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Formula 1 GP di Abu Dhabi

F1 | Leclerc secondo sorride, la Ferrari battuta da Mercedes no

La battaglia per la seconda posizione nel mondiale Costruttori l'ha vinta la Mercedes che ha preceduto la Scuderia di appena tre punti. Leclerc con la piazza d'onore dietro a Verstappen è andato ben oltre le previsioni del Cavallino, mentre è mancato all'appuntamento Sainz condizionato dalle gomme hard. Se non ci fosse stata la penalizzazione di Perez, il risultato sarebbe stato diverso: la Stella può migliorare la posizione dello scorso anno e già questo è considerato un passo avanti a Brackley.

Scintille dalla vettura di Charles Leclerc, Ferrari SF-23

Dopo ventidue Gran Premi la Mercedes ha avuto la meglio sulla Ferrari per tre punti. La volata in extremis ha premiato il team di Brackley, il margine di quattro lunghezze di vantaggio con cui era arrivato ad Abu Dhabi alla fine è stato cruciale. Nella Scuderia a fine gara un po’ di delusione c’è stata, ma è destinata a sparire presto.

Charles Leclerc, pur dispiaciuto per l’obiettivo mancato dalla squadra, ha concluso il weekend di Yas Marina con la certezza di aver fatto tutto il possibile, e con lui anche la squadra. Al gran giro in qualifica, che ha permesso a Leclerc di portarsi in prima fila, ha fatto seguito una gara impeccabile, e la piazza d’onore finale è stata davvero il massimo risultato possibile.

Leclerc sul nuovo podio sospeso di AAbu Dhabi festeggia il secondo posto con la Ferrari

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

Leclerc sul nuovo podio sospeso di AAbu Dhabi festeggia il secondo posto con la Ferrari

“Credo che complessivamente siamo stati più competitivi di quanto ci aspettassimo – ha spiegato Leclerc – credevamo di essere un po’ più indietro rispetto a Mercedes e McLaren, ma a parte questo tutto è andato come previsto. Max era più forte, questo era scontato, ma abbiamo avuto una buona gestione delle gomme. Ci aspettavamo di dover lottare soprattutto con il surriscaldamento, che è uno dei nostri punti deboli, ma oggi abbiamo fatto un ottimo lavoro su questo aspetto”.

La seconda posizione ottenuta da Leclerc è frutto del lavoro fatto nel corso del weekend, dal warm-up delle gomme in qualifica e alla loro gestione in gara. Questo è uno dei punti sui quali la Ferrari è cresciuta di più durante la stagione 2023. “Dà fiducia in vista del prossimo anno – ha confermato Charles – sappiamo cosa ci manca, ma c’è ancora molta strada da fare prima di raggiungere il ritmo della Red Bull, soprattutto in termini di passo gara, quindi siamo tutti consapevoli nel team che c’è ancora molto lavoro da fare”.

Leclerc al parco chiuso di Abu Dhabi dove sono parcheggiate anche la Red Bull di Verstappen e la Mercedes di Russell

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Leclerc al parco chiuso di Abu Dhabi dove sono parcheggiate anche la Red Bull di Verstappen e la Mercedes di Russell

Quando si perde una posizione in classifica per soli tre punti è in inutile cercare il motivo cruciale. Senza la penalità di cinque secondi inflitta a Perez il verdetto sarebbe stata a favore della Scuderia, e lo stesso sarebbe accaduto se Sainz non avesse disputato quello che è di fatto il suo peggior weekend del 2023.

Dopo la deludente sedicesima posizione in qualifica, Carlos ha preso il via della gara con gomme hard, un azzardo da giocare avendo poco da perdere. “Abbiamo iniziato con le hard per provare nella speranza di riuscire a fare una sola sosta – ha spiegato Sainz – ma come abbiamo visto molte volte quest'anno, quando partiamo con le gomme dure facciamo molta fatica. Non avevamo nulla da perdere, ci abbiamo provato, ma non ha funzionato”.

Il piano era di provare a coprire uno stint lungo con il primo set di hard, ma il crollo di performance, arrivato dopo venti giri, ha costretto Carlos a tornare ai box. Con trentacinque giri ancora da percorrere l’unica possibilità era quella di montare un secondo set di hard sperando in una safety car che gli avrebbe consentito un secondo pit-stop in un tempo ridotto, ma la vettura di servizio è rimasta ferma ai box fino alla bandiera a scacchi.

Carlos Sainz, Ferrari SF-23

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Carlos Sainz, Ferrari SF-23

Bandiera che Carlos non ha visto, poiché la squadra ha deciso di non far tornare in pista la monoposto per l’ultimo giro della gara e della stagione. “Alla fine ci siamo dovuti ritirare per un problema alla power unit”, ha spiegato Carlos, anche se segnali di allarme sul fronte motore dall’esterno non si sono visti. La battuta a vuoto è costata parecchio a Sainz, scivolato al settimo posto nella classifica finale di campionato, preceduto da Alonso (quarto), Leclerc e Norris.

Alla fine ha festeggiato (con molta moderazione) la Mercedes. Le speranza di Russell di sopravanzare Leclerc sono calate molto nel primo stint, poi il passaggio alle hard ha ridato vita al passo della Mercedes, ma senza essere mai in grado di ricucire il gap di cinque secondi costruito da Charles nei primi quindici giri. A metà gara il muretto dei box ha capito di avere bisogno anche dei punti di un evanescente Hamilton, e Toto Wolff ha aperto la radio in più occasioni per incoraggiare Lewis, rimasto però in una deludente nona posizione.

George Russell, Mercedes-AMG, 3° posizione, festeggia dopo la gara

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

George Russell, Mercedes-AMG, 3° posizione, festeggia dopo la gara

Buon per lui che oggi due punti erano comunque importanti (anche se poi non cruciali), alla fine questo era quello che serviva alla Mercedes a Yas Marina. Anche se in estate il margine sulla Ferrari era di ben 56 punti, alla fine la volata finale ha consentito alla Mercedes di migliorare il risultato dello scorso anno, guadagnando una posizione rispetto alla terza del 2022. È qualcosa, ma pur sempre poco per una squadra che fino a due anni fa era abituata a ben altro.

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