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Intervista
Formula 1 GP degli Stati Uniti

F1 | Hamilton: "Red Bull inattaccabile, ma abbiamo imparato molto"

Lewis Hamilton ha concluso la sprint race con un bel secondo posto, seppur a circa dieci secondi dal vincitore, a dimostrazione della differenza di passo nelle mani di Max Verstappen. Il portacolori della Red Bull ha imposto un ritmo inarrivabile, facendo delle prestazioni nelle curve veloci e della gestione gomma i suoi punti di forza. Tuttavia, l'inglese della Mercedes crede che il fatto che sia stato in grado di seguire l'olandese da vicino nei primi giri gli abbia permesso di imparare alcuni aspetti utili in vista del futuro. Per la gara, l'attenzione sarà rivolta su Charles Leclerc e Lando Norris.

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14, Charles Leclerc, Ferrari SF-23

Come in altre occasioni nel corso di questo mondiale, anche la sprint race del GP degli Stati Uniti si è conclusa con la vittoria di Max Verstappen, non certo una novità dato l’andamento del campionato 2023 che ha visto l’olandese dominare in lungo e in largo. Così è stato anche nella gara breve di Austin dove, nonostante qualche momento di tensione, il pilota della Red Bull ha concluso con un vantaggio di quasi dieci secondi sul rivale più diretto, ovvero Lewis Hamilton.

Il britannico della Mercedes era infatti riuscito a guadagnare il secondo posto alla partenza sopravanzando Charles Leclerc sfruttando il duello tra il Ferrarista e Verstappen allo spegnimento dei semafori. Ottenuta la seconda posizione, nelle prime cinque tornate Hamilton è stato in grado di tenere il passo del leader della corsa rimanendo sul ritmo del minuto e trentanove, ma dal sesto passaggio in poi i suoi tempi si sono alzati in maniera vistosa, salendo sopra il minuto e quaranta, il che lo ha portato ad allontanarsi da Verstappen.

A quel punto, la fuga del tre volte campione del mondo, il quale ha completato ogni singolo passaggio della gara breve sotto il minuto e quaranta imponendo un ritmo inarrivabile per gli avversari, si è concretizzata fino a portare il vantaggio a quasi dieci secondi sotto la bandiera a scacchi. C’è da sottolineare, tuttavia, che anche nei primi passaggi in realtà la leadership di Verstappen non è mai stato davvero in pericolo, tanto che ha potuto sempre controllare in serenità le staccate senza il rischio di subire un attacco.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19 Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19 Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Osservando i dati della sprint, emerge in maniera chiara come Red Bull sia riuscita a fare la differenza su due livelli che sono però legati tra loro, ovvero gestione gomma e rapidità nelle curve veloci. Quello di Austin è un tracciato impegnativo per i penumatici, perché le tante curve ad alta velocità impongo carichi ed energie molto elevate sulle coperture, accentuando così il degrado. Se si osservano i riferimenti del sesto giro, ovvero il momento in cui Hamilton ha iniziato a girare sul ritmo del minuto e quaranta uscendo fuori dalla zona DRS, la mancanza di ritmo nello snake del primo settore ha assunto un ruolo ancor più importante. Potenzialmente l’inglese avrebbe potuto avere qualcosa in più nel taschino, come si è poi visto nell’ultima parte della sprint quando è tornato sul ritmo del minuto e trentanove, ma ne avrebbe pagato sul piano del consumo gomme.

Ciò lo si può notare anche nel terzo settore, dove nei primi giri l’olandese è stato in grado di fare la differenza o nel lungo curvone in appoggio o in entrata di curva 19, a seconda delle varie tornate. Solo da un certo punto della corsa in poi, quando ormai il vantaggio era sufficientemente ampio, Verstappen ha iniziato a gestire con più serenità in certi punti, ma è chiaro che il suo ritmo era inarrivabile per gli avversari. Un altro aspetto degno di nota è la differenza alla staccata di curva 12, in cui il pilota della Stella tendeva a mettere in pratica tecniche di lift and coast per non mettere eccessivamente sotto stresso le coperture nella frenata più impegnativa del tracciato.

