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Formula 1 GP del Canada

F1 | Horner: "Avversari vicini? In Canada ci sono solo 6 curve"

Christian Horner, team principal della Red Bull, ha punzecchiato i rivali affermando che il gap tra loro e la RB19 di Verstappen sia stato più contenuto per le poche curve che caratterizzano Montreal.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19, Fernando Alonso, Aston Martin AMR23

Il circuito di Montreal dedicato alla memoria di Gilles Villeneuve ha ospitato lo scorso fine settimana il Gran Premio del Canada di Formula 1, mostrando uno scenario che in questa stagione ancora non si era visto.

Sebbene Max Verstappen sia riuscito a cogliere l'ennesimo trionfo di una stagione che lo sta già portando verso il terzo titolo iridato della carriera, gli avversari di Red Bull Racing sono apparsi molto più vicini all'imprendibile RB19 numero 1.

Se in qualifica è tutta la stagione che i margini sono ridotti, in gara ha sorpreso vedere Fernando Alonso e Lewis Hamilton riuscire a contenere il divario dal 2 volte campione del mondo. Il pilota di Aston Martin Racing, inoltre, è stato costretto a fare lift and coast per tutto il secondo stint a causa di un allarme - poi rivelatosi errato - riguardo il quantitativo di benzina nel serbatoio della AMR23 numero 14.

A spegnere gli entusiasmi (per la verità pacati) degli avversari è stato Christian Horner. Il team principal della Red Bull ha ammesso che Max abbia gestito la corsa senza dover spingere, se non in determinate fasi di gara dove allontanarsi da chi lo seguiva era vitale per uscire dalla zona DRS.

"Max aveva più potenziale di quello che s'è visto", ha dichiarato Horner riguardo la gara del suo campione. "In un certo senso si gestisce sempre, anche perché non eravamo sicuri che la gara sarebbe stata a una o due soste".

 

"Ma credo che tutti i piloti stessero spingendo per cercare di aumentare la temperature degli pneumatici. E lui è riuscito subito a uscire dalla zona DRS ed evitare che chi lo seguiva potesse sfruttarlo".

"Ha creato un buon divario prima dell'ingresso della Safety Car e dopo, una volta rientrata, ha staccato il primo dei rivali di 10 secondi. Quindi, naturalmente, questo circuito è piuttosto unico. E' davvero incoraggiante per noi aver superato anche questa sfida".

La stoccata principale l'ha riservata al termine del suo ragionamento riguardante la pista canadese di Montreal. Da parte sua non c'è stato stupore nel vedere Aston Martin e Mercedes più vicine, perché la pista ha così poche curve da non permettere divari significativi come invece si sono visti nelle gare precedenti.

"Il distacco tra noi e i nostri rivali è stato minore, è vero, ma a Montreal ci sono solo 6 curve. E' inevitabile che gli altri si stiano avvicinando. Saremmo sorpresi se non fosse così", ha concluso Horner.

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