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Formula 1 Test invernali in Bahrain

F1 | La Red Bull di Perez è contendibile. E quella di Verstappen?

La Ferrari è stata la più veloce nel secondo giorno di test, eppure il vero punto di riferimento prestazionale è stato Perez, secondo con la Red Bull gommata C3, mentre Sainz il tempo lo aveva ottenuto con la più morbida C4. La sensazione è che il messicano sia attaccabile da Scuderia, Mercedes e McLaren, ma non sarà lo stesso con Max...

Sergio Perez, Red Bull Racing RB20

Non c’è una Red Bull in vetta alla classifica di giornata. Il secondo dei tre giorni di test sul circuito di Sakhir ha fatto calare (un po') le paure emerse ieri nel paddock dopo la prestazione ‘monstre’ di Max Verstappen.

Oggi a salire in cattedra è stata la Ferrari, con Carlos Sainz autore del miglior tempo visto finora in questi test (1’29”921) ottenuto con gomme C4. Difficile però confrontare il crono dello spagnolo con il tempo ottenuto da Verstappen ventiquattr’ore prima, per la differenza di mescola e temperatura.

Sergio Perez, con le C3, si è confermato a otto decimi da Sainz, e se ci si affida ad un semplice calcolo basandosi sulla differenza di performance delle mescole (secondo la Pirelli il gap tra la C3 e la C4 è proprio di otto decimi) emerge un passo molto simile tra Red Bull e Ferrari.

Carlos Sainz, Scuderia Ferrari

Carlos Sainz, Scuderia Ferrari

Photo by: Motorsport Images

La Red Bull è, ovviamente, sempre la monoposto di riferimento, ma nelle mani di Perez appare un avversario non impossibile per Ferrari, Mercedes e McLaren. Senza Verstappen in pista di colpo la Formula 1 sembra uno sport dagli esiti imprevedibili, con margini sottilissimi a dettare le gerarchie.

È una storia già vista lo scorso anno, Perez si confermò in grado di girare molto vicino al compagno di squadra nelle prime quattro gare per poi tornare tra gli umani. Le differenze di performance tra i due piloti sono di casa nel box Red Bull, ma in questi primissimi passi stagionali potrebbe non essere il solo.

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W15

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W15

Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images

Al momento si parla di ‘feeling’ con le nuove monoposto, e nelle mani di Lewis Hamilton anche la Mercedes ha dato segnali di vita ottenendo il terzo tempo di giornata nelle battute finali. “È indubbiamente una monoposto migliore di quella 2023 – ha commentato Lewis – vedremo sul fronte della performance, ma è molto più piacevole da guidare. Non vedo l'ora di tornare in macchina domani mattina”.

La sessione del mattino è stata chiusa con un’ora di anticipo a causa di un tombino uscito dalla sede stradale in prossimità della curva 11. I sessanta minuti persi sono stati aggiunti al turno pomeridiano, costringendo i team a rivedere i programmi di lavoro. Mentre la Ferrari ha permesso a Leclerc di recuperare l’ora persa aprendo il turno pomeridiano, in casa Red Bull hanno liberato Verstappen (previsto nella seconda metà di giornata) decidendo di far completare la giornata a Perez. ‘Checo’ ha completato una simulazione di gara, quasi in contemporanea con quella di Sainz, confermandosi in linea con le performance del ferrarista.

Un problema all'impianto di alimentazione ha bloccato la McLaren MCL38 di Norris

Un problema all'impianto di alimentazione ha bloccato la McLaren MCL38 di Norris

Photo by: Giorgio Piola

Quello che appare dopo il “day 2” di Sakhir è un sostanziale equilibrio alle spalle del fantasma Verstappen, sempre presente anche quando non c’è. Sull’argomento si è espresso anche Andrea Stella, contento dei progressi della McLaren ma molto schietto nel mettere sulla bilancia anche il passo avanti della Red Bull.

Un verdetto che non ha sorpreso il team principal: “Sono partiti da una base solida – ha commentato Stella riferendosi alla monoposto 2023 – e si sono potuti dedicare al progetto 2024 prima degli avversari”.

Lando Norris, McLaren MCL38

Lando Norris, McLaren MCL38

Photo by: Steven Tee / Motorsport Images

Complessivamente Lando Norris ha ben impressionato, la MCL38 ha confermato di avere fatto importati passi avanti sul fronte della trazione (uno degli obiettivi del progetto) e anche la guidabilità è sembrata migliorare con l’avanzare del lavoro sul setup. Manca ancora la simulazione di gara, abortita oggi a causa di un problema al serbatoio e spostata a domani.

“Se riusciremo a mantenere la velocità di sviluppo vista lo scorso anno – ha sottolineato Stella – credo che potremo raggiungere la Red Bull. Ma dobbiamo anche sperare che non sviluppino la loro monoposto alla nostra velocità”.

Un’iniezione di fiducia in vista della giornata di domani, quando sulla Red Bull tornerà Verstappen. Sarà un momento importante per capire se l’anomalia è stata la giornata di mercoledì o se nelle mani del campione del mondo la RB20 è davvero altra cosa rispetto a quella vista oggi: un’ottima macchina, ma non in grado di togliere il sonno agli avversari.

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