F1 | La Williams punta su Las Vegas: "Si adatta bene alla FW45”
In Brasile la Williams non è riuscita a ben figurare, patendo le alte temperature dell'asfalto che hanno innescato episodi di surriscaldamento degli pneumatici e, di conseguenza, un degrado più marcato dei rivali. Tuttavia, il team nutre grande fiducia per Las Vegas, appuntamento che crede si possa ben adattare alle caratteristiche della FW45: inoltre, nonostante gli incidenti a San Paolo, entrambi i piloti potranno disporre del pacchetto aggiornato, cosa che non sempre si è verificata durante la seconda metà di campionato.
In Brasile AlphaTauri è riuscita a guadagnare altri punti preziosi che hanno portato il vantaggio della Williams sulla squadra faentina a solo sette lunghezze. Sette punti che, con solo ancora due appuntamenti in vista del finale di stagione, potrebbero rivelarsi fondamentali sul piano finanziario, data la differenza economica che si può riscontrare tra il settimo e l’ottavo posto nella classifica costruttori.
L’AlphaTauri ha compiuto importanti passi in avanti da Singapore, portando un ulteriore pacchetto di novità tecniche che hanno nuova linfa vitale a una vettura che, a inizio mondiale, spesso lottava per evitare le ultime posizioni in griglia. Al contrario, Williams ha interrotto relativamente presto lo sviluppo della FW45, puntando in maniera convinta sul 2024, sia sul piano delle performance della monoposto andando a limare alcuni punti deboli delle vetture passate, sia in termini di strutture, perché anche su quel fronte la squadra di Grove ha del terreno da recuperare rispetto ai propri avversari.
Dopo essere andata a punti in Messico e negli Stati Uniti, dove tra l’altro Logan Sargeant ha conquistato la sua prima top ten in carriera, il Brasile ha riservato poche soddisfazioni per la Williams, che non è mai stata veloce come avrebbe voluto.
Photo by: Williams
Alex Albon, Williams FW45
A impattare negativamente sulle prestazioni della FW45 sono stati alcuni aspetti, come le alte temperature dell’asfalto che sia nella sprint che nella gara di domenica hanno ampiamente superato i 40°C, toccando punte anche sopra i 50°C. Per una vettura che in più occasioni ha dimostrato di patire le alte temperature della pista, questo aspetto ha condizionato il team anche a San Paolo, aumentando lo scivolamento delle coperture che, a loro volta come in un circolo vizioso, hanno innescato il surriscaldamento togliendo grip. Non a caso, Logan Sargeant è stato l’unico assieme alle due Haas a puntare sulla mescola media nella sprint.
“La verità sul Brasile è che per la nostra vettura, per le condizioni e il livello di carico che avevamo, faceva troppo caldo, le gomme scivolavano generando troppa temperatura, il bilanciamento non era ideale nelle curve lente e in quelle veloci. Il risultato è che non siamo riusciti a mettere le gomme nella giusta finestra con prestazioni inferiori agli altri. È deludente, ma abbiamo ancora due gare per lottare per il settimo posto nel costruttori”, ha spiegato il Team Principal della Williams.
Nonostante la FW45 abbia mostrato delle buone doti in termini di efficienza aerodinamica sul lungo rettilineo, tanto da poter montare un’ala più carica rispetto ai rivali, ciò non è stato sufficiente a preservare a dovere le gomme. Seppur con le dovute differenze, non si tratta di una situazione molto distante da quella vissuta dalla Mercedes che, pur montando un’ala molto carica, ha sbagliato assetto e ha patito un eccessivo consumo degli pneumatici posteriori.
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
I delegati medici della FIA assistono Alex Albon, Williams FW45, dopo un incidente al via con Kevin Magnussen, Haas VF-23
Nonostante Sargeant nel complesso abbia fatto comunque una buona gara, le speranze migliori di centrare la top ten si sono spente nel primo giro, quando Alex Albon è stato suo malgrado protagonista di un contatto con le due Haas, finendo così contro il muro. Un’occasione persa perché, se il pilota anglo-tailandese fosse riuscito a mettersi alle spalle le due monoposto americane, forse il decimo posto sotto la bandiera a scacchi non sarebbe stato un miraggio, soprattutto tenendo a mente che Esteban Ocon è stato l’unico a puntare su una strategia a tre soste.
