lottare contro il sottosterzo, in particolare nell’ultimo settore, avvertendo in più occasioni un progressivo cedimento in termini di grip della gomma anteriore sinistra. Per questo Max ha sottolineato come ci sia ancora del lavoro da fare per riuscire a mettere insieme tutti i pezzi del puzzle, ma in Red Bull sono fiduciosi di essere sulla strada giusta nonostante il contrattempo.
“Ha toccato un cordolo e questo contatto ha causato danni relativamente gravi. Per questo motivo siamo usciti più tardi [nella seconda sessione di prove]. Abbiamo perso tempo prezioso. Ma credo che la messa a punto stia andando nella giusta direzione”, ha aggiunto Helmut Marko, prima di spiegare come i venti minuti persi nella prima parte della sessione hanno influenzato negativamente la prova dei long run. Max ha infatti completato pochissimi passaggi sulla media con un buon quantitativo di benzina a bordo: ciò ha permesso di farsi un’idea del comportamento della vettura in una situazione più carica, ma non ha permesso di raccogliere dati particolarmente utili per studiare il degrado sulla lunga distanza.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB20
Foto di: Mark Horsburgh / Motorsport Images
Nel complesso, però, Verstappen è molto fiducioso per il resto del weekend. Lavorando sui dettagli pensa che ci sia ancora margine per migliorare, anche rispetto a una Ferrari che è sembrata molto veloce. “Penso che in generale le nostre performance siano ok. Credo che Ferrari sia veloce, ma anche da parte nostra ci sono diverse cose su cui possiamo lavorare per migliorare. Non c’è nulla di strano o di preoccupante. Penso che dobbiamo solo fare un po’ di fine-tuning, quindi sistemare certi dettagli della monoposto”.
A riguardo, Helmut Marko ha aggiunto qualche dettaglio, sottolineando come dai loro dati la Ferrari abbia girato sfruttando mappature più aggressive, ma è chiaro che c’è ancora qualcosa da trovare lato setup per tenere il passo della Rossa sulla lunga distanza.
Parlando del futuro, soprattutto dopo le speculazioni degli ultimi giorni, dopo la conferma dello stesso Verstappen nella giornata di giovedì, anche Marko è convinto che l’olandese rimarrà in Red Bull, a patto ovviamente di continuargli a fornire una vettura competitiva: “In generale, direi di sì”, ha detto il consulente della squadra di Milton Keynes quando gli è stato chiesto se il tre volte campione del mondo proseguirà con la sua attuale squadra. “Anche se sono successe tante cose quest'anno... Finché gli forniremo una vettura competitiva, non credo ci siano dubbi sul suo futuro”.
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