F1 | Horner: "Red Bull sarà ancora vincente, ma non dominante"
Nell'intervista esclusiva che il team principal Red Bull ha rilasciato a Motorsport.com con lucidità ammette che i risultati conseguiti nel 2023 dei record (21 vittorie si 22 Gran Premi disputati) non saranno ripetibili. L'inglese prevede che la stabilità di regolamento porterà a una convergenza delle prestazioni, anche se conta che la squadra di Miltonn Keynes resti quella di riferimento. E riconosce il grande merito che va attribuito a Max Verstappen nei tre titoli piloti conquistati.
Christian Horner si gode il momento. Ieri sera a Baku il team principal della Red Bull ha ricevuto per la sesta volta in carriera il titolo Costruttori, mentre Max Verstappen ha festeggiato il terzo piloti di fila. L’inglese, che ha da poco compiuto i 50 anni, è consapevole dell’impresa straordinaria della squadra di Milton Keynes con 21 vittorie su 22 in calendario, un record che, probabilmente resterà scolpito a lunga nella storia della F1.
Nell’intervista esclusiva che Christian ha rilasciato a Motorsport.com emerge però la consapevolezza che la stagione 2023 dei record appena archiviata difficilmente potrà essere ripetuta, per cui auspica una Red Bull ancora vincente, ma non più dominante.
La stabilità del regolamento delle monoposto a effetto suolo potrebbe giocare un ruolo a favore della Red Bull che ha dimostrato una superiorità tecnica disarmante, lasciando solo alla Ferrari un successo al GP di Singapore…
“Al momento abbiamo una stabilità regolamentare, ma sono convinto che la griglia convergerà. Puoi averlo già visto nella seconda metà di quest'anno, e credo nella prossima stagione non vinceremo la stessa percentuale di gare che abbiamo vinto nel 2023. Ho le idee abbastanza chiare in merito. Quello appena concluso è stato un anno eccezionale e credo che la squadra abbia fatto un lavoro incredibile”.
Photo by: Red Bull Content Pool
Christian Horner, Team Principal Red Bull
Sarebbe stato possibile per Red Bull vincere ciò che ha vinto nelle ultime due stagioni senza Verstappen?
“È un talento speciale, credo sia attualmente il miglior pilota in Formula 1. Quello che ha ottenuto, oltre 50 vittorie e tre Campionati del Mondo, lo colloca già tra i più grandi. Abbiamo avuto modo di vederlo crescere anno dopo anno, vedevamo che gli ingredienti c’erano tutti, ma il modo in cui è maturato è stato eccezionale, come pilota e come uomo”.
Max sembra prendere posizioni più forti non solo in pista. Anche nelle conferenze stampa sta emergendo la sua personalità, come alla vigilia del weekend di Las Vegas quando ha criticato senza filtri l’evento…
“Il mio giudizio personale è che Liberty stia facendo un ottimo lavoro. Stanno spingendo molto nella promozione del nostro sport e cinque anni fa non avremmo nemmeno immaginato un evento come quello di Las Vegas. Liberty è il promotore, vendono, promuovono e attirano un pubblico fantastico”.
“Max è un pilota, non è un artista o uno showman, è un pilota da corsa. Ed è semplicemente molto onesto, non gliene frega niente di essere famoso, vuole solo correre con una macchina e correre veloce, tutto il resto per lui sono stronzate. Non significa che Max creda che stiano facendo qualcosa di sbagliato, semplicemente non è per lui, se potesse restare anonimo, sono sicuro che lo sarebbe. Aggiungo che in questo approccio di Max c’è anche un aspetto nuovo, sai che ti dirà quello che pensa, e non darà mai una risposta… aziendale”.
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