Guardando al futuro, il prossimo appuntamento sarà il Gran Premio di Las Vegas, tappa in cui il team di Grove crede di poter ben figurare grazie ad alcuni elementi specifici che si dovrebbero ben adattare alla vettura. Da una parte, a causa dei lunghi rettilinei sarà richiesto un livello di carico molto basso, più simile a quello scelto per Monza o Spa, con i test che verranno svolti nelle libere per capire dove risieda il compromesso ideale. Tuttavia, in generale su questi tracciato molto scarichi dal punto di vista aerodinamico, la Williams ha spesso ben figurato grazie alle sue doti in termini di efficienza. In secondo luogo, le temperature saranno notevolmente più basse rispetto agli ultimi Gran Premi e questo dovrebbe aiutare a ridurre il consumo delle coperture. Tuttavia, con previsioni così basse, dato che si parla al massimo di 10°C per quanto riguarda l’asfalto, si innescherà il problema opposto, ovvero quello di riuscire a scaldare nella maniera corretta le gomme.
“Penso che ci sono elementi che si adattino bene alla nostra vettura. Gli aspetti positivi sono che, se si conta l’efficienza della vettura in termini di ali, è vicino a Monza, massimo Spa. Sappiamo su questo livello di ali, la macchina si è comportata bene. Sarà difficile vedere alte temperature, sarà probabilmente 9 o 10°C dovendo correre di notte, e questo ci toglierà uno dei nostri talloni d’Achille. Sarà comunque però un asfalto nuovo e con una superficie scivolosa, in Qatar abbiamo visto come i tempi sono cambiati nel corso del weekend, anche per come le vetture si comportavano. Ciò crea opportunità ma anche rischi allo stesso tempo. Sicuramente, rispetto agli scorsi appuntamenti, può trattarsi di una buona opportunità per andare a punti e aumentare il gap su AlphaTauri in campionato”, ha aggiunto il Team Principal della Williams.
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Logan Sargeant, Williams FW45, nella corsia dei box
Dato che si tratterà di un’occasione importante per la scuderia britannica proprio di rispingere AlphaTauri in classifica, entrambi i piloti potranno contare sul pacchetto più aggiornato, come già successo in Brasile. Nel corso dell’anno la Williams ha dovuto lottare contro una carenza di scorte, per questo in più occasioni Sargeant era stato costretto a correre senza le ultime novità, in particolar modo all’anteriore. Nonostante gli incidenti abbiano avuto un loro impatto, il team di Grove era comunque stato in grado di preparare ulteriori pezzi aggiuntivi per il finale di stagione, quindi quanto avvenuto in Brasile non dovrebbe avere ripercussioni significative.
“In Brasile entrambe le vetture avevano le medesime specifiche e sarà così anche a Las Vegas. Abbiamo lavorato su questo aspetto per l’ultima parte della stagione, pensavamo che questa pista si adattasse meglio a un certo tipo di pacchetto. Gli incidenti hanno chiaramente impattato sulle quantità di scorte a nostra disposizione, ma avevamo già messo in conto questo aspetto. Quindi entrambi continueranno ad avere la stessa specifica”.
Prima di concentrarsi su Las Vegas, tuttavia, Sargeant farà ritorno in fabbrica, dove lavorerà con i suoi tecnici per risolvere quei problemi che hanno innescato un forte dolore al braccio in Brasile. Secondo Vowles ciò potrebbe essere legato al fatto che, da una parte, il tracciato fosse in senso antiorario, come lo saranno anche Las Vegas e Abu Dhabi, e dall’altra alla posizione di guida all’interno della vettura. Per questo il pilota americano effettuerà dei test in fabbrica sull’esemplare utilizzato per fare le prove sedile: “Dobbiamo rivedere la sua posizione all’interno della vettura, per essere sicuri che non abbia più quei dolori a fine gara. Non è un problema che si è presentato in altre occasioni, quindi crediamo sia qualcosa legato al fatto che questo circuito vada in senso antiorario e a come sono posizionate le cinture sulle sue spalle. Logan passerà del tempo nell’esemplare della vettura che abbiamo qui in fabbrica, in modo da vedere la posizione delle cinture e fare delle modifiche perché questo problema non si ripeta”.
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