Sebbene Hamilton ritenga che i miglioramenti apportati dalla Mercedes durante questo fine settima abbiano aiutato la sua squadra a fare un passo avanti in questo fine settimana, grazie a un fondo modificato sia nell’ingresso dei tunnel che nella parte del bordo esterno, l’inglese ha affermato che la forma mostrata sabato ha evidenziato quanto sia ancora ampio il vantaggio Red Bull. 

Confronto del sesto giro della sprint tra Verstappen e Hamilton

Photo by: Gianluca D'Alessandro

Confronto del sesto giro della sprint tra Verstappen e Hamilton

"È stata una gara divertente. Una buona partenza alla prima curva e una bella battaglia con Charles. Poi ho cercato di avvicinarmi a Max. Ma il loro ritmo è incontrovertibile in questo momento. Sono contento che ci siamo avvicinati un po' di più. Abbiamo ancora molta strada da fare per raggiungere il ritmo che lui ha tenuto per tutta la gara. Ma sono comunque molto contento di essere tornato sul podio". 

Sebbene il periodo di forma non abbia lasciato dubbi a Hamilton sul fatto che la Red Bull sia ancora il punto di riferimento della griglia, il pilota ha dichiarato che le cose che ha imparato correndo così vicino a Verstappen saranno d'aiuto alla sua squadra Mercedes per capire cosa rende la RB19 così buona. 

"È stata una buona posizione per poter osservare cosa faceva la macchina di Max e come si comportava. Quindi, ho potuto osservare per un po' e vedere dove sono particolarmente forti, cosa che ovviamente possiamo vedere sul GPS o qualcosa del genere. Ma almeno [è stato utile] sapere dove siamo, se c'è un punto in cui siamo più forti e uno in cui siamo più deboli, in modo da poterlo trasmettere alla mia squadra. E alla fine, credo che le gomme di tutti fossero in difficoltà verso la fine dello stint", ha spiegato Hamilton parlando della sua corsa.

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14, Charles Leclerc, Ferrari SF-23, Carlos Sainz, Ferrari SF-23

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14, Charles Leclerc, Ferrari SF-23, Carlos Sainz, Ferrari SF-23

"Non è un'impresa da poco per noi raggiungerli davvero per il prossimo anno. I loro progressi saranno rapidissimi e hanno un team di sviluppo straordinario che renderà ancora più difficile per noi colmare il divario. Ma confido al 100% nella mia squadra, perché possiamo farcela". 

Hamilton ha calcolato che il vantaggio di Verstappen sul resto del gruppo era di circa mezzo secondo, un valore comunque enorme in Formula 1 pensando che può decidere l’andamento di un mondiale: "Al momento non siamo alla loro altezza, quindi non siamo a portata di tiro. Intendo forse arrivare secondi o terzi, ma se Max è in forma, non c'è possibilità”, ha spiegato il britannico prima di sottolineare che comunque anche nella gara lunga di domenica, nonostante Verstappen partirà dalla sesta posizione, non sarà facile tenere alle spalle il campione in carica data la differenza di passo mostrata nella sprint.

“Voglio dire, ha almeno mezzo secondo di vantaggio su tutte le vetture che lo precedono al giro, più o meno. Ma c'è il degrado e bisognerà lavorare di strategia. Presumo che rimonterà relativamente velocemente. Avremo quindi un bel da fare per cercare di tenerlo a bada, ma credo che ci starà col fiato sul collo in pochi giri con il ritmo che aveva oggi. Penso sarà una bella lotta con Charles e Lando, abbiamo tutti passi abbastanza simili e questo potrebbe aprire una bella battaglia”. 